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venerdì 23 agosto 2013

XX SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO - VENERDÌ
UFFICIO DELLE LETTURE

INVITATORIO

V. Signore, apri le mie labbra
R. e la mia bocca proclami la tua lode.

Antifona
Buono è il Signore con noi:
benedite il suo nome!
 
SALMO 94  
Venite, applaudiamo al Signore, *
acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie, *
a lui acclamiamo con canti di gioia (Ant.).

Poiché grande Dio è il Signore, *
grande re sopra tutti gli dèi.
Nella sua mano sono gli abissi della terra, *
sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, egli l'ha fatto, *
le sue mani hanno plasmato la terra (Ant.).

Venite, prostràti adoriamo, *
in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, *
il gregge che egli conduce (Ant.).

Ascoltate oggi la sua voce: †
« Non indurite il cuore, *
come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto,

dove mi tentarono i vostri padri: *
mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere (Ant.).

Per quarant'anni mi disgustai di quella generazione †
e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *
non conoscono le mie vie;

perciò ho giurato nel mio sdegno: *
Non entreranno nel luogo del mio riposo » (Ant.).

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen (Ant.).
 
Inno

Creati per la gloria del tuo nome,
redenti dal tuo sangue sulla croce,
segnati dal sigillo del tuo Spirito,
noi t'invochiamo: salvaci, o Signore!

Tu spezza le catene della colpa,
proteggi i miti, libera gli oppressi
e conduci nel cielo ai quieti pascoli
il popolo che crede nel tuo amore.

Sia lode e onore a te, pastore buono,
luce radiosa dell'eterna luce,
che vivi con il Padre e il Santo Spirito
nei secoli dei secoli glorioso. Amen.

1^ Antifona
Non disprezzare la mia supplica, o Dio,
nel clamore degli empi.

SALMO 54, 2-9
  
Porgi l'orecchio, Dio, alla mia preghiera, †
non respingere la mia supplica; *
dammi ascolto e rispondimi.

Mi agito nel mio lamento *
e sono sconvolto al grido del nemico,
al clamore dell'empio.

Contro di me riversano sventura, *
mi perseguitano con furore.
Dentro di me freme il mio cuore, *
piombano su di me terrori di morte.

Timore e spavento mi invadono *
e lo sgomento mi opprime.
Dico: «Chi mi darà ali come di colomba, *
per volare e trovare riposo?

Ecco, errando, fuggirei lontano, *
abiterei nel deserto.
Riposerei in un luogo di riparo *
dalla furia del vento e dell'uragano».

Gloria al Padre e al Figlio, *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

1^ Antifona
Non disprezzare la mia supplica, o Dio,
nel clamore degli empi.

2^ Antifona 

Dall'assalto del nemico
Dio ci ha liberato.

SALMO 54, 10-15
  
Disperdili, Signore, †
confondi le loro lingue: *
ho visto nella città violenza e contese.

Giorno e notte si aggirano sulle sue mura; †
all'interno iniquità, travaglio e insidie *
e non cessano nelle sue piazze
sopruso e inganno.

Se mi avesse insultato un nemico, *
l'avrei sopportato;
se fosse insorto contro di me un avversario, *
da lui mi sarei nascosto.

Ma sei tu, mio compagno, *
mio amico e confidente;
ci legava una dolce amicizia, *
verso la casa di Dio camminavamo in festa.

Gloria al Padre e al Figlio, *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

2^ Antifona

Dall'assalto del nemico
Dio ci ha liberato.
 
3^ Antifona

Getta nel Signore il tuo affanno:
egli ti salverà.

SALMO 54, 17-24
  
Io invoco Dio e il Signore mi salva. †
Di sera, al mattino, a mezzogiorno
mi lamento e sospiro *
ed egli ascolta la mia voce;

mi salva, mi dà pace da coloro che mi combattono: *
sono tanti i miei avversari.
Dio mi ascolta e li umilia, *
egli che domina da sempre.

