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mercoledì 4 settembre 2013

XXII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO - MERCOLEDÌ
UFFICIO DELLE LETTURE

INVITATORIO
 
V. Signore, apri le mie labbra
R. e la mia bocca proclami la tua lode.

Antifona
O terra tutta, acclamate al Signore,
servite il Signore nella gioia.
  
SALMO 94  
 Venite, applaudiamo al Signore, *
acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie, *
a lui acclamiamo con canti di gioia (Ant.).

Poiché grande Dio è il Signore, *
grande re sopra tutti gli dèi.
Nella sua mano sono gli abissi della terra, *
sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, egli l'ha fatto, *
le sue mani hanno plasmato la terra (Ant.).

Venite, prostràti adoriamo, *
in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, *
il gregge che egli conduce (Ant.).

Ascoltate oggi la sua voce: †
« Non indurite il cuore, *
come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto,

dove mi tentarono i vostri padri: *
mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere (Ant.).

Per quarant'anni mi disgustai di quella generazione †
e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *
non conoscono le mie vie;

perciò ho giurato nel mio sdegno: *
Non entreranno nel luogo del mio riposo » (Ant.).

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen (Ant.).
 
Inno

Cristo, sapienza eterna,
donaci di gustare
la tua dolce amicizia.

Angelo del consiglio,
guida e proteggi il popolo
che spera nel tuo nome.

Sii tu la nostra forza,
la roccia che ci salva
dagli assalti del male.

A te la gloria e il regno,
la potenza e l'onore,
nei secoli dei secoli. Amen.

1^ Antifona
Nell'intimo soffriamo,
aspettando la redenzione del nostro corpo.

SALMO 38, 2-7   
Ho detto: «Veglierò sulla mia condotta *
per non peccare con la mia lingua;
porrò un freno alla mia bocca *
mentre l'empio mi sta dinanzi».

Sono rimasto quieto in silenzio: tacevo privo di bene, *
la sua fortuna ha esasperato il mio dolore.
Ardeva il cuore nel mio petto, *
al ripensarci è divampato il fuoco;

allora ho parlato: *
«Rivelami, Signore, la mia fine;
quale sia la misura dei miei giorni *
e saprò quanto è breve la mia vita».

Vedi, in pochi palmi hai misurato i miei giorni, *
la mia esistenza davanti a te è un nulla.

Solo un soffio è ogni uomo che vive, *
come ombra è l'uomo che passa;
solo un soffio che si agita, *
accumula ricchezze e non sa chi le raccolga.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

1^ Antifona
Nell'intimo soffriamo,
aspettando la redenzione del nostro corpo.

2^ Antifona
Ascolta la mia preghiera, Signore,
non essere sordo al mio pianto.

SALMO 38, 8-14 
  
Ora, che attendo, Signore? *
In te la mia speranza.
Liberami da tutte le mie colpe, *
non rendermi scherno dello stolto.

Sto in silenzio, non apro bocca, *
perché sei tu che agisci.
Allontana da me i tuoi colpi: *
sono distrutto sotto il peso della tua mano.

Castigando il suo peccato tu correggi l'uomo, †
corrodi come tarlo i suoi tesori. *
Ogni uomo non è che un soffio.

Ascolta la mia preghiera, Signore, *
porgi l'orecchio al mio grido,

non essere sordo alle mie lacrime, †
poiché io sono un forestiero, *
uno straniero come tutti i miei padri.
Distogli il tuo sguardo, che io respiri, *
prima che me ne vada e più non sia.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

2^ Antifona
Ascolta la mia preghiera, Signore,
non essere sordo al mio pianto.

3^ Antifona
Fiorente come un olivo
chi si abbandona in Dio.

SALMO 51   
Perché ti vanti del male, *
o prepotente nella tua malizia?

Ordisci insidie ogni giorno; †
la tua lingua è come lama affilata, *
artefice di inganni.

Tu preferisci il male al bene, †
la menzogna al parlare sincero. *
Ami ogni parola di rovina, o lingua di impostura.

