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SETTEMBRE VENERDÌ SAN VINCENZO DE' PAOLI (m) Sacerdote
UFFICIO
DELLE LETTURE
INVITATORIO
V.
Signore, apri le mie labbra
R.
e la mia bocca proclami la tua lode.
Antifona
Venite,
adoriamo il pastore supremo,
Cristo
Signore.
SALMO 94
Venite,
applaudiamo al Signore, *
acclamiamo
alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci
a lui per rendergli grazie, *
a
lui acclamiamo con canti di gioia (Ant.).
Poiché
grande Dio è il Signore, *
grande
re sopra tutti gli dèi.
Nella
sua mano sono gli abissi della terra, *
sono
sue le vette dei monti.
Suo
è il mare, egli l'ha fatto, *
le
sue mani hanno plasmato la terra (Ant.).
Venite,
prostràti adoriamo, *
in
ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli
è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, *
il
gregge che egli conduce (Ant.).
Ascoltate
oggi la sua voce: †
«
Non indurite il cuore, *
come
a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto,
dove
mi tentarono i vostri padri: *
mi
misero alla prova pur avendo visto le mie opere (Ant.).
Per
quarant'anni mi disgustai di quella generazione †
e
dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *
non
conoscono le mie vie;
perciò
ho giurato nel mio sdegno: *
Non
entreranno nel luogo del mio riposo » (Ant.).
Gloria
al Padre e al Figlio *
e
allo Spirito Santo.
Come
era nel principio, e ora e sempre, *
nei
secoli dei secoli. Amen (Ant.).
Inno
Frumento
di Cristo noi siamo,
cresciuto
nel sole di Dio,
nell'acqua
del fonte impastati,
segnati
dal crisma divino.
In
pane trasformaci, o Padre,
per
il sacramento di pace:
un
Pane, uno Spirito, un Corpo,
la
Chiesa una-santa, o Signore.
O
Cristo, pastore glorioso,
a
te la potenza e l'onore
col
Padre e lo Spirito Santo
nei
secoli dei secoli. Amen.
1^ Antifona
Sorgi
in mio aiuto, Signore.
SALMO 34, 1-2.
3c. 9-12
Signore,
giudica chi mi accusa, *
combatti
chi mi combatte.
Afferra
i tuoi scudi *
e
sorgi in mio aiuto.
Dì
all'anima mia: *
«Sono
io la tua salvezza».
Io
invece esulterò nel Signore *
per
la gioia della sua salvezza.
Tutte
le mie ossa dicano: «Chi è come te, Signore, †
che
liberi il debole dal più forte, *
il
misero e il povero dal predatore?».
Sorgevano
testimoni violenti, *
mi
interrogavano su ciò che ignoravo,
mi
rendevano male per bene: *
una
desolazione per la mia vita.
Gloria
al Padre e al Figlio *
e
allo Spirito Santo.
Come
era nel principio, e ora e sempre, *
nei
secoli dei secoli. Amen.
1^ Antifona
Sorgi
in mio aiuto, Signore.
2^ Antifona
Giudica
la mia causa, Signore,
difendimi
con la tua forza.
SALMO 34,
13-16
Io,
quand'erano malati, vestivo di sacco, †
mi
affliggevo col digiuno, *
riecheggiava
nel mio petto la mia preghiera.
Mi
angustiavo come per l'amico, per il fratello, *
come
in lutto per la madre
mi
prostravo nel dolore.
Ma
essi godono della mia caduta, si radunano, *
si
radunano contro di me
per
colpirmi all'improvviso.
Mi
dilaniano senza posa, †
mi
mettono alla prova, scherno su scherno, *
contro
di me digrignano i denti.
Gloria
al Padre e al Figlio *
e
allo Spirito Santo.
Come
era nel principio, e ora e sempre, *
nei
secoli dei secoli. Amen.
2^
Antifona
Giudica
la mia causa, Signore,
difendimi
con la tua forza.
3^ Antifona
Celebrerò
la tua giustizia, Signore,
canterò
la tua lode per sempre.