Per essi non c'è conversione *
e non temono Dio.
Ognuno ha steso la mano contro i suoi amici, *
ha violato la sua alleanza.

Più untuosa del burro è la sua bocca, *
ma nel cuore ha la guerra;
più fluide dell'olio le sue parole, *
ma sono spade sguainate.

Getta sul Signore il tuo affanno †
ed egli ti darà sostegno, *
mai permetterà che il giusto vacilli.

Tu, Dio, li sprofonderai nella tomba *
gli uomini sanguinari e fraudolenti:
essi non giungeranno alla metà dei loro giorni. *
Ma io, Signore, in te confido.

Gloria al Padre e al Figlio, *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

3^ Antifona

Getta nel Signore il tuo affanno:
egli ti salverà.

Versetto
V. Ascolta, figlio, la voce della sapienza:
R. porgi l'orecchio ai miei insegnamenti. 

Prima Lettura 

Dal libro del profeta Isaia 30, 1-18

Inutilità delle alleanze fatte con altri popoli
Guai a voi, figli ribelli
— oracolo del Signore —
che fate progetti da me non suggeriti,
vi legate con alleanze che io non ho ispirate
così da aggiungere peccato a peccato.
Siete partiti per scendere in Egitto
senza consultarmi,
per mettervi sotto la protezione del faraone,
e per ripararvi all'ombra dell'Egitto.
La protezione del faraone sarà la vostra vergogna,
il riparo all'ombra dell'Egitto la vostra confusione.
Quando i suoi capi saranno giunti a Tanis
e i messaggeri avranno raggiunto Canes,
tutti saranno delusi di un popolo
che non gioverà loro,
che non porterà né aiuto né vantaggio
ma solo confusione e ignominia.
Oracolo sulle bestie del Negheb.
In una terra di angoscia e di miseria,
adatta a leonesse e leoni ruggenti,
a vipere e draghi volanti,
essi portano le loro ricchezze sul dorso di asini,
i tesori sulla gobba di cammelli
a un popolo che non giova a nulla.
Vano e inutile è l'aiuto dell'Egitto;
per questo lo chiamo:
Raab l'ozioso.
Su, vieni, scrivi questo su una tavoletta davanti a loro,
incidilo sopra un documento,
perché resti per il futuro
in testimonianza perenne.
Poiché questo è un popolo ribelle,
sono figli bugiardi,
figli che non vogliono ascoltare la legge del Signore.
Essi dicono ai veggenti: «Non abbiate visioni»
e ai profeti: «Non fateci profezie sincere,
diteci cose piacevoli, profetateci illusioni!
Scostatevi dalla retta via, uscite dal sentiero,
toglieteci dalla vista il Santo di Israele».
Pertanto dice il Santo di Israele:
«Poiché voi rigettate questo avvertimento
e confidate nella perversità e nella perfidia,
ponendole a vostro sostegno,
ebbene questa colpa diventerà per voi
come una breccia che minaccia rovina,
che sporge su un alto muro,
il cui crollo avviene in un attimo, improvviso,
e si infrange come un vaso di creta,
frantumato senza misericordia,
così che non si trova tra i suoi frantumi
neppure un coccio
con cui si possa prendere fuoco dal braciere
o attingere acqua dalla cisterna».
Poiché dice il Signore Dio,
il Santo di Israele:
«Nella conversione e nella calma
sta la vostra salvezza,
nell'abbandono confidente sta la vostra forza».
Ma voi non avete voluto,
anzi avete detto: «No,
noi fuggiremo su cavalli».
— Ebbene, fuggite! —
«Cavalcheremo su destrieri veloci».
— Ebbene più veloci saranno i vostri inseguitori. —
Mille si spaventeranno per la minaccia di uno,
per la minaccia di cinque vi darete alla fuga,
finché resti di voi qualcosa
come un palo sulla cima di un monte
e come un'asta sopra una collina.
Eppure il Signore aspetta per farvi grazia,
per questo sorge per aver pietà di voi,
perché un Dio giusto è il Signore;
beati coloro che sperano in lui!

