Translate

sabato 22 settembre 2012

Sabato della XXIV settimana T.O. - Ufficio delle Letture e Lodi mattutine

UFFICIO DELLE LETTURE
 
INVITATORIO
V. Signore, apri le mie labbra
R. e la mia bocca proclami la tua lode.

Antifona
Ascoltiamo la voce del Signore:
egli ci guida alla terra promessa.
 
SALMO 94  Invito a lodare Dio
( Il Salmo 94 può essere sostituito dal salmo 99 o 66 o 23 )
Esortandovi a vicenda ogni giorno, finché dura « quest'oggi » (Eb 3,13).

Si enunzia e si ripete l'antifona.

Venite, applaudiamo al Signore, *
acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie, *
a lui acclamiamo con canti di gioia
(Ant.).

Poiché grande Dio è il Signore, *
grande re sopra tutti gli dèi.
Nella sua mano sono gli abissi della terra, *
sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, egli l'ha fatto, *
le sue mani hanno plasmato la terra
(Ant.).

Venite, prostràti adoriamo, *
in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, *
il gregge che egli conduce
(Ant.).

Ascoltate oggi la sua voce: †
« Non indurite il cuore, *
come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto,

dove mi tentarono i vostri padri: *
mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere
(Ant.).

Per quarant'anni mi disgustai di quella generazione †
e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *
non conoscono le mie vie;

perciò ho giurato nel mio sdegno: *
Non entreranno nel luogo del mio riposo »
(Ant.).

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen
(Ant.).
 

Inno

O re d'eterna gloria,
che irradi sulla Chiesa
i doni del tuo Spirito,
assisti i tuoi fedeli.

Illumina le menti,
consola i nostri cuori
rafforza i nostri passi
sulla via della pace.

E quando verrà il giorno
del tuo avvento glorioso,
accoglici, o Signore,
nel regno dei beati.

A te sia lode, o Cristo,
speranza delle genti,
al Padre e al Santo Spirito
nei secoli dei secoli. Amen.

1^ Antifona
Il Signore cònvoca cielo e terra
per giudicare il suo popolo.

SALMO 49, 1-6
  (I)  Il culto gradito a Dio
Cristo non abolì il culto antico, ma lo portò alla sua perfezione, disse infatti: Non sono venuto  per abolire, ma per dare compimento (cfr. Mt 5, 17).

Parla il Signore, Dio degli dèi, *
convoca la terra da oriente a occidente.
Da Sion, splendore di bellezza, *
Dio rifulge.

Viene il nostro Dio e non sta in silenzio; †
davanti a lui un fuoco divorante, *
intorno a lui si scatena la tempesta.

Convoca il cielo dall'alto *
e la terra al giudizio del suo popolo:

«Davanti a me riunite i miei fedeli, *
che hanno sancito con me l'alleanza
offrendo un sacrificio».

Il cielo annunzi la sua giustizia: *
Dio è il giudice.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

1^ Antifona
Il Signore cònvoca cielo e terra
per giudicare il suo popolo.

2^ Antifona
Grida a me nel giorno della prova:
verrò a liberarti.

SALMO 49, 7-15   (II)  Il culto gradito a Dio
Cristo non abolì il culto antico, ma lo portò alla sua perfezione, disse infatti: Non sono venuto  per abolire, ma per dare compimento (cfr. Mt 5, 17).

«Ascolta, popolo mio, voglio parlare, †
testimonierò contro di te, Israele: *
Io sono Dio, il tuo Dio.

Non ti rimprovero per i tuoi sacrifici; *
i tuoi olocausti mi stanno sempre dinanzi.
Non prenderò giovenchi dalla tua casa, *
né capri dai tuoi recinti.

Sono mie tutte le bestie della foresta, *
animali a migliaia sui monti.
Conosco tutti gli uccelli del cielo, *
è mio ciò che si muove nella campagna.

Se avessi fame, a te non lo direi: *
mio è il mondo e quanto contiene.
Mangerò forse la carne dei tori, *
berrò forse il sangue dei capri?

Offri a Dio un sacrificio di lode *
e sciogli all'Altissimo i tuoi voti;
invocami nel giorno della sventura: *
ti salverò e tu mi darai gloria».

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

2^ Antifona
Grida a me nel giorno della prova:
verrò a liberarti.

3^ Antifona
Chi offre il sacrificio della lode,
questi mi onora.