SALMO 34,
17-19. 22-23. 27-28
Fino
a quando, Signore, starai a guardare? †
Libera
la mia vita dalla loro violenza, *
dalle
zanne dei leoni l'unico mio bene.
Ti
loderò nella grande assemblea, *
ti
celebrerò in mezzo a un popolo numeroso.
Non
esultino su di me i nemici bugiardi, *
non
strizzi l'occhio chi mi odia senza motivo.
Signore,
tu hai visto, non tacere; *
Dio,
da me non stare lontano.
Destati,
svégliati per il mio giudizio, *
per
la mia causa, Signore mio Dio.
Esulti
e gioisca chi ama il mio diritto, †
dica
sempre: «Grande è il Signore *
che
vuole la pace del suo servo».
La
mia lingua celebrerà la tua giustizia, *
canterà
la tua lode per sempre.
Gloria
al Padre e al Figlio *
e
allo Spirito Santo.
Come
era nel principio, e ora e sempre, *
nei
secoli dei secoli. Amen.
3^
Antifona
Celebrerò
la tua giustizia, Signore,
canterò
la tua lode per sempre.
Versetto
V.
Figlio mio, custodisci le mie parole,
R.
osserva i miei precetti, e vivrai.
Prima Lettura
Dal libro del profeta Ezechiele
40, 1-4; 43, 1-12; 44, 6-9
Visione della restaurazione del
tempio e di Israele
Al
principio dell'anno venticinquesimo della nostra deportazione, il dieci del
mese, quattordici anni da quando era stata presa la città, in quel medesimo
giorno, la mano del Signore fu sopra di me ed egli mi condusse là. In visione
divina mi condusse nella terra d'Israele e mi pose sopra un monte altissimo sul
quale sembrava costruita una città, dal lato di mezzogiorno. Egli mi condusse
là: ed ecco un uomo, il cui aspetto era come di bronzo, in piedi sulla porta,
con una cordicella di lino in mano e una canna per misurare. Quell'uomo mi
disse: «Figlio dell'uomo: osserva e ascolta attentamente e fa' attenzione a
quanto io sto per mostrarti, perché tu sei stato condotto qui perché io te lo
mostri e tu manifesti alla casa d'Israele quello che avrai visto».
Mi
condusse allora verso la porta che guarda a oriente ed ecco che la gloria del
Dio d'Israele giungeva dalla via orientale e il suo rumore era come il rumore
delle grandi acque e la terra risplendeva della sua gloria. La visione che io
vidi era simile a quella che avevo vista quando andai per distruggere la città
e simile a quella che avevo vista presso il canale Chebar. Io caddi con la
faccia a terra. La gloria del Signore entrò nel tempio per la porta che guarda
a oriente.
Lo
spirito mi prese e mi condusse nell'atrio interno: ecco, la gloria del Signore
riempiva il tempio. Mentre quell'uomo stava in piedi accanto a me, sentii che
qualcuno entro il tempio mi parlava e mi diceva: «Figlio dell'uomo, questo è il
luogo del mio trono e il luogo dove posano i miei piedi, dove io abiterò in
mezzo agli Israeliti, per sempre. E la casa d'Israele, il popolo e i suoi re,
non profaneranno più il mio santo nome con le loro prostituzioni e con i
cadaveri dei loro re e con le loro stele, collocando la loro soglia accanto
alla mia soglia e i loro stipiti accanto ai miei stipiti, così che fra me e
loro vi era solo il muro, hanno profanato il mio santo nome con tutti gli
abomini che hanno commessi, perciò li ho distrutti con ira. Ma d'ora in poi
essi allontaneranno da me le loro prostituzioni e i cadaveri dei loro re e io
abiterò in mezzo a loro per sempre.
