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mercoledì 8 maggio 2013


MERCOLEDI’  VI  SETTIMANA  DI  PASQUA
UFFICIO DELLE LETTURE


INVITATORIO


V. Signore, apri le mie labbra
R. e la mia bocca proclami la tua lode.

Antifona
Il Signore è veramente risorto, alleluia.

SALMO 94 Invito a lodare Dio
Venite, applaudiamo al Signore, *
acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie, *
a lui acclamiamo con canti di gioia (Ant.).

Poiché grande Dio è il Signore, *
grande re sopra tutti gli dèi.
Nella sua mano sono gli abissi della terra, *
sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, egli l'ha fatto, *
le sue mani hanno plasmato la terra (Ant.).

Venite, prostràti adoriamo, *
in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, *
il gregge che egli conduce (Ant.).

Ascoltate oggi la sua voce: †
« Non indurite il cuore, *
come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto,

dove mi tentarono i vostri padri: *
mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere (Ant.).

Per quarant'anni mi disgustai di quella generazione †
e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *
non conoscono le mie vie;

perciò ho giurato nel mio sdegno: *
Non entreranno nel luogo del mio riposo » (Ant.).

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen (Ant.).

Inno

Ecco il gran giorno di Dio,
splendente di santa luce:
nasce nel sangue di Cristo
l'aurora di un mondo nuovo.

Torna alla casa il prodigo,
splende la luce al cieco;
il buon ladrone graziato
dissolve l'antica paura.

Gli angeli guardano attoniti
il supplizio della croce,
da cui l'innocente e il reo
salgono uniti al trionfo.

O mistero insondabile
dell'umana redenzione:
morendo sopra il patibolo
Cristo sconfigge la morte.

Giorno di grandi prodigi!
La colpa cerca il perdono,
l'amore vince il timore,
la morte dona la vita.

Irradia sulla tua Chiesa
la gioia pasquale, o Signore,
unisci alla tua vittoria
i rinati nel battesimo.

Sia lode e onore a Cristo,
vincitore della morte,
al Padre e al Santo Spirito
ora e nei secoli eterni. Amen.

1^ Antifona
Nell'intimo soffriamo,
aspettando la redenzione del nostro corpo.


SALMO 38, 2-7
(I) Preghiera nella malattia
Ho detto: «Veglierò sulla mia condotta *
per non peccare con la mia lingua;
porrò un freno alla mia bocca *
mentre l'empio mi sta dinanzi».

Sono rimasto quieto in silenzio: tacevo privo di bene, *
la sua fortuna ha esasperato il mio dolore.
Ardeva il cuore nel mio petto, *
al ripensarci è divampato il fuoco;

allora ho parlato: *
«Rivelami, Signore, la mia fine;
quale sia la misura dei miei giorni *
e saprò quanto è breve la mia vita».

Vedi, in pochi palmi hai misurato i miei giorni, *
la mia esistenza davanti a te è un nulla.

Solo un soffio è ogni uomo che vive, *
come ombra è l'uomo che passa;
solo un soffio che si agita, *
accumula ricchezze e non sa chi le raccolga.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen.

1^ Antifona
Nell'intimo soffriamo,
aspettando la redenzione del nostro corpo.

2^ Antifona
Ascolta la mia preghiera, Signore,
non essere sordo al mio pianto.


SALMO 38, 8-14
(II) Preghiera nella malattia
Ora, che attendo, Signore? *
In te la mia speranza.
Liberami da tutte le mie colpe, *
non rendermi scherno dello stolto.

Sto in silenzio, non apro bocca, *
perché sei tu che agisci.
Allontana da me i tuoi colpi: *
sono distrutto sotto il peso della tua mano.

Castigando il suo peccato tu correggi l'uomo, †
corrodi come tarlo i suoi tesori. *
Ogni uomo non è che un soffio.

Ascolta la mia preghiera, Signore, *
porgi l'orecchio al mio grido,

non essere sordo alle mie lacrime, †
poiché io sono un forestiero, *
uno straniero come tutti i miei padri.
Distogli il tuo sguardo, che io respiri, *
prima che me ne vada e più non sia.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen.