SALMO 49, 16-23   (III)  Il culto gradito a Dio
Cristo non abolì il culto antico, ma lo portò alla sua perfezione, disse infatti: Non sono venuto  per abolire, ma per dare compimento (cfr. Mt 5, 17).

All'empio dice Dio: †
«Perché vai ripetendo i miei decreti *
e hai sempre in bocca la mia alleanza,

tu che detesti la disciplina *
e le mie parole te le getti alle spalle?
Se vedi un ladro, corri con lui; *
e degli adulteri ti fai compagno.

Abbandoni la tua bocca al male *
e la tua lingua ordisce inganni.
Ti siedi, parli contro il tuo fratello, *
getti fango contro il figlio di tua madre.

Hai fatto questo e dovrei tacere? †
Forse credevi ch'io fossi come te! *
Ti rimprovero: ti pongo innanzi i tuoi peccati».

Capite questo voi che dimenticate Dio, *
perché non mi adiri e nessuno vi salvi.

Chi offre il sacrificio di lode, questi mi onora, †
a chi cammina per la retta via *
mostrerò la salvezza di Dio.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

3^ Antifona
Chi offre il sacrificio della lode,
questi mi onora.

Versetto
V. Preghiamo e domandiamo in ogni tempo
R. la piena conoscenza della volontà di Dio.

Prima Lettura

Dal libro del profeta Ezechiele 18, 1-13. 20-32

Ciascuno sarà giudicato in base alle proprie azioni
Mi fu rivolta questa parola del Signore: «Perché andate ripetendo questo proverbio sul paese d'Israele:
I padri han mangiato l'uva acerba
e i denti dei figli si sono allegati?
Com'è vero ch’io vivo, dice il Signore Dio, voi non ripeterete più questo proverbio in Israele. Ecco, tutte le vite sono mie: la vita del padre e quella del figlio è mia; chi pecca morirà.
Se uno è giusto e osserva il diritto e la giustizia, se non mangia sulle alture e non alza gli occhi agli idoli della casa d'Israele, se non disonora la moglie del suo prossimo e non si accosta a una donna durante il suo stato di impurità, se non opprime alcuno, restituisce il pegno al debitore, non commette rapina, divide il pane con l'affamato e copre di vesti l'ignudo, se non presta a usura e non esige interesse, desiste dall'iniquità e pronunzia retto giudizio fra un uomo e un altro, se cammina nei miei decreti e osserva le mie leggi agendo con fedeltà, egli è giusto ed egli vivrà, parola del Signore Dio. Ma se uno ha generato un figlio violento e sanguinario che commette azioni inique, mentre egli non le commette, e questo figlio mangia sulle alture, disonora la donna del prossimo, opprime il povero e l'indigente, commette rapine, non restituisce il pegno, volge gli occhi agli idoli, compie azioni abominevoli, presta a usura ed esige gli interessi, egli non vivrà; poiché ha commesso azioni abominevoli, costui morirà e dovrà a se stesso la propria morte,
Colui che ha peccato, e non altri, deve morire; il figlio non sconta l'iniquità del padre né il padre l'iniquità del figlio. Al giusto sarà accreditata la sua giustizia e al malvagio la sua malvagità.
Ma se il malvagio si allontana da tutti i peccati che ha commesso e osserva tutti i miei precetti e agisce con giustizia e rettitudine, egli vivrà, non morirà. Nessuna delle colpe commesse sarà ricordata, ma vivrà per la giustizia che ha praticato.
Forse che io ho piacere della morte del malvagio — dice il Signore Dio — o non piuttosto che desista dalla sua condotta e viva?
Ma se il giusto si allontana dalla giustizia e commette l'iniquità, imitando tutte le azioni abominevoli che l'empio commette, potrà egli vivere? Tutte le opere giuste da lui fatte saranno dimenticate; a causa della prevaricazione in cui è caduto e del peccato che ha commesso, egli morirà.
Voi dite: Non è retto il modo di agire del Signore.
Ascolta dunque, popolo d'Israele: Non è retta la mia condotta o piuttosto non è retta la vostra? Se il giusto si allontana dalla giustizia per commettere l'iniquità e a causa di questa muore, egli muore appunto per l'iniquità che ha commesso. E se l'ingiusto desiste dall'ingiustizia che ha commesso e agisce con giustizia e rettitudine, egli fa vivere se stesso. Ha riflettuto, si è allontanato da tutte le colpe commesse: egli certo vivrà e non morirà. Eppure gli Israeliti van dicendo: Non è retta la via del Signore. O popolo d'Israele, non sono rette le mie vie o piuttosto non sono rette le vostre?
Perciò, o Israeliti, io giudicherò ognuno di voi secondo la sua condotta. Oracolo del Signore Dio. Convertitevi e desistete da tutte le vostre iniquità, e l'iniquità non sarà più causa della vostra rovina. Liberatevi da tutte le iniquità commesse e formatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo. Perché volete morite, o Israeliti? Io non godo della morte di chi muore. Parola del Signore Dio. Convertitevi e vivrete».