Perciò Dio ti demolirà per sempre, †
ti spezzerà e ti strapperà dalla tenda *
e ti sradicherà dalla terra dei viventi.

Vedendo, i giusti saran presi da timore *
e di lui rideranno:

«Ecco l'uomo che non ha posto in Dio la sua difesa, †
ma confidava nella sua grande ricchezza *
e si faceva forte dei suoi crimini».

Io invece come olivo verdeggiante nella casa di Dio. †
Mi abbandono alla fedeltà di Dio *
ora e per sempre.

Voglio renderti grazie in eterno *
per quanto hai operato;
spero nel tuo nome, perché è buono, *
davanti ai tuoi fedeli.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

3^ Antifona
Fiorente come un olivo
chi si abbandona in Dio.

Versetto

V. L'anima mia spera nel Signore,
R. e aspetto sulla sua parola.

Prima Lettura

Dal libro del profeta Geremia 26, 1-15

Geremia è in pericolo di morte perché ha profetizzato la rovina del tempio
All'inizio del regno di Ioiakim figlio di Giosia, re di Giuda, fu rivolta a Geremia questa parola da parte del Signore.
Disse il Signore: «Va' nell'atrio del tempio del Signore e riferisci a tutte le città di Giuda che vengono per adorare nel tempio del Signore tutte le parole che ti ho comandato di annunziare loro; non tralasciare neppure una parola. Forse ti ascolteranno e ognuno abbandonerà la propria condotta perversa; in tal caso disdirò tutto il male che pensavo di fare loro a causa della malvagità delle loro azioni.
Tu dirai dunque loro: Dice il Signore: Se non mi ascolterete, se non camminerete secondo la legge che ho posto davanti a voi e se non ascolterete le parole dei profeti miei servi che ho inviato a voi con costante premura, ma che voi non avete ascoltato, io ridurrò questo tempio come quello di Silo e farò di questa città un esempio di maledizione per tutti i popoli della terra».
I sacerdoti, i profeti e tutto il popolo udirono Geremia che diceva queste parole nel tempio del Signore. Ora, quando Geremia finì di riferire quanto il Signore gli aveva comandato di dire a tutto il popolo, i sacerdoti e i profeti lo arrestarono dicendo: «Devi morire! Perché hai predetto nel nome del Signore: Questo tempio diventerà come Silo e questa città sarà devastata, disabitata?».
Tutto il popolo si radunò contro Geremia nel tempio del Signore. I capi di Giuda vennero a sapere queste cose e salirono dalla reggia nel tempio del Signore e sedettero all'ingresso della Porta Nuova del tempio del Signore. Allora i sacerdoti e i profeti dissero ai capi e a tutto il popolo: «Una sentenza di morte merita quest'uomo, perché ha profetizzato contro questa città come avete udito con i vostri orecchi!».
Ma Geremia rispose a tutti i capi e a tutto il popolo: «Il Signore mi ha mandato a profetizzare contro questo tempio e contro questa città le cose che avete ascoltate. Or dunque migliorate la vostra condotta e le vostre azioni e ascoltate la voce del Signore vostro Dio e il Signore ritratterà il male che ha annunziato contro di voi. Quanto a me, eccomi in mano vostra, fate di me come vi sembra bene e giusto; ma sappiate bene che, se voi mi ucciderete, attirerete sangue innocente su di voi, su questa città e sui suoi abitanti, perché il Signore mi ha veramente inviato a voi per esporre ai vostri orecchi tutte queste cose».

Responsorio
   Cfr. Ger 26, 15; Mt 27, 24
R. Sappiate e considerate: Se mi ucciderete, * il sangue innocente cadrà su di voi, su questa città e sui suoi abitanti.
V. Pilato si lavò le mani davanti alla folla: Non sono responsabile, disse, di questo sangue,
R. il sangue innocente cadrà su di voi, su questa città e sui suoi abitanti.

