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giovedì 5 dicembre 2013


I SETTIMANA DI AVVENTO - GIOVEDÌ
UFFICIO DELLE LETTURE

 INVITATORIO

 V. Signore, apri le mie labbra

 R. e la mia bocca proclami la tua lode.

 

Antifona

 Venite, adoriamo il Signore

 che viene per noi.

 

SALMO 94 

 Venite, applaudiamo al Signore, *

 acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.

 Accostiamoci a lui per rendergli grazie, *

 a lui acclamiamo con canti di gioia (Ant.).

 

 Poiché grande Dio è il Signore, *

 grande re sopra tutti gli dèi.

 Nella sua mano sono gli abissi della terra, *

 sono sue le vette dei monti.

 Suo è il mare, egli l'ha fatto, *

 le sue mani hanno plasmato la terra (Ant.).

 

 Venite, prostràti adoriamo, *

 in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.

 Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, *

 il gregge che egli conduce (Ant.).

 

 Ascoltate oggi la sua voce: †

« Non indurite il cuore, *

 come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto,

 

 dove mi tentarono i vostri padri: *

 mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere (Ant.).

 

 Per quarant'anni mi disgustai di quella generazione †

 e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *

 non conoscono le mie vie;

 

 perciò ho giurato nel mio sdegno: *

 Non entreranno nel luogo del mio riposo » (Ant.).

 

 Gloria al Padre e al Figlio *

 e allo Spirito Santo.

 Come era nel principio, e ora e sempre, *

 nei secoli dei secoli. Amen (Ant.).

 

 Inno

 Verbo, splendore del Padre,

 nella pienezza dei tempi

 tu sei disceso dal cielo,

 per redimere il mondo.

 

 Il tuo Vangelo di pace

 ci liberi da ogni colpa,

 infonda luce alle menti,

 speranza ai nostri cuori.

 

 Quando verrai come giudice,

 fra gli splendori del cielo,

 accoglici alla tua destra

 nell’assemblea dei beati.

 

 Sia lode al Cristo Signore,

 al Padre e al Santo Spirito,

 com’era nel principio,

 ora e nei secoli eterni. Amen.

 

1^ Antifona

 La tua, parola, Signore,

 è scudo per chi si rifugia in te.

 

SALMO 17, 31-35  

 La via di Dio è diritta, †

 la parola del Signore è provata al fuoco; *

 egli è scudo per chi in lui si rifugia.

 

 Infatti, chi è Dio, se non il Signore? *

 O chi è rupe, se non il nostro Dio?

 Il Dio che mi ha cinto di vigore *

 e ha reso integro il mio cammino;

 

 mi ha dato agilità come di cerve, *

 sulle alture mi ha fatto stare saldo;

 ha addestrato le mie mani alla battaglia, *

 le mie braccia a tender l'arco di bronzo.

 

 Gloria al Padre e al Figlio *

 e allo Spirito Santo.

 Come era nel principio, e ora e sempre, *

 nei secoli dei secoli. Amen.

 

1^ Antifona

 La tua, parola, Signore,

 è scudo per chi si rifugia in te.

 

 2^ Antifona

 La tua destra mi sostiene, o Signore.

 

 SALMO 17, 36-46   

 Tu mi hai dato il tuo scudo di salvezza, †

 la tua destra mi ha sostenuto, *

 la tua bontà mi ha fatto crescere.

 

 Hai spianato la via ai miei passi, *

 i miei piedi non hanno vacillato.

 

 Ho inseguito i miei nemici e li ho raggiunti, *

 non sono tornato senza averli annientati.

 Li ho colpiti e non si sono rialzati, *

 sono caduti sotto i miei piedi.

 

 Tu mi hai cinto di forza per la guerra, *

 hai piegato sotto di me gli avversari.

 

 Dei nemici mi hai mostrato le spalle, *

 hai disperso quanti mi odiavano.

 Hanno gridato e nessuno li ha salvati, *

 al Signore, ma non ha risposto.

 

 Come polvere al vento li ho dispersi, *

 calpestati come fango delle strade.

 

 Mi hai scampato dal popolo in rivolta, *

 mi hai posto a capo delle nazioni.

 Un popolo che non conoscevo mi ha servito; *

 all'udirmi, subito mi obbedivano,

 

 stranieri cercavano il mio favore, †

 impallidivano uomini stranieri *

 e uscivano tremanti dai loro nascondigli.

 

 Gloria al Padre e al Figlio *

 e allo Spirito Santo.

 Come era nel principio, e ora e sempre, *

 nei secoli dei secoli. Amen.

 

2^ Antifona

 La tua destra mi sostiene, o Signore.