Responsorio
   Cfr. Ger 31, 29; Ez 18, 20. 30. 20
R. Non si dirà più: I padri hanno mangiato uva acerba e i denti dei figli si sono allegati. * Colui che ha peccato, e non altri, deve morire.
V. Io giudicherò ognuno secondo la sua condotta: il figlio non sconta l'iniquità del padre, né il padre l'iniquità del figlio.
R. Colui che ha peccato, e non altri, deve morire.

Seconda Lettura
Dal «Discorso sui pastori» di sant'Agostino, vescovo
(Disc. 46, 11-12; CCL 41, 538-539)

Offri la fasciatura del conforto
È detto nella Scrittura: «Egli (Dio) sferza chiunque riconosce come figlio» (Eb 12,6), e tu dici: Forse per te ci sarà un'eccezione. Ma ricordati bene che se uno è esente dal flagello dei castighi, è escluso dal numero dei figli. Dunque, dirai, egli sferza proprio ogni figlio? Certo, egli sferza ogni figlio, come ha colpito perfino il suo Unigenito. Quel Figlio unico, nato dalla sostanza del Padre, era il Verbo uguale al Padre nella natura divina, colui per il quale sono state fatte tutte le cose. Ebbene egli non diede mai alcun motivo per essere colpito. Eppure si rivestì del corpo a questo scopo, per non restare senza flagello. Ora chi sferza l'Unigenito, benché senza peccato, lascerà esente dalla sofferenza il figlio adottivo e peccatore? L'Apostolo dice che noi siamo stati chiamati all'adozione. Abbiamo ricevuto l'adozione di figli per essere eredi insieme all'Unigenito, e per essere insieme la sua eredità: «Chiedi a me, ti darò in possesso le genti» (Sal 2,8). Egli ci diede l'esempio con le sue sofferenze.
Ma certo il debole, per non soccombere alle future tentazioni, non deve essere ingannato con false speranze, né avvilito con prospettive spaventose. Devi dirgli: «Prepàrati alla tentazione» (Sir 2,1). Egli forse comincerà a vacillare, a tremare tutto, a indietreggiare. Ma anche quest'altra verità devi dirgli: «Dio è fedele e non permetterà che siate tentati oltre le vostre forze» (1Cor 10,13).
Quel promettere e prospettare le sofferenze future, è dare forza a chi è debole. Ma se uno teme troppo e perciò è spaventato, promettigli la misericordia di Dio. Con ciò non gli assicurerai certo l'immunità dalle tentazioni, ma lo convincerai che Dio non permette che siamo tentati oltre le forze. È come se tu applicassi delle fasce a chi ha subìto una frattura. Vi sono infatti alcuni, che, quando hanno sentito che verranno tribolazioni, si premuniscono di più e quasi hanno sete di questo calice. Stimano infatti troppo poco per loro la medicina dei fedeli, e anelano alla gloria dei martiri.
C'è, invece, chi al sentir parlare delle prove inevitabili riservate al cristiano e tali che nessun altro sperimenta se non colui che vuole essere veramente cristiano, si turba e quando se le vede giungere addosso, si perde d'animo e vacilla. A costui offri la fasciatura del conforto e lega ciò che è spezzato. Di': Non aver paura, non ti abbandonerà nelle tentazioni colui nel quale hai creduto. Dio è fedele e non permette che tu sia tentato oltre le tue forze. Non è questa una mia affermazione. Te la fa l'Apostolo che inoltre aggiunge: Volete una prova che Cristo parla in me? (cfr. 2Cor 13,3). Quando dunque senti queste parole, le ascolti da Cristo stesso, le ascolti anche da quel pastore che pasce Israele. A questi infatti fu detto: Ci fai bere lacrime, con misura (cfr. Sal 79,6). Quello infatti che dice l'Apostolo: «Non permette che siate tentati oltre le vostre forze», lo dice anche il Profeta con le parole: «Con misura».
Soltanto non voler abbandonare chi ti rimprovera e ti esorta, ti atterrisce e ti consola, ti percuote e ti risana.