Seconda Lettura 

Dal «Commento su Giovanni» di Origène, sacerdote

Cristo parlava del tempio del suo corpo
«Distruggete questo tempio e io in tre giorni lo farò risorgere» (Gv 2,19). Gli uomini grossolani e limitati alla pura sfera materiale mi sembrano simboleggiati da quei Giudei che si erano irritati perché Gesù aveva cacciato i venditori dalla casa del Padre suo. Essi chiedevano un segno a prova che agiva giustamente e che operava come Figlio di Dio, cosa che essi nella loro incredulità non volevano ammettere. Ma il Salvatore rispose unendo insieme figura e realtà, cioè il tempio e il suo corpo. A coloro che gli chiedevano: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?», disse: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». Ambedue, sia il tempio che il corpo di Gesù, secondo un'interpretazione possibile, mi sembrano figura della Chiesa. Questa infatti è edificata con pietre viventi. È divenuta «un edificio spirituale per un sacerdozio santo» (1Pt 2,5).È edificata «sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, avendo come pietra angolare lo stesso Cristo Gesù» (Ef 2,20) e perciò si chiama tempio. È vero però anche che «voi siete corpo di Cristo e sue membra, ciascuno per la sua parte» (1Cor 12,27). Se così è, può bensì venire distrutto ciò che congiunge le pietre del tempio. Può certo accadere che queste pietre vengano disperse come sta scritto nel salmo 21, il che significa, fuori metafora, che le ossa di Cristo possono essere scompaginate dalle tribolazioni e dalle persecuzioni di coloro che combattono l'unità del tempio. Tuttavia il tempio verrà riedificato e il corpo risusciterà il terzo giorno, cioè dopo il giorno della sua tribolazione e dopo il giorno seguente, che è il giorno della consumazione.
Ci sarà effettivamente un terzo giorno nel cielo nuovo e nella terra nuova, quando queste ossa, che sono la casa d'Israele, nel grande giorno del Signore saranno rianimate in seguito alla sua vittoria sulla morte. Così la risurrezione di Cristo, seguita alle sofferenze della croce, racchiude il mistero della risurrezione di tutto il corpo di Cristo. Il corpo sensibile di Gesù fu crocifisso e sepolto e dopo risuscitò. Così tutto il corpo dei santi di Cristo viene prima affisso alla croce con Cristo e in un certo senso cessa di vivere. In effetti, come Paolo, ciascuno di noi non si deve gloriare se non nella croce del Signore nostro Gesù Cristo, per il quale egli è crocifisso al mondo e il mondo a lui.
Ciascuno di noi non solo fu crocifisso insieme a Cristo e crocifisso al mondo, ma anche seppellito insieme a Cristo. Infatti «siamo stati sepolti insieme a lui», dice Paolo (Rm 6,4). Egli però aggiunge, come se già possedesse una certa caparra della risurrezione: E con lui siamo risorti anche noi (cfr. Rm 6,4).

Responsorio 
  Cfr. 1 Cor 6, 19-20; Lv 11, 43. 44
R. Il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo che è in voi; non appartenete a voi stessi: perché siete stati comprati a caro prezzo. * Glorificate Dio nel vostro corpo.
V. Non lasciatevi contaminare: siate santi, perché io sono santo.
R. Glorificate Dio nel vostro corpo.

Orazione
O Dio, nostro Padre, unica fonte di ogni dono perfetto, suscita in noi l'amore per te e ravviva la nostra fede, perché si sviluppi in noi il germe del bene e con il tuo aiuto maturi fino alla sua pienezza. Per il nostro Signore.

R. Amen.
Benediciamo il Signore. 
R. Rendiamo grazie a Dio.

LODI MATTUTINE

V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.

Inno
Notte, tenebre e nebbia,
fuggite: entra la luce,
viene Cristo Signore.

Il sole di giustizia
trasfigura ed accende
l'universo in attesa.

Con gioia pura ed umile,
fra i canti e le preghiere,
accogliamo il Signore.