 

 3^ Antifona

 Viva il Signore:

 benedetto il Dio della mia salvezza.

 

 SALMO 17, 47-51   

 Viva il Signore e benedetta la mia rupe, *

 sia esaltato il Dio della mia salvezza.

 

 Dio, tu mi accordi la rivincita †

 e sottometti i popoli al mio giogo, *

 mi scampi dai nemici furenti,

 

 dei miei avversari mi fai trionfare *

 e mi liberi dall'uomo violento.

 

 Per questo, Signore, ti loderò tra i popoli *

 e canterò inni di gioia al tuo nome.

 

 Egli concede al suo re grandi vittorie, †

 si mostra fedele al suo consacrato, *

 a Davide e alla sua discendenza per sempre.

 

 Gloria al Padre e al Figlio *

 e allo Spirito Santo.

 Come era nel principio, e ora e sempre, *

 nei secoli dei secoli. Amen.

 

3^ Antifona

 Viva il Signore:

 benedetto il Dio della mia salvezza.

 

 Versetto

 V. Ascoltate, popoli, la parola del Signore,

 R. annunziatela sino ai confini della terra.

 

 Prima Lettura

 

Dal libro del profeta Isaia 16, 1-5; 17, 4-8

 

I Moabiti si rifugiano nel regno di Giuda. Efraim si converte

 Mandate l'agnello al Signore del paese,

 dalla rupe verso il deserto

 al monte della figlia di Sion.

 Come un uccello fuggitivo,

 come una nidiata dispersa

 saranno le figlie di Moab

 ai guadi dell'Arnon.

 Dacci un consiglio,

 prendi una decisione!

 Rendi come la notte la tua ombra

 in pieno mezzogiorno;

 nascondi i dispersi,

 non tradire i fuggiaschi.

 Siano tuoi ospiti

 i dispersi di Moab;

 sii loro rifugio

 di fronte al devastatore.

 Quando sarà estinto il tiranno

 e finita la devastazione,

 scomparso il distruttore della regione,

 allora sarà stabilito un trono sulla mansuetudine,

 vi siederà con tutta fedeltà, nella tenda di Davide,

 un giudice sollecito del diritto

 e pronto alla giustizia.

 In quel giorno

 verrà ridotta la gloria di Giacobbe,

 e sarà smunta la floridezza delle sue membra.

 Avverrà come quando il mietitore prende

 una manciata di steli,

 e con l'altro braccio falcia le spighe,

 come quando si raccolgono le spighe

 nella valle dei Rèfaim.

 Vi resteranno solo racimoli,

 come alla bacchiatura degli ulivi:

 due o tre bacche sulla cima dell'albero,

 quattro o cinque sui rami da frutto.

 Oracolo del Signore, Dio di Israele.

 In quel giorno si volgerà l'uomo al suo creatore

 e i suoi occhi guarderanno al Santo di Israele.

 Non si volgerà agli altari, lavoro delle sue mani;

 non guarderà ciò che fecero le sue dita,

 i pali sacri e gli altari per l'incenso.

 

Responsorio   Ger 33, 15. 16; Is 16, 5

 R. Farò nascere da Davide un germoglio di giustizia: riporterà sulla terra il giudizio e il diritto. * Lo chiameranno: Signore-nostra-giustizia.

 V. Fonderà il suo regno sull'amore e la fedeltà, giusto giudice, difensore dei poveri.

 R. Lo chiameranno: Signore-nostra-giustizia.

 

 Seconda Lettura

 

 Dal «Commento sul Diatèssaron» di sant'Efrem, diacono

 

Vegliate: egli di nuovo verrà

«Nessuno conosce quell'ora, neanche gli angeli, neppure il Figlio» (Mt 24, 36). Disse questo per impedire che i discepoli lo interrogassero ancora sul tempo della sua venuta. «Non spetta a voi», disse, «conoscere i tempi e i momenti» (At 1, 7). Egli nascose la cosa perché fossimo vigilanti e ognuno di noi ritenesse che il fatto può accadere ai nostri stessi giorni. Se infatti fosse stato rivelato il tempo della sua venuta, il suo avvento sarebbe rimasto senza mordente, né la sua manifestazione avrebbe costituito oggetto di attesa delle nazioni e dei secoli. Disse perciò semplicemente che sarebbe venuto, ma non determinò il tempo, e così ecco che in tutte le generazioni e nei secoli si mantiene viva la speranza del suo arrivo.