Tu,
figlio dell'uomo, descrivi questo tempio alla casa d'Israele, perché
arrossiscano delle loro iniquità; ne misurino la pianta e, se si vergogneranno
di quanto hanno fatto, manifesta loro la forma di questo tempio, la sua
disposizione, le sue uscite, i suoi ingressi, tutti i suoi aspetti, tutti i
suoi regolamenti, tutte le sue forme e tutte le sue leggi: mettili per iscritto
davanti ai loro occhi, perché osservino tutte queste norme e tutti questi
regolamenti e li mettano in pratica. Questa è la legge del tempio: alla sommità
del monte, tutto il territorio che lo circonda è santissimo; ecco, questa è la
legge del tempio.
Riferirai
a quei ribelli, alla gente d'Israele: Così dice il Signore Dio: Troppi sono
stati per voi gli abomini, o Israeliti! Avete introdotto figli stranieri, non
circoncisi di cuore e non circoncisi di carne, perché stessero nel mio
santuario e profanassero il mio tempio, mentre mi offrivate il mio cibo, il
grasso e il sangue, rompendo così la mia alleanza con tutti i vostri abomini.
Non vi siete presi voi la cura delle mie cose sante ma avete affidato loro, al
vostro posto, la custodia del mio santuario. Così dice il Signore Dio: Nessuno
straniero, non circonciso di cuore, non circonciso nella carne, entrerà nel mio
santuario, nessuno di tutti gli stranieri che sono in mezzo agli Israeliti ».
Responsorio Cfr. Ez 43, 4-5; cfr. Lc 2, 27
R.
La gloria del Signore entrò nel tempio per la porta che guarda ad oriente: * ed
ecco, la gloria riempiva il santuario.
V.
I suoi genitori portarono il bambino Gesù al tempio:
R.
ed ecco, la gloria riempiva il santuario.
Seconda Lettura
Da alcune «Lettere e conferenze
spirituali» di san Vincenzo de' Paoli, sacerdote
Servire Cristo nei poveri
Non
dobbiamo regolare il nostro atteggiamento verso i poveri da ciò che appare
esternamente in essi e neppure in base alle loro qualità interiori. Dobbiamo
piuttosto considerarli al lume della fede. Il Figlio di Dio ha voluto essere
povero, ed essere rappresentato dai poveri. Nella sua passione non aveva quasi
la figura di uomo; appariva un folle davanti ai gentili, una pietra di scandalo
per i Giudei; eppure egli si qualifica l'evangelizzatore dei poveri: «Mi ha
mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio» (Lc 4, 18).
Dobbiamo
entrare in questi sentimenti e fare ciò che Gesù ha fatto: curare i poveri,
consolarli, soccorrerli, raccomandarli.
Egli
stesso volle nascere povero, ricevere nella sua compagnia i poveri, servire i
poveri, mettersi al posto dei poveri, fino a dire che il bene o il male che noi
faremo ai poveri lo terrà come fatto alla sua persona divina. Dio ama i poveri,
e, per conseguenza, ama quelli che amano i poveri. In realtà quando si ama
molto qualcuno, si porta affetto ai suoi amici e ai suoi servitori. Così
abbiamo ragione di sperare che, per amore di essi, Dio amerà anche noi.
Quando
andiamo a visitarli, cerchiamo di capirli per soffrire con loro, e di metterci
nella disposizione interiore dell'Apostolo che diceva: «Mi sono fatto tutto a
tutti» (1 Cor 9, 22). Sforziamoci perciò di diventare sensibili alle sofferenze
e alle miserie del prossimo. Preghiamo Dio, per questo, che ci doni lo spirito
di misericordia e di amore, che ce ne riempia e che ce lo conservi.
Il
servizio dei poveri deve essere preferito a tutto. Non ci devono essere
ritardi. Se nell'ora dell'orazione avete da portare una medicina o un soccorso
a un povero, andatevi tranquillamente.
Offrite
a Dio la vostra azione, unendovi l'intenzione dell`orazione. Non dovete
preoccuparvi e credere di aver mancato, se per il servizio dei poveri avete
lasciato l'orazione. Non è lasciare Dio, quando si lascia Dio per Iddio, ossia
un'opera di Dio per farne un'altra. Se lasciate l'orazione per assistere un
povero, sappiate che far questo è servire Dio. La carità è superiore a tutte le
regole, e tutto deve riferirsi ad essa. E' una grande signora: bisogna fare ciò
che comanda.