Responsorio
   Cfr. Sal 43, 23; Rm 8, 37; Sal 43, 11.12
R. Per te, Signore, ogni giorno siamo messi a morte, stimati come pecore da macello. * Ma noi siamo più che vincitori, per virtù di colui che ci ha amati.
V. Ci ha fatto fuggire di fronte agli avversari, ci hai dispersi in mezzo alle nazioni.
R. Ma noi siamo più che vincitori, per virtù di colui che ci ha amati.

Orazione
O Dio, che hai creato e governi l'universo, fa' che sperimentiamo la potenza della tua misericordia, per dedicarci con tutte le forze al tuo servizio. Per il nostro Signore.

R. Amen.
Benediciamo il Signore.

R. Rendiamo grazie a Dio.


LODI MATTUTINE

V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.

Inno
L'aurora inonda il cielo
di una festa di luce,
e riveste la terra
di meraviglia nuova.

Fugge l'ansia dai cuori,
s'accende la speranza
emerge sopra il caos
un'iride di pace.

Così nel giorno ultimo
l'umanità in attesa
alzi il capo e contempli
l'avvento del Signore.

Sia gloria al Padre altissimo
e a Cristo l'unigenito,
sia lode al Santo Spirito
nei secoli dei secoli. Amen.

1^ Antifona
E' bello dar lode all'Altissimo,
annunziare al mattino il suo amore.

SALMO 91  Lode al Signore creatore
Si celebrano le lodi per le meraviglie dell’Unigenito (sant’Atanasio)
.

E' bello dar lode al Signore *
e cantare al tuo nome, o Altissimo,

annunziare al mattino il tuo amore, *
la tua fedeltà lungo la notte,
sull'arpa a dieci corde e sulla lira, *
con canti sulla cetra.

Poiché mi rallegri, Signore, con le tue meraviglie, *
esulto per l'opera delle tue mani.

Come sono grandi le tue opere, Signore, *
quanto profondi i tuoi pensieri!
L'uomo insensato non intende *
e lo stolto non capisce:

se i peccatori germogliano come l'erba *
e fioriscono tutti i malfattori,
li attende una rovina eterna: *
ma tu sei l'eccelso per sempre, o Signore.

Ecco, i tuoi nemici, o Signore, †
ecco, i tuoi nemici periranno, *
saranno dispersi tutti i malfattori.

Tu mi doni la forza di un bufalo, *
mi cospargi di olio splendente.

I miei occhi disprezzeranno i miei nemici, †
e contro gli iniqui che mi assalgono *
i miei orecchi udranno cose infauste.

Il giusto fiorirà come palma, *
crescerà come cedro del Libano;
piantati nella casa del Signore, *
fioriranno negli atri del nostro Dio.

Nella vecchiaia daranno ancora frutti, *
saranno vegeti e rigogliosi,
per annunziare quanto è retto il Signore: *
mia roccia, in lui non c'è ingiustizia.

Gloria al Padre e al Figlio, *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen .

1^ Antifona
E' bello dar lode all'Altissimo,
annunziare al mattino il suo amore.

2^ Antifona

Un cuore nuovo donaci, Signore;
entri in noi il tuo Spirito Santo.

CANTICO Ez 36, 24-28   Dio rinnoverà il suo popolo
Essi saranno suo popolo ed egli sarà il «Dio-con-loro»
(Ap 21, 3).


Vi prenderò dalle genti, †
vi radunerò da ogni terra *
e vi condurrò sul vostro suolo.

Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati; †
io vi purificherò da tutte le vostre sozzure *
e da tutti i vostri idoli;

vi darò un cuore nuovo, *
metterò dentro di voi uno spirito nuovo,
toglierò da voi il cuore di pietra *
e vi darò un cuore di carne.

Porrò il mio spirito dentro di voi †
e vi farò vivere secondo i miei precetti *
e vi farò osservare e mettere in pratica
le mie leggi.