Responsorio    Is 30, 15. 18
R. Nella conversione e nella calma sta la vostra salvezza. * Nell'abbandono confidente sta la vostra forza.
V. Il Signore aspetta per farvi grazia; beati coloro che sperano in lui.
R. Nell'abbandono confidente sta la vostra forza.

Seconda Lettura
Dal «Commento sui salmi» di sant'Ambrogio, vescovo

Uno solo è il mediatore fra Dio e gli uomini, l'uomo Cristo Gesù
Il fratello non può redimere il fratello, ma c'è un uomo che compirà la redenzione. Egli però non avrà bisogno di propiziarsi Dio, né dovrà versargli un riscatto per la propria anima (cfr. Sal 48, 8-9 volg.). Il che è quanto dire: «Perché temere nei giorni tristi?» (Sal 48, 6). Infatti che cosa può nuocere a me che non solo non ho bisogno di un redentore, ma sono io stesso il redentore di tutti? Libererò gli altri e dovrò trepidare per me se stesso. Ecco, farò nuove tutte le cose, produrrò un rinnovamento quale nessun amore umano saprebbe desiderare o attuare. Colui che il fratello, venuto alla luce del medesimo grembo materno, non può redimere perché ne è impedito dalla debolezza della medesima natura, lo redimerà un uomo, quell'uomo del quale è scritto: «Il Signore manderà loro un salvatore che li difenderà e li libererà» (Is 19, 20). Quest'uomo ha detto di se stesso: «Ora cercate di uccidere me che vi ho detto la verità» (Gv 8, 40).
Ma benché sia un uomo, chi lo conoscerà? Perché, come uno solo è Dio, così è anche «uno solo il mediatore fra Dio e gli uomini, l'uomo Cristo Gesù» (1 Tm 2, 5). Egli è il solo che redimerà l'uomo andando al di là di ogni amore fraterno, perché ha versato per estranei il suo sangue che nessuno può dare per un fratello. Perciò non risparmio il proprio corpo per redimerci dal peccato e «ha dato se stesso in riscatto per tutti» (1 Tm 2, 6), come ha asserito il suo testimone verace, l'apostolo Paolo, il quale afferma: «Dico la verità, non mentisco» (Rm 9, 1).
Ma perché lui solamente redimerà? Perché nessuno può eguagliarlo nell'amore, e come lui nessuno dà la propria vita per i suoi schiavi; nessuno può eguagliarlo in integrità: tutti, infatti, sono sotto il peccato perché tutti sottostanno alla caduta di Adamo. Viene scelto solamente un redentore, il quale non possa essere soggetto all'antico peccato. Dunque, per l'uomo intendiamo Cristo Signore, il quale ha preso la condizione dell'uomo per crocifiggere nella sua carne il peccato di tutti e per distruggere con il suo sangue la sentenza di condanna contratta da tutti.
Ma forse dirai: Come si nega che un fratello possa redimere, quando gli stesso ha detto: «Annunzierò il tuo nome ai miei fratelli»? (Sal 21, 23). L'uomo Cristo Gesù non ci ha rimesso i peccati in quanto fratello nostro, ma in quanto Dio nostro. Così infatti sta scritto: «E' stato Dio a riconciliare il mondo a sé in Cristo» (2 Cor 5, 19) cioè in quel Cristo Gesù del quale solamente fu detto che «il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi» (Gv 1, 14). Dunque, non come fratello, ma come Signore abitò fra di noi, quando abitava nella carne.

Responsorio   Is 53, 12, Lc 23, 34
R. Ha consegnato se stesso alla morte ed è stato annoverato fra gli empi. * Portava il peccato di molti e intercedeva per i peccatori.
V. Gesù diceva: Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno.
R. Portava il peccato di molti e intercedeva per i peccatori.