Tutti
quelli che ameranno i poveri in vita non avranno alcuna timore della morte.
Serviamo dunque con rinnovato amore i poveri e cerchiamo i più abbandonati.
Essi sono i nostri signori e padroni.
Responsorio Cfr. 1 Cor 9, 19. 22; Gb 29, 15-16
R.
Libero da tutti, mi sono fatto servo di tutti, debole con i deboli. * Mi sono
fatto tutto a tutti, per salvare a ogni costo qualcuno.
V.
Ero occhio per il cieco, e piede per lo zoppo; padre io ero per i poveri.
R.
Mi sono fatto tutto a tutti, per salvare a ogni costo qualcuno.
Orazione
O
Dio, che per il servizio dei poveri e la formazione dei tuoi ministri hai
donato al tuo sacerdote san Vincenzo de' Paoli lo spirito degli apostoli, fa'
che, animati dallo stesso fervore, amiamo ciò che egli ha amato e viviamo gli
insegnamenti che egli ci ha trasmesso. Per il nostro Signore.
R.
Amen.
Benediciamo
il Signore.
R.
Rendiamo grazie a Dio.
LODI
MATTUTINE
V.
O Dio, vieni a salvarmi.
R.
Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria
al Padre e al Figlio
e
allo Spirito Santo.
Come
era nel principio, e ora e sempre
nei
secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
Inno
Maestro
di Sapienza
e
padre della fede,
tu
splendi come fiaccola
nella
Chiesa di Dio.
In
te il divino Spirito
dispensa
con amore
il
pane e la parola
sulla
mensa dei piccoli.
Tu
illumini ai credenti
il
mistero profondo
del
Verbo fatto uomo
per
la nostra salvezza.
Tu
guidaci alla vetta
della
santa montagna,
dove
i miti possiedono
il
regno del Signore.
A
te sia lode, o Cristo,
immagine
del Padre,
che
sveli nei tuoi santi
la
gioia dell'amore. Amen.
1^ Antifona
Tu
gradisci il sacrificio del giusto,
sopra
il tuo altare, Signore.
SALMO 50
Pietà
di me, o Dio,
secondo
la tua misericordia; *
nel
tuo grande amore
cancella
il mio peccato.
Lavami
da tutte le mie colpe, *
mondami
dal mio peccato.
Riconosco
la mia colpa, *
il
mio peccato mi sta sempre dinanzi.
Contro
di te, contro te solo ho peccato, *
quello
che è male ai tuoi occhi, io l'ho fatto;
perciò
sei giusto quando parli, *
retto
nel tuo giudizio.
Ecco,
nella colpa sono stato generato, *
nel
peccato mi ha concepito mia madre.
Ma
tu vuoi la sincerità del cuore *
e
nell'intimo m'insegni la sapienza.
Purificami
con issopo e sarò mondato; *
lavami
e sarò più bianco della neve.
Fammi
sentire gioia e letizia, *
esulteranno
le ossa che hai spezzato.
Distogli
lo sguardo dai miei peccati, *
cancella
tutte le mie colpe.
Crea
in me, o Dio, un cuore puro, *
rinnova
in me uno spirito saldo.
Non
respingermi dalla tua presenza *
e
non privarmi del tuo santo spirito.
Rendimi
la gioia di essere salvato, *
sostieni
in me un animo generoso.
Insegnerò
agli erranti le tue vie *
e
i peccatori a te ritorneranno.
Liberami
dal sangue, Dio, Dio mia salvezza, *
la
mia lingua esalterà la tua giustizia.
Signore,
apri le mie labbra *
e
la mia bocca proclami la tua lode;
poiché
non gradisci il sacrificio *
e,
se offro olocausti, non li accetti.