Abiterete nella terra che io diedi ai vostri padri; †
voi sarete il mio popolo *
e io sarò il vostro Dio.

Gloria al Padre e al Figlio, *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen .

2^ Antifona

Un cuore nuovo donaci, Signore;
entri in noi il tuo Spirito Santo.

3^ Antifona

Dalla bocca dei bambini
s'innalza la tua lode, Signore.

SALMO 8   Grandezza del Signore e dignità dell'uomo
Tutto ha sottomesso ai suoi piedi, e lo ha costituito su tutte le cose a capo della Chiesa (Ef 1, 22).


O Signore, nostro Dio, †
quanto è grande il tuo nome
su tutta la terra: *
sopra i cieli si innalza la tua magnificenza.

Con la bocca dei bimbi e dei lattanti †
affermi la tua potenza contro i tuoi avversari, *
per ridurre al silenzio nemici e ribelli.

Se guardo il tuo cielo, opera delle tue dita, *
la luna e le stelle che tu hai fissate,
che cosa è l'uomo perché te ne ricordi, *
il figlio dell'uomo perché te ne curi?

Eppure l'hai fatto poco meno degli angeli, *
di gloria e di onore lo hai coronato:
gli hai dato potere sulle opere delle tue mani, *
tutto hai posto sotto i suoi piedi;

tutti i greggi e gli armenti, *
tutte le bestie della campagna;
gli uccelli del cielo e i pesci del mare, *
che percorrono le vie del mare.

O Signore, nostro Dio, *
quanto è grande il tuo nome su tutta la terra!


Gloria al Padre e al Figlio, *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen .

3^ Antifona
Dalla bocca dei bambini
s'innalza la tua lode, Signore.

Lettura Breve
   2 Pt 3, 13-14
Secondo la promessa del Signore, noi aspettiamo nuovi cieli e una terra nuova nei quali avrà stabile dimora la giustizia (cfr. Is 65, 17; 66, 22).
Perciò, carissimi, nell'attesa di questi eventi, cercate d'essere senza macchia e irreprensibili davanti a Dio, in pace. La magnanimità del Signore nostro giudicatela come salvezza.

Responsorio Breve
R. Esultano le mie labbra * cantando le tue lodi.
Esultano le mie labbra cantando le tue lodi.
V. La mia lingua proclama la tua giustizia
cantando le tue lodi.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Esultano le mie labbra cantando le tue lodi.

Antifona al Benedictus

Guida i nostri passi, o Signore,
sulla via della pace.

CANTICO DI ZACCARIA   Lc 1, 68-79
Il Messia e il suo Precursore

Benedetto il Signore Dio d'Israele, *
perché ha visitato e redento il suo popolo,

e ha suscitato per noi una salvezza potente *
nella casa di Davide, suo servo,

come aveva promesso *
per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo:

salvezza dai nostri nemici, *
e dalle mani di quanti ci odiano.

Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri *
e si è ricordato della sua santa alleanza,

del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *
di concederci, liberati dalle mani dei nemici,

di servirlo senza timore, in santità e giustizia *
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo *
perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,

per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *
nella remissione dei suoi peccati,

grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *
per cui verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge,

per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre *
e nell'ombra della morte

e dirigere i nostri passi *
sulla via della pace.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen.

Antifona al Benedictus
Guida i nostri passi, o Signore,
sulla via della pace.

Invocazioni
Adoriamo Dio Padre che nel Cristo, suo Figlio, ha ridato al mondo la speranza e la vita. Animati da questa certezza, diciamo:
Signore, ascolta la nostra preghiera.

Dio, Padre di tutti, che ci hai fatto giungere all'alba del nuovo giorno,
- fa' che viviamo nell'amore del Cristo a lode e gloria del tuo nome.

Rafforza in noi la fede, la speranza e la carità,
- che lo Spirito Santo ha seminato nei nostri cuori.

Il nostro sguardo sia sempre rivolto a te,
- perché rispondiamo prontamente alla tua chiamata.

Salvaci dalle insidie e dalle seduzioni del male;
- difendici da ogni pericolo nel cammino verso la patria del cielo.

Padre nostro


Orazione
O Dio, vera luce e giorno senza tramonto, accogli la lode mattutina del tuo popolo e fa' che il nostro spirito, libero dalle tenebre della colpa, risplenda nel fulgore della tua venuta. Per il nostro Signore.

Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna.
R. Amen.