Orazione
O Dio, che hai preparato beni invisibili per coloro che ti amano, infondi in noi la dolcezza del tuo amore, perché, amandoti in ogni cosa e sopra ogni cosa, otteniamo i beni da te promessi, che superano ogni desiderio. Per il nostro Signore.

R. Amen.
Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio.

LODI MATTUTINE

V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.

Inno
O Gesù salvatore,
luce vera del mondo,
accogli le primizie
della nostra preghiera.

Risveglia in noi la fede,
la speranza, l'amore;
dona pace e concordia
e letizia perfetta.

Lenisci con le lacrime
la durezza dei cuori,
accendi il desiderio
della patria beata.

A te sia gloria, o Cristo,
speranza delle genti,
al Padre e al Santo Spirito
nei secoli dei secoli. Amen.

1^ Antifona

Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.

SALMO 50  
 
Pietà di me, o Dio,
secondo la tua misericordia; *
nel tuo grande amore
cancella il mio peccato.

Lavami da tutte le mie colpe, *
mondami dal mio peccato.
Riconosco la mia colpa, *
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.

Contro di te, contro te solo ho peccato, *
quello che è male ai tuoi occhi, io l'ho fatto;
perciò sei giusto quando parli, *
retto nel tuo giudizio.

Ecco, nella colpa sono stato generato, *
nel peccato mi ha concepito mia madre.
Ma tu vuoi la sincerità del cuore *
e nell'intimo m'insegni la sapienza.

Purificami con issopo e sarò mondato; *
lavami e sarò più bianco della neve.
Fammi sentire gioia e letizia, *
esulteranno le ossa che hai spezzato.

Distogli lo sguardo dai miei peccati, *
cancella tutte le mie colpe.
Crea in me, o Dio, un cuore puro, *
rinnova in me uno spirito saldo.

Non respingermi dalla tua presenza *
e non privarmi del tuo santo spirito.
Rendimi la gioia di essere salvato, *
sostieni in me un animo generoso.

Insegnerò agli erranti le tue vie *
e i peccatori a te ritorneranno.
Liberami dal sangue, Dio, Dio mia salvezza, *
la mia lingua esalterà la tua giustizia.

Signore, apri le mie labbra *
e la mia bocca proclami la tua lode;
poiché non gradisci il sacrificio *
e, se offro olocausti, non li accetti.

Uno spirito contrito *
è sacrificio a Dio,
un cuore affranto e umiliato, *
tu, o Dio, non disprezzi.

Nel tuo amore
fa' grazia a Sion, *
rialza le mura
di Gerusalemme.

Allora gradirai i sacrifici prescritti, *
l'olocausto e l'intera oblazione,
allora immoleranno vittime *
sopra il tuo altare.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

1^ Antifona

Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.

2^ Antifona

Rallegrati, Gerusalemme:
in te si raduneranno i popoli
e benediranno il Signore.

CANTICO Tb 13, 10-13. 15. 16c-17a
 
Tutti parlino del Signore *
e diano lode a lui in Gerusalemme.

Gerusalemme, città santa, †
ti ha castigata per le opere dei tuoi figli, *
e avrà ancora pietà per i figli dei giusti.

Da' lode degnamente al Signore *
e benedici il re dei secoli;

egli ricostruirà in te il suo tempio con gioia, *
per allietare in te tutti i deportati,
per far contenti in te tutti gli sventurati, *
per tutte le generazioni dei secoli.

Come luce splendida brillerai
sino ai confini della terra; *
nazioni numerose verranno a te da lontano;

gli abitanti di tutti i confini della terra †
verranno verso la dimora del tuo santo nome, *
portando in mano i doni per il re del cielo.

Generazioni e generazioni
esprimeranno in te l'esultanza *
e il nome della città eletta
durerà nei secoli.