Salvatore dei poveri,
la gloria del tuo volto
splenda su un mondo nuovo!

A te sia lode, o Cristo,
al Padre e al Santo Spirito,
oggi e sempre nei secoli. Amen.

1^ Antifona
Santa è la tua via:
chi è grande come te, Signore?

SALMO 76  
 
La mia voce sale a Dio e grido aiuto; *
la mia voce sale a Dio, finché mi ascolti.

Nel giorno dell'angoscia io cerco il Signore, †
tutta la notte la mia mano è tesa
e non si stanca; *
io rifiuto ogni conforto.

Mi ricordo di Dio e gemo, *
medito e viene meno il mio spirito.
Tu trattieni dal sonno i miei occhi, *
sono turbato e senza parole.

Ripenso ai giorni passati, *
ricordo gli anni lontani.
Un canto nella notte mi ritorna nel cuore: *
rifletto e il mio spirito si va interrogando.

Forse Dio ci respingerà per sempre, *
non sarà più benevolo con noi?
E' forse cessato per sempre il suo amore, *
è finita la sua promessa per sempre?

Può Dio aver dimenticato la misericordia, *
aver chiuso nell'ira il suo cuore?
E ho detto: «Questo è il mio tormento: *
è mutata la destra dell'Altissimo».

Ricordo le gesta del Signore, *
ricordo le tue meraviglie di un tempo.
Mi vado ripetendo le tue opere, *
considero tutte le tue gesta.

O Dio, santa è la tua via; *
quale dio è grande come il nostro Dio?
Tu sei il Dio che opera meraviglie, *
manifesti la tua forza fra le genti.

E' il tuo braccio che ha salvato il tuo popolo, *
i figli di Giacobbe e di Giuseppe.

Ti videro le acque, Dio, †
ti videro e ne furono sconvolte; *
sussultarono anche gli abissi.

Le nubi rovesciarono acqua, †
scoppiò il tuono nel cielo; *
le tue saette guizzarono.

Il fragore dei tuoi tuoni nel turbine, †
i tuoi fulmini rischiararono il mondo, *
la terra tremò e fu scossa.

Sul mare passava la tua via, †
i tuoi sentieri sulle grandi acque *
e le tue orme rimasero invisibili.

Guidasti come gregge il tuo popolo *
per mano di Mosè e di Aronne.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
 
1^ Antifona
Santa è la tua via:
chi è grande come te, Signore?

2^ Antifona
Il mio cuore esulta nel Signore:
è lui che umilia e innalza.

CANTICO 1 Sam 2, 1-10 
  
Il mio cuore esulta nel Signore, *
la mia fronte s'innalza grazie al mio Dio.
Si apre la mia bocca contro i miei nemici, *
perché io godo del beneficio che mi hai concesso.

Non c'è santo come il Signore, *
non c'è rocca come il nostro Dio.

Non moltiplicate i discorsi superbi, †
dalla vostra bocca non esca arroganza; *
perché il Signore è il Dio che sa tutto
e le sue opere sono rette.

L'arco dei forti s'è spezzato, *
ma i deboli sono rivestiti di vigore.

I sazi sono andati a giornata per un pane, *
mentre gli affamati han cessato di faticare.
La sterile ha partorito sette volte *
e la ricca di figli è sfiorita.

Il Signore fa morire e fa vivere, *
scendere agli inferi e risalire.
Il Signore rende povero e arricchisce, *
abbassa ed esalta.

Solleva dalla polvere il misero, *
innalza il povero dalle immondizie,
per farli sedere con i capi del popolo, *
e assegnare loro un seggio di gloria.

Perché al Signore appartengono i cardini della terra *
e su di essi fa poggiare il mondo.

Sui passi dei giusti egli veglia, †
ma gli empi svaniscono nelle tenebre. *
Certo non prevarrà l'uomo malgrado la sua forza.

Dal Signore saranno abbattuti i suoi avversari! *
L'Altissimo tuonerà dal cielo.