 Benché infatti il Signore abbia indicato i segni della sua venuta, tuttavia non si comprende la loro ultima scadenza, poiché attraverso molteplici mutazioni essi vennero, passarono e sono tuttora in atto. La sua ultima venuta infatti è simile alla prima. Come lo attendevano i giusti e i profeti, perché pensavano che si sarebbe rivelato ai loro giorni, così oggi i fedeli desiderano accoglierlo, ognuno nel proprio tempo, appunto perché egli non indicò chiaramente il giorno della sua visita; ciò soprattutto perché nessuno pensasse che fosse sottomesso a costrizione e a tempi colui che ha il libero dominio di ritmi e dei tempi. Ciò che lui stesso ha stabilito, come poteva essergli nascosto, dal momento che egli stesso ha manifestato perfino i segni della sua venuta?

 Disse dunque: «Non lo so», anzitutto per impedire che lo interrogassero ancora, e poi perché risultassero efficaci i segni indicati. Mise in risalto quei segni perché fin dall'inizio tutti i popoli e tutti i tempi avessero motivo di pensare che la sua venuta si sarebbe potuta verificare ai loro giorni.

 Vegliate, perché, quando il corpo s'addormenta, ha in noi il sopravvento la natura, e la nostra azione non si svolge secondo la nostra volontà, ma si compie secondo un impulso inconscio. E quando il torpore, cioè la viltà e la trepidazione, domina l'anima, prende dominio su di lei il nemico e fa per suo mezzo ciò ch'essa non vuole. Sulla natura domina una forza bruta e sull'anima domina il nemico.

 Pertanto la vigilanza di cui parlò il Signore nostro è prescritta per ambedue: per il corpo, perché non si abbandoni a pesante sonno; per l'anima, perché non cada nel torpore della pusillanimità, secondo quel che dice la Scrittura: «Siate vigilanti, o giusti» (cfr. 1 Cor 15, 34), e: «Mi sono alzato e sono con te (cfr. Sal 138, 18), e ancora: «Non lasciatevi stancare, e perciò non desistiamo nel ministero che ci è stato affidato» (cfr. 2 Cor 4, 1).

 

Responsorio   Cfr, Is 55, 3-4; cfr. At 28, 28

 R. Ristabilirò per voi un'alleanza eterna, fedele al mio amore per Davide. L'ho costituito testimonio tra i popoli, * guida e maestro delle nazioni.

 V. Anche ai pagani è mandato Cristo salvezza di Dio, ed essi l'accoglieranno,

 R. guida e maestro delle nazioni.

 

 Orazione

 Mostra la tua potenza, Signore, e con grande forza soccorri i tuoi fedeli; la tua grazia vinca le resistenze del peccato e affretti il momento della salvezza. Per il nostro Signore.

R. Amen

 

Benediciamo il Signore.

R. Rendiamo grazie a Dio.

 I SETTIMANA DI AVVENTO - MERCOLEDÌ
LODI MATTUTINE


V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.

Inno
Chiara una voce dal cielo
si diffonde nella notte:
fuggano i sogni e le angosce,
splende la luce di Cristo.

Si desti il cuore dal sonno,
non più turbato dal male;
un astro nuovo rifulge,
fra le tenebre del mondo.

Ecco l’Agnello di Dio,
prezzo del nostro riscatto:
con fede viva imploriamo
il suo perdono e la pace.

Quando alla fine dei tempi
Cristo verrà nella gloria,
dal suo tremendo giudizio
ci salvi la grazia divina.

Sia lode a Cristo Signore,
al Padre e al Santo Spirito,
com’era nel principio,
ora e nei secoli eterni. Amen.

1^ Antifona

Alla tua luce, Signore, vediamo la luce.

SALMO 35
  

Nel cuore dell'empio parla il peccato, *
davanti ai suoi occhi non c'è timor di Dio.
Poiché egli si illude con se stesso *
nel ricercare la sua colpa e detestarla.

Inique e fallaci sono le sue parole, *
rifiuta di capire, di compiere il bene.

Iniquità trama sul suo giaciglio, †
si ostina su vie non buone, *
via da sé non respinge il male.

Signore, la tua grazia è nel cielo, *
la tua fedeltà fino alle nubi;

la tua giustizia è come i monti più alti, †
il tuo giudizio come il grande abisso: *
uomini e bestie tu salvi, Signore.

Quanto è preziosa la tua grazia, o Dio! *
Si rifugiano gli uomini all'ombra delle tue ali,
si saziano dell'abbondanza della tua casa *
e li disseti al torrente delle tue delizie.

E' in te la sorgente della vita, *
alla tua luce vediamo la luce.

Concedi la tua grazia a chi ti conosce, *
la tua giustizia ai retti di cuore.