Sorgi ed esulta per i figli dei giusti: †
tutti presso di te si raduneranno *
e benediranno il Signore dei secoli.

Beati coloro che ti amano, *
beati coloro che gioiscono per la tua pace.

Anima mia,
benedici il Signore, il gran sovrano: †
Gerusalemme sarà ricostruita *
come città della sua residenza per sempre.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

2^ Antifona 

Rallegrati, Gerusalemme:
in te si raduneranno i popoli
e benediranno il Signore.

3^ Antifona

Città di Dio, loda il tuo Signore:
egli manda a te la sua parola.

SALMO 147
   
Glorifica il Signore, Gerusalemme, *
loda, Sion, il tuo Dio.
Perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte, *
in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli.

Egli ha messo pace nei tuoi confini *
e ti sazia con fior di frumento.
Manda sulla terra la sua parola, *
il suo messaggio corre veloce.

Fa scendere la neve come lana, *
come polvere sparge la brina.
Getta come briciole la grandine, *
di fronte al suo gelo chi resiste?

Manda una sua parola ed ecco si scioglie, *
fa soffiare il vento e scorrono le acque.
Annunzia a Giacobbe la sua parola, *
le sue leggi e i suoi decreti a Israele.

Così non ha fatto
con nessun altro popolo, *
non ha manifestato ad altri
i suoi precetti.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

3^ Antifona

Città di Dio, loda il tuo Signore:
egli manda a te la sua parola.

Lettura Breve   Gal 2, 20
Sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me. Questa vita che vivo nella carne io la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me.

Responsorio Breve
R. Invocherò l'Altissimo: * da lui ogni mio bene.
Invocherò l'Altissimo: da lui ogni mio bene.
V. Dal cielo manderà la sua salvezza:
da lui ogni mio bene.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Invocherò l'Altissimo: da lui ogni mio bene.

Antifona al Benedictus

Nella sua misericordia
il nostro Dio ci ha visitati dall'alto
come sole che sorge.

CANTICO DI ZACCARIA   
Lc 1, 68-79
Benedetto il Signore Dio d'Israele, *
perché ha visitato e redento il suo popolo,

e ha suscitato per noi una salvezza potente *
nella casa di Davide, suo servo,

come aveva promesso *
per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo:

salvezza dai nostri nemici, *
e dalle mani di quanti ci odiano.

Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri *
e si è ricordato della sua santa alleanza,

del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *
di concederci, liberati dalle mani dei nemici,

di servirlo senza timore, in santità e giustizia *
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo *
perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,

per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *
nella remissione dei suoi peccati,

grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *
per cui verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge,

per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre *
e nell'ombra della morte

e dirigere i nostri passi *
sulla via della pace.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen.

Antifona al Benedictus

Nella sua misericordia
il nostro Dio ci ha visitati dall'alto
come sole che sorge.

Invocazioni
Invochiamo la provvidenza del Padre, che veglia su coloro che ha creati e redenti per mezzo del suo Figlio e diciamo:
Conferma ciò che hai operato in noi, Signore.

Dio di misericordia, guidaci sulla via della santità,
- perché cerchiamo sempre ciò che è vero, buono e giusto.

Non abbandonarci, o Dio, per il tuo grande amore,
- non dimenticare la tua alleanza.

Accogli l'offerta del nostro cuore contrito e umiliato,
- fa' che non siano confusi quelli che si affidano a te.

Tu che ci hai resi partecipi della missione profetica del Cristo,
- fa' che annunziamo con le parole e le opere le meraviglie del tuo amore.

Padre nostro. 

Padre nostro, che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.

Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.

Orazione
Concedi al tuo popolo, o Dio, l'abbondanza dei tuoi doni, perché sia sempre fedele agli impegni del suo battesimo, e viva nella prosperità e nella pace in attesa della gioia eterna. Per il nostro Signore.

Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna.
R. Amen.