2^ Antifona
Ascolta la mia preghiera, Signore,
non essere sordo al mio pianto.

3^ Antifona
Fiorente come un olivo
chi si abbandona in Dio, alleluia.


SALMO 51
Contro un calunniatore
Perché ti vanti del male, *
o prepotente nella tua malizia?

Ordisci insidie ogni giorno; †
la tua lingua è come lama affilata, *
artefice di inganni.

Tu preferisci il male al bene, †
la menzogna al parlare sincero. *
Ami ogni parola di rovina, o lingua di impostura.

Perciò Dio ti demolirà per sempre, †
ti spezzerà e ti strapperà dalla tenda *
e ti sradicherà dalla terra dei viventi.

Vedendo, i giusti saran presi da timore *
e di lui rideranno:

«Ecco l'uomo che non ha posto in Dio la sua difesa, †
ma confidava nella sua grande ricchezza *
e si faceva forte dei suoi crimini».

Io invece come olivo verdeggiante nella casa di Dio. †
Mi abbandono alla fedeltà di Dio *
ora e per sempre.

Voglio renderti grazie in eterno *
per quanto hai operato;
spero nel tuo nome, perché è buono, *
davanti ai tuoi fedeli.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen.

3^ Antifona
Fiorente come un olivo
chi si abbandona in Dio, alleluia.


Versetto

V. Dio ha fatto risorgere Cristo dai morti, alleluia,
R. perché in Dio sia la nostra fede e la speranza, alleluia.


Prima Lettura

Dalla prima lettera di san Giovanni, apostolo 2, 18-29

L'anticristo

Figlioli, questa è l'ultima ora. Come avete udito che deve venire l'anticristo, di fatto ora molti anticristi sono apparsi. Da questo conosciamo che è l'ultima ora. Sono usciti di mezzo a noi, ma non erano dei nostri; se fossero stati dei nostri, sarebbero rimasti con noi; ma doveva rendersi manifesto che non tutti sono dei nostri. Ora voi avete l'unzione ricevuta dal Santo e tutti avete la scienza. Non vi ho scritto perché non conoscete la verità, ma perché la conoscete e perché nessuna menzogna viene dalla verità. Chi è il menzognero se non colui che nega che Gesù è il Cristo? L'antiCristo è colui che nega il Padre e il Figlio. Chiunque nega il Figlio, non possiede nemmeno il Padre; chi professa la sua fede nel Figlio possiede anche il Padre.
Quanto a voi, tutto ciò che avete udito da principio rimanga in voi. Se rimane in voi quel che avete udito da principio, anche voi rimarrete nel Figlio e nel Padre. E questa è la promessa che egli ci ha fatto: la vita eterna.
Questo vi ho scritto riguardo a coloro che cercano di traviarvi. E quanto a voi, l'unzione che avete ricevuto da lui rimane in voi e non avete bisogno che alcuno vi ammaestri; ma come la sua unzione vi insegna ogni cosa, è veritiera e non mentisce, così state saldi in lui, come essa vi insegna.
E ora, figlioli, rimanete in lui, perché possiamo aver fiducia quando apparirà e non veniamo svergognati da lui alla sua venuta. Se sapete che egli è giusto, sappiate anche che chiunque opera la giustizia, è nato da lui.


Responsorio
Cfr. 1 Gv 2, 27; Gl 2, 23
R. L'unzione dello Spirito ricevuto da Dio rimanga in voi. Non avete bisogno che altri vi istruiscano: * la sua unzione vi insegna ogni cosa, alleluia.
V. Rallegratevi, gioite nel Signore vostro Dio, perché vi darà un maestro di giustizia:
R. la sua unzione vi insegna ogni cosa, alleluia.