Non mi raggiunga il piede dei superbi, *
non mi disperda la mano degli empi.
Ecco, sono caduti i malfattori, *
abbattuti, non possono rialzarsi.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.


1^ Antifona

Alla tua luce, Signore, vediamo la luce.

2^ Antifona

Sei grande, Signore,
mirabile nella potenza,
invincibile.
  

CANTICO Gdt 16, 1-2a. 13-15  
Lodate il mio Dio con i timpani, *
cantate al Signore con cembali,
elevate a lui l'accordo del salmo e della lode; *
esaltate e invocate il suo nome.

Poiché il Signore è il Dio *
che stronca le guerre.

Innalzerò al mio Dio un canto nuovo: †
Signore, grande sei tu e glorioso, *
mirabile nella tua potenza e invincibile.

Ti sia sottomessa ogni tua creatura: *
perché tu dicesti e tutte le cose furono fatte;
mandasti il tuo spirito e furono costruite *
e nessuno può resistere alla tua voce.

I monti sulle loro basi *
insieme con le acque sussulteranno,
davanti a te le rocce si struggeranno come cera; *
ma a coloro che hanno il tuo timore
tu sarai sempre propizio.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.


2^ Antifona

Sei grande, Signore,
mirabile nella potenza,
invincibile.

3^ Antifona
Acclamate Dio con voci di gioia!


SALMO 46 
 

Applaudite, popoli tutti, *
acclamate Dio con voci di gioia;
perché terribile è il Signore, l'Altissimo, *
re grande su tutta la terra.

Egli ci ha assoggettati i popoli, *
ha messo le nazioni sotto i nostri piedi. *
La nostra eredità ha scelto per noi,
vanto di Giacobbe suo prediletto.

Ascende Dio tra le acclamazioni, *
il Signore al suono di tromba.

Cantate inni a Dio, cantate inni; *
cantate inni al nostro re, cantate inni;
perché Dio è re di tutta la terra, *
cantate inni con arte.

Dio regna sui popoli, *
Dio siede sul suo trono santo.

I capi dei popoli si sono raccolti *
con il popolo del Dio di Abramo,
perché di Dio sono i potenti della terra: *
egli è l'Altissimo.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.


3^ Antifona

Acclamate Dio con voci di gioia!

Lettura Breve
  Is 7, 14b-15
Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele. Egli mangerà panna e miele finché non imparerà a rigettare il male e a scegliere il bene.

Responsorio Breve
R. Gerusalemme, città di Dio, * su di te sorgerà il Signore.
Gerusalemme, città di Dio, su di te sorgerà il Signore.
V. In te apparirà la sua gloria,
su di te sorgerà il Signore.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Gerusalemme, città di Dio, su di te sorgerà il Signore.

Antifona al Benedictus
Verrà uno più forte di me;
io non sono degno
di levargli i sandali e di servirlo.


CANTICO DI ZACCARIA  
Lc 1, 68-79
Benedetto il Signore Dio d'Israele, *
perché ha visitato e redento il suo popolo,

e ha suscitato per noi una salvezza potente *
nella casa di Davide, suo servo,

come aveva promesso *
per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo:

salvezza dai nostri nemici, *
e dalle mani di quanti ci odiano.

Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri *
e si è ricordato della sua santa alleanza,

del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *
di concederci, liberati dalle mani dei nemici,

di servirlo senza timore, in santità e giustizia *
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo *
perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,

per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *
nella remissione dei suoi peccati,

grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *
per cui verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge,

per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre *
e nell'ombra della morte

e dirigere i nostri passi *
sulla via della pace.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen.


Antifona al Benedictus
Verrà uno più forte di me;
io non sono degno
di levargli i sandali e di servirlo.


Invocazioni
Il Verbo di Dio ha voluto abitare in mezzo a noi, perché contempliamo la sua gloria. Lieti nella speranza acclamiamo: 
Resta con noi, Signore.


Dio giusto e misericordioso,
- rendi giustizia ai poveri e agli oppressi.

Re pacifico, che trasformi in vomeri le spade e le lance in falci,
- muta l'odio in amore, la vendetta in perdono.

Tu, che giudichi secondo verità e non secondo le apparenze.
- vieni e riconosci i tuoi discepoli.

Quando verrai sulle nubi del cielo con grande potenza e gloria,
- fa' che ci presentiamo con serena fiducia davanti a te.


Padre nostro.

Padre nostro, che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.

Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.


Orazione
O Dio grande e misericordioso, prepara con la tua potenza il nostro cuore a incontrare il Cristo che viene, perché ci trovi degni di partecipare al banchetto della vita e ci serva egli stesso nel suo avvento glorioso. Per il nostro Signore.

Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna.
R. Amen