Uno
spirito contrito *
è
sacrificio a Dio,
un
cuore affranto e umiliato, *
tu,
o Dio, non disprezzi.
Nel
tuo amore
fa'
grazia a Sion, *
rialza
le mura
di
Gerusalemme.
Allora
gradirai i sacrifici prescritti, *
l'olocausto
e l'intera oblazione,
allora
immoleranno vittime *
sopra
il tuo altare.
Gloria
al Padre e al Figlio *
e
allo Spirito Santo.
Come
era nel principio, e ora e sempre, *
nei
secoli dei secoli. Amen.
1^ Antifona
Tu
gradisci il sacrificio del giusto,
sopra
il tuo altare, Signore.
2^ Antifona
Tu
sei la gloria, Signore,
tu
la giustizia del tuo popolo.
CANTICO Is
45, 15-26
Veramente
tu sei un Dio misterioso, *
Dio
di Israele, salvatore.
Saranno
confusi e svergognati *
quanti
s'infuriano contro di lui;
se
ne andranno con ignominia *
i
fabbricanti di idoli.
Israele
sarà salvato dal Signore
con
salvezza perenne. *
Non
patirete confusione o vergogna
per
i secoli eterni.
Poiché
così dice il Signore, che ha creato i cieli; †
egli,
il Dio che ha plasmato e fatto la terra *
e
l'ha resa stabile;
l'ha
creata non come orrida regione, *
ma
l'ha plasmata perché fosse abitata:
«Io
sono il Signore; non ce n'è un altro. †
Io
non ho parlato in segreto, *
in
un angolo oscuro della terra.
Non
ho detto alla discendenza di Giacobbe: *
Cercatemi
in un'orrida regione!
Io
sono il Signore, che parlo con giustizia, *
che
annunzio cose rette.
Radunatevi
e venite, †
avvicinatevi
tutti insieme, *
superstiti
delle nazioni!
Non
hanno intelligenza
quelli
che portano un idolo da loro scolpito *
e
pregano un dio che non può salvare.
Manifestate
e portate le prove, *
consigliatevi
pure insieme!
Chi
ha fatto sentire ciò da molto tempo *
e
chi l'ha predetto fin da allora?
Non
sono forse io, il Signore? †
Fuori
di me non c'è altro Dio; *
fuori
di me non c'è Dio giusto e salvatore.
Volgetevi
a me e sarete salvi, †
paesi
tutti della terra, *
perché
io sono Dio; non ce n'è un altro.
Lo
giuro su me stesso, †
la
verità esce dalla mia bocca, *
una
parola irrevocabile:
davanti
a me si piegherà ogni ginocchio, *
per
me giurerà ogni lingua».
Si
dirà: «Solo nel Signore *
si
trovano vittoria e potenza!».
Verso
di lui verranno, coperti di vergogna, *
quanti
fremevano d'ira contro di lui.
Nel
Signore saranno vittoriosi e si glorieranno *
tutti
i discendenti di Israele.
Gloria
al Padre e al Figlio *
e
allo Spirito Santo.
Come
era nel principio, e ora e sempre, *
nei
secoli dei secoli. Amen.
2^ Antifona
Tu
sei la gloria, Signore,
tu
la giustizia del tuo popolo.
3^ Antifona
Venite
al Signore con canti di gioia.
SALMO
99
Acclamate
al Signore, voi tutti della terra, †
servite
il Signore nella gioia, *
presentatevi
a lui con esultanza.
Riconoscete
che il Signore è Dio; †
egli
ci ha fatti e noi siamo suoi, *
suo
popolo e gregge del suo pascolo.
Varcate
le sue porte con inni di grazie, †
i
suoi atri con canti di lode, *
lodatelo,
benedite il suo nome;
poiché
buono è il Signore, †
eterna
la sua misericordia, *
la
sua fedeltà per ogni generazione.
Gloria
al Padre e al Figlio *
e
allo Spirito Santo.
Come
era nel principio, e ora e sempre, *
nei
secoli dei secoli. Amen.
3^ Antifona
Venite
al Signore con canti di gioia.