Seconda Lettura
Dai «Discorsi» di san Leone Magno, papa
I giorni tra la risurrezione e l'ascensione del Signore
Miei cari, i giorni intercorsi tra la risurrezione del Signore e la sua ascensione, non sono passati inutilmente, ma in essi sono stati confermati grandi misteri e sono state rivelate grandi verità.
Venne eliminato il timore di una morte crudele, e venne annunziata non solo l'immortalità dell'anima, ma anche quella del corpo. Durante quei giorni, in virtù del soffio divino, venne effuso su tutti gli apostoli lo Spirito Santo, e a san Pietro apostolo, dopo la consegna delle chiavi del Regno, venne affidata la cura suprema del gregge del Signore.
In questi giorni il Signore si unisce, come terzo, ai due discepoli lungo il cammino, e per dissipare in noi ogni ombra di incertezza, biasima la fede languida di quei due spaventati e trepidanti. Quei cuori da lui illuminati s'infiammano di fede e, mentre prima erano freddi, diventano ardenti, man mano che il Signore spiega loro le Scritture. Quando egli spezza il pane, anche lo sguardo di quei commensali si apre. Si aprono gli occhi dei due discepoli come quelli dei progenitori. Ma quanto più felicemente gli occhi dei due discepoli dinanzi alla glorificazione della propria natura, manifestata in Cristo, che gli occhi dei progenitori dinanzi alla vergogna della propria prevaricazione!
Perciò, o miei cari, durante tutto questo tempo trascorso tra la risurrezione del Signore e la sua ascensione, la divina Provvidenza questo ha avuto di mira, questo ha comunicato, questo ha voluto insinuare negli occhi e nei cuori dei suoi: la ferma certezza che il Signore Gesù Cristo era veramente risuscitato, come realmente era nato, realmente aveva patito ed era realmente morto.
Perciò i santi apostoli e tutti i discepoli che avevano trepidato per la tragedia della croce ed erano dubbiosi nel credere alla risurrezione, furono talmente rinfrancati dall'evidenza della verità, che, al momento in cui il Signore saliva nell'alto dei cieli, non solo non ne furono affatto rattristati, ma anzi furono ricolmi di grande gioia.
Ed avevano davvero un grande e ineffabile motivo di rallegrarsi. Essi infatti, insieme a quella folla fortunata, contemplavano la natura umana mentre saliva ad una dignità superiore a quella delle creature celesti. Essa oltrepassava le gerarchie angeliche, per essere innalzata al di sopra della sublimità degli arcangeli, senza incontrare a nessun livello per quanto alto, un limite alla sua ascesa. Infine, chiamata a prender posto presso l'eterno Padre, venne associata a lui nel trono della gloria, mentre era unita alla sua natura nella Persona del Figlio.


Responsorio
Gv 14, 2. 3. 16. 18
R. Vado a prepararvi un posto, e ritornerò e vi prenderò con me, * perché siate anche voi dove sono io, alleluia.
V. Pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore, che rimanga con voi per sempre. Non vi lascerò orfani, ritornerò da voi,
R. perché siate anche voi dove sono io, alleluia.

Orazione
Esaudisci i nostri desideri, Signore: come ora celebriamo nel mistero la risurrezione del tuo Figlio, così possiamo rallegrarci nell'assemblea dei santi quando verrà nella gloria. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

R. Amen.
Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio.

LODI MATTUTINE

V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.

Inno
Sfolgora il sole di Pasqua,
risuona il cielo di canti,
esulta di gioia la terra.

Dagli abissi della morte
Cristo ascende vittorioso
insieme agli antichi padri.

Accanto al sepolcro vuoto
invano veglia il custode:
il Signore è risorto.

O Gesù, re immortale,
unisci alla tua vittoria
i rinati nel battesimo.

Irradia sulla tua Chiesa,
pegno d'amore e di pace,
la luce della tua Pasqua.

Sia gloria e onore a Cristo,
al Padre e al Santo Spirito
ora e nei secoli eterni. Amen.

1^ Antifona
Ti videro le acque, o Dio:
nel mare hai guidato il tuo popolo, alleluia.

SALMO 76
Dio rinnova i prodigi del suo amore
La mia voce sale a Dio e grido aiuto; *
la mia voce sale a Dio, finché mi ascolti.

Nel giorno dell'angoscia io cerco il Signore, †
tutta la notte la mia mano è tesa
e non si stanca; *
io rifiuto ogni conforto.