Il Signore giudicherà gli estremi confini della terra; †
al suo re darà la forza *
ed eleverà la potenza del suo Messia.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
 
2^ Antifona
Il mio cuore esulta nel Signore:
è lui che umilia e innalza.

3^ Antifona
Il Signore regna, esulti la terra. †

SALMO 96  
 

Il Signore regna, esulti la terra, *
 gioiscano le isole tutte.
Nubi e tenebre lo avvolgono, *
giustizia e diritto sono la base del suo trono.

Davanti a lui cammina il fuoco *
e brucia tutt'intorno i suoi nemici.
Le sue folgori rischiarano il mondo: *
vede e sussulta la terra.

I monti fondono come cera davanti al Signore, *
davanti al Signore di tutta la terra.
I cieli annunziano la sua giustizia *
e tutti i popoli contemplano la sua gloria.

Siano confusi tutti gli adoratori di statue †
e chi si gloria dei propri idoli. *
Si prostrino a lui tutti gli dei!

Ascolta Sion e ne gioisce, †
esultano le città di Giuda *
per i tuoi giudizi, Signore.

Perché tu sei, Signore, l'Altissimo su tutta la terra, *
tu sei eccelso sopra tutti gli dèi.

Odiate il male, voi che amate il Signore: †
lui che custodisce la vita dei suoi fedeli *
li strapperà dalle mani degli empi.

Una luce si è levata per il giusto, *
gioia per i retti di cuore.
Rallegratevi, giusti, nel Signore, *
rendete grazie al suo santo nome.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
 
3^ Antifona
Il Signore regna, esulti la terra.

Lettura Breve 
  Rm 8, 35.37
Chi ci separerà dunque dall'amore di Cristo? Forse la tribolazione, l'angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori per virtù di colui che ci ha amati.

Responsorio Breve
R. Benedirò il Signore * in ogni tempo.
Benedirò il Signore in ogni tempo.
V. Sulla mia bocca sempre la sua lode
in ogni tempo.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Benedirò il Signore in ogni tempo.

Antifona al Benedictus
In santità e giustizia
tutti i nostri giorni
serviamo il Signore.
  
CANTICO DI ZACCARIA   
Lc 1, 68-79
Benedetto il Signore Dio d'Israele, *
perché ha visitato e redento il suo popolo,

e ha suscitato per noi una salvezza potente *
nella casa di Davide, suo servo,

come aveva promesso *
per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo:

salvezza dai nostri nemici, *
e dalle mani di quanti ci odiano.

Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri *
e si è ricordato della sua santa alleanza,

del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *
di concederci, liberati dalle mani dei nemici,

di servirlo senza timore, in santità e giustizia *
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo *
perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,

per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *
nella remissione dei suoi peccati,

grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *
per cui verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge,

per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre *
e nell'ombra della morte

e dirigere i nostri passi *
sulla via della pace.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen.

Antifona al Benedictus
In santità e giustizia
tutti i nostri giorni
serviamo il Signore.

Invocazioni
Lodiamo il Cristo, che ha promesso di rimanere con noi tutti i giorni sino alla fine dei secoli e rivolgiamogli la nostra preghiera:
Resta con noi, Signore.

Resta con noi, Signore, durante questo giorno,
- non tramonti mai nel nostro spirito il sole della tua grazia.

Ti offriamo, Signore, le azioni e le sofferenze di questa giornata,
- promettiamo di servirti sempre con cuore puro e leale.

Fa' che viviamo il tempo che ci dai, come un dono della tua bontà,
- per divenire il sale della terra e la luce del mondo.

Il tuo Spirito orienti i nostri pensieri e le nostre parole,
- perché rimaniamo sempre nel tuo amore e nella tua lode.

Padre nostro. 

Padre nostro, che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.

Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.

Orazione
Risplenda su di noi, Signore, la luce della tua sapienza, perché liberi da ogni compromesso col peccato camminiamo sempre nella via dei tuoi comandamenti. Per il nostro Signore.

Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna.
R. Amen.