Lettura Breve Eb 13, 7-9a
Ricordatevi
dei vostri capi, i quali vi hanno annunziato la parola di Dio; considerando
attentamente l'esito del loro tenore di vita, imitatene la fede. Gesù Cristo è
lo stesso ieri, oggi e sempre! Non lasciatevi sviare da dottrine varie e
peregrine.
Responsorio Breve
R.
Li hai posti come sentinelle, * vegliano sulla tua Chiesa.
Li
hai posti come sentinelle, vegliano sulla tua Chiesa.
V.
Giorno e notte annunziano il tuo nome,
vegliano
sulla tua Chiesa.
Gloria
al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Li
hai posti come sentinelle, vegliano sulla tua Chiesa.
Antifona al Benedictus
Amico
dei poveri, sostegno di chi è solo,
Vincenzo
rivela a noi il cuore di Dio.
CANTICO DI ZACCARIA Lc 1, 68-79
Benedetto
il Signore Dio d'Israele, *
perché
ha visitato e redento il suo popolo,
e
ha suscitato per noi una salvezza potente *
nella
casa di Davide, suo servo,
come
aveva promesso *
per
bocca dei suoi santi profeti d'un tempo:
salvezza
dai nostri nemici, *
e
dalle mani di quanti ci odiano.
Così
egli ha concesso misericordia ai nostri padri *
e
si è ricordato della sua santa alleanza,
del
giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *
di
concederci, liberati dalle mani dei nemici,
di
servirlo senza timore, in santità e giustizia *
al
suo cospetto, per tutti i nostri giorni.
E
tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo *
perché
andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,
per
dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *
nella
remissione dei suoi peccati,
grazie
alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *
per
cui verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge,
per
rischiarare quelli che stanno nelle tenebre *
e
nell'ombra della morte
e
dirigere i nostri passi *
sulla
via della pace.
Gloria
al Padre e al Figlio *
e
allo Spirito Santo.
Come
era nel principio, e ora e sempre *
nei
secoli dei secoli. Amen.
Antifona al Benedictus
Amico
dei poveri, sostegno di chi è solo,
Vincenzo
rivela a noi il cuore di Dio.
Invocazioni
A
Cristo, buon pastore, che ha dato la vita per le sue pecorelle, innalziamo con
fiducia la nostra preghiera:
O
Signore, guida il tuo popolo ai pascoli della vita eterna.
Cristo,
che in san Vincenzo de' Paoli ci hai dato un'immagine viva del tuo amore
misericordioso,
-
fa' che sperimentiamo in coloro che ci guidano la dolcezza della tua carità.
Tu,
che nei tuoi vicari continui a svolgere la missione di maestro e di pastore,
-
non cessare mai di governarci tu stesso nella persona dei tuoi ministri.
Tu,
che nei santi pastori, posti al servizio del tuo popolo, ti sei fatto medico delle
anime e dei corpi,
-
fa' che non venga mai meno la tua presenza mediante ministri santi e
santificatori.
Tu,
che hai animato i fedeli con la sapienza e la carità di san Vincenzo de' Paoli,
-
fa' che i predicatori del Vangelo ci aiutino a conoscerti e ad amarti come vuoi
tu.
Padre nostro.
Padre
nostro, che sei nei cieli,
sia
santificato il tuo nome,
venga
il tuo regno,
sia
fatta la tua volontà,
come
in cielo così in terra.
Dacci
oggi il nostro pane quotidiano,
e
rimetti a noi i nostri debiti
come
noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e
non ci indurre in tentazione,
ma
liberaci dal male.
Orazione
O
Dio, che per il servizio dei poveri e la formazione dei tuoi ministri hai
donato al tuo sacerdote san Vincenzo de' Paoli lo spirito degli apostoli, fa' che,
animati dallo stesso fervore, amiamo ciò che egli ha amato e viviamo gli
insegnamenti che egli ci ha trasmesso. Per il nostro Signore.
Il
Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna.
R.
Amen.