Mi ricordo di Dio e gemo, *
medito e viene meno il mio spirito.
Tu trattieni dal sonno i miei occhi, *
sono turbato e senza parole.

Ripenso ai giorni passati, *
ricordo gli anni lontani.
Un canto nella notte mi ritorna nel cuore: *
rifletto e il mio spirito si va interrogando.

Forse Dio ci respingerà per sempre, *
non sarà più benevolo con noi?
E' forse cessato per sempre il suo amore, *
è finita la sua promessa per sempre?

Può Dio aver dimenticato la misericordia, *
aver chiuso nell'ira il suo cuore?
E ho detto: «Questo è il mio tormento: *
è mutata la destra dell'Altissimo».

Ricordo le gesta del Signore, *
ricordo le tue meraviglie di un tempo.
Mi vado ripetendo le tue opere, *
considero tutte le tue gesta.

O Dio, santa è la tua via; *
quale dio è grande come il nostro Dio?
Tu sei il Dio che opera meraviglie, *
manifesti la tua forza fra le genti.

E' il tuo braccio che ha salvato il tuo popolo, *
i figli di Giacobbe e di Giuseppe.

Ti videro le acque, Dio, †
ti videro e ne furono sconvolte; *
sussultarono anche gli abissi.

Le nubi rovesciarono acqua, †
scoppiò il tuono nel cielo; *
le tue saette guizzarono.

Il fragore dei tuoi tuoni nel turbine, †
i tuoi fulmini rischiararono il mondo, *
la terra tremò e fu scossa.

Sul mare passava la tua via, †
i tuoi sentieri sulle grandi acque *
e le tue orme rimasero invisibili.

Guidasti come gregge il tuo popolo *
per mano di Mosè e di Aronne.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen.

1^ Antifona
Ti videro le acque, o Dio:
nel mare hai guidato il tuo popolo, alleluia.

2^ Antifona
Il Signore fa morire e fa vivere, alleluia.

CANTICO 1 Sam 2, 1-10
La gioia e la speranza degli umili è in Dio
Il mio cuore esulta nel Signore, *
la mia fronte s'innalza grazie al mio Dio.
Si apre la mia bocca contro i miei nemici, *
perché io godo del beneficio che mi hai concesso.

Non c'è santo come il Signore, *
non c'è rocca come il nostro Dio.

Non moltiplicate i discorsi superbi, †
dalla vostra bocca non esca arroganza; *
perché il Signore è il Dio che sa tutto
e le sue opere sono rette.

L'arco dei forti s'è spezzato, *
ma i deboli sono rivestiti di vigore.

I sazi sono andati a giornata per un pane, *
mentre gli affamati han cessato di faticare.
La sterile ha partorito sette volte *
e la ricca di figli è sfiorita.

Il Signore fa morire e fa vivere, *
scendere agli inferi e risalire.
Il Signore rende povero e arricchisce, *
abbassa ed esalta.

Solleva dalla polvere il misero, *
innalza il povero dalle immondizie,
per farli sedere con i capi del popolo, *
e assegnare loro un seggio di gloria.

Perché al Signore appartengono i cardini della terra *
e su di essi fa poggiare il mondo.

Sui passi dei giusti egli veglia, †
ma gli empi svaniscono nelle tenebre. *
Certo non prevarrà l'uomo malgrado la sua forza.

Dal Signore saranno abbattuti i suoi avversari! *
L'Altissimo tuonerà dal cielo.

Il Signore giudicherà gli estremi confini della terra; †
al suo re darà la forza *
ed eleverà la potenza del suo Messia.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen.

2^ Antifona
Il Signore fa morire e fa vivere, alleluia.

3^ Antifona
Per il giusto è sorta la luce,
la gioia per i puri di cuore, alleluia.

SALMO 96
La gloria del Signore nel giudizio
Il Signore regna, esulti la terra, *
† gioiscano le isole tutte.
Nubi e tenebre lo avvolgono, *
giustizia e diritto sono la base del suo trono.

Davanti a lui cammina il fuoco *
e brucia tutt'intorno i suoi nemici.
Le sue folgori rischiarano il mondo: *
vede e sussulta la terra.

I monti fondono come cera davanti al Signore, *
davanti al Signore di tutta la terra.
I cieli annunziano la sua giustizia *
e tutti i popoli contemplano la sua gloria.

Siano confusi tutti gli adoratori di statue †
e chi si gloria dei propri idoli. *
Si prostrino a lui tutti gli dèi!

Ascolta Sion e ne gioisce, †
esultano le città di Giuda *
per i tuoi giudizi, Signore.

Perché tu sei, Signore, l'Altissimo su tutta la terra, *
tu sei eccelso sopra tutti gli dèi.

Odiate il male, voi che amate il Signore: †
lui che custodisce la vita dei suoi fedeli *
li strapperà dalle mani degli empi.

Una luce si è levata per il giusto, *
gioia per i retti di cuore.
Rallegratevi, giusti, nel Signore, *
rendete grazie al suo santo nome.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen.

3^ Antifona
Per il giusto è sorta la luce,
la gioia per i puri di cuore, alleluia.

Lettura Breve
1 Cor 15, 54-57
Quando questo corpo corruttibile si sarà vestito d'incorruttibilità e questo corpo mortale d'immortalità, si compirà la parola della Scrittura: La morte è stata ingoiata per la vittoria (Is 25, 8). Dov'è, o morte, la tua vittoria? Dov'è, o morte, il tuo pungiglione? (Os 13, 14). Il pungiglione della morte è il peccato e la forza del peccato è la legge. Siano rese grazie a Dio che ci da' la vittoria per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo!

Responsorio Breve
R. Dio dà la vittoria ai suoi santi, * alleluia, alleluia.
Dio dà la vittoria ai suoi santi, alleluia, alleluia.
V. Per Gesù Cristo, risorto dai morti.
Alleluia, alleluia.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Dio dà la vittoria ai suoi santi, alleluia, alleluia.

Antifona al Benedictus
Molte cose ho ancora da dirvi:
non potete comprenderle ora;
quando verrà lo Spirito,
vi insegnerà tutta la verità, alleluia.

CANTICO DI ZACCARIA
Lc 1, 68-79
Benedetto il Signore Dio d'Israele, *
perché ha visitato e redento il suo popolo,

e ha suscitato per noi una salvezza potente *
nella casa di Davide, suo servo,

come aveva promesso *
per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo:

salvezza dai nostri nemici, *
e dalle mani di quanti ci odiano.

Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri *
e si è ricordato della sua santa alleanza,

del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *
di concederci, liberati dalle mani dei nemici,

di servirlo senza timore, in santità e giustizia *
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo *
perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,

per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *
nella remissione dei suoi peccati,

grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *
per cui verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge,

per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre *
e nell'ombra della morte

e dirigere i nostri passi *
sulla via della pace.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen.

Antifona al Benedictus
Molte cose ho ancora da dirvi:
non potete comprenderle ora;
quando verrà lo Spirito,
vi insegnerà tutta la verità, alleluia.

Invocazioni
Il Signore Gesù, risuscitato dai morti, è apparso agli apostoli con i segni della sua gloria. Nel suo nome preghiamo Dio nostro Padre:
Illumina il tuo popolo, Signore, con la gloria del tuo Figlio.
Padre santo, che ci hai chiamati dalle tenebre alla luce, accogli la nostra lode,
- e donaci oggi l'esperienza del tuo amore.
Sostieni con il tuo Spirito chi si sforza di costruire un mondo più umano,
- fa' che la giustizia e la pace regnino su tutta la terra.
Donaci il desiderio vivo di servirti nei fratelli,
- e di trasformare il mondo intero in offerta a te gradita.
Illumina con la tua presenza l'inizio di questo giorno,
- fa' che tutto il nostro tempo sia scandito dalla tua lode.

Padre nostro.

Padre nostro, che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.

Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.

Orazione
Esaudisci i nostri desideri, Signore: come ora celebriamo nel mistero la risurrezione del tuo Figlio, così possiamo rallegrarci nell'assemblea dei santi quando verrà nella gloria. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna.
R. Amen.