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sabato 12 gennaio 2013

Feria dopo l'Epifania - Sabato - Ufficio delle letture e Lodi mattutine

UFFICIO DELLE LETTURE

INVITATORIO

V. Signore, apri le mie labbra
R. e la mia bocca proclami la tua lode.

Antifona
Venite, adoriamo il Signore
apparso tra noi.

SALMO 94  Invito a lodare Dio
( Il Salmo 94 può essere sostituito dal salmo 99 o 66 o 23 )
Esortandovi a vicenda ogni giorno, finché dura « quest'oggi » (Eb 3,13).

Si enunzia e si ripete l'antifona.

Venite, applaudiamo al Signore, *
acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie, *
a lui acclamiamo con canti di gioia (Ant.).

Poiché grande Dio è il Signore, *
grande re sopra tutti gli dèi.
Nella sua mano sono gli abissi della terra, *
sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, egli l'ha fatto, *
le sue mani hanno plasmato la terra (Ant.).

Venite, prostràti adoriamo, *
in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, *
il gregge che egli conduce (Ant.).

Ascoltate oggi la sua voce: †
« Non indurite il cuore, *
come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto,

dove mi tentarono i vostri padri: *
mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere (Ant.).

Per quarant'anni mi disgustai di quella generazione †
e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *
non conoscono le mie vie;

perciò ho giurato nel mio sdegno: *
Non entreranno nel luogo del mio riposo » (Ant.).

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen (Ant.).
 
Inno

Prostràti i santi Magi
adorano il Bambino,
offron doni d'Oriente:
oro, incenso e mirra.

O simboli profetici
di segreta grandezza,
che svelano alle genti
una triplice gloria!

Oro e incenso proclamano
il Re e Dio immortale;
la mirra annunzia l'Uomo
deposto dalla croce.

Betlemme, tu sei grande
fra le città di Giuda:
in te è apparso al mondo
il Cristo Salvatore.

Nelle sue mani il Padre
pose il giudizio e il regno:
lo attestano concordi
le voci dei profeti.

Non conosce confini
nello spazio e nel tempo
il suo regno d'amore,
di giustizia e di pace.

A te sia lode, o Cristo,
nato da Maria Vergine,
al Padre e allo Spirito
nei secoli dei secoli. Amen.

1^ Antifona
Ricordati di noi, Signore,
salvaci con la tua visita.

SALMO 105, 1-18  
(I) Bontà del Signore e infedeltà del popolo
Tutte queste cose accaddero a loro come esempio e sono state scritte per ammonimento nostro, di noi per i quali è arrivata la fine dei tempi (1 Cor 10,11)
.

Celebrate il Signore, perché è buono, *
eterna è la sua misericordia.

Chi può narrare i prodigi del Signore, *
far risuonare tutta la sua lode?

Beati coloro che agiscono con giustizia *
e praticano il diritto in ogni tempo.

Ricordati di noi, Signore, per amore del tuo popolo, *
visitaci con la tua salvezza,

perché vediamo la felicità dei tuoi eletti, †
godiamo della gioia del tuo popolo *
con la tua eredità ci gloriamo.

Abbiamo peccato come i nostri padri, *
abbiamo fatto il male, siamo stati empi.

I nostri padri in Egitto
non compresero i tuoi prodigi, †
non ricordarono tanti tuoi benefici *
e si ribellarono presso il mare, presso il mar Rosso.

Ma Dio li salvò per il suo nome, *
per manifestare la sua potenza.

Minacciò il mar Rosso e fu disseccato, *
li condusse tra i flutti come per un deserto;
li salvò dalla mano di chi li odiava, *
li riscattò dalla mano del nemico.

L'acqua sommerse i loro avversari; *
nessuno di essi sopravvisse.
Allora credettero alle sue parole *
e cantarono la sua lode.

Ma presto dimenticarono le sue opere, *
non ebbero fiducia nel suo disegno,
arsero di brame nel deserto, *
e tentarono Dio nella steppa.

Concesse loro quanto domandavano *
e saziò la loro ingordigia.

Divennero gelosi di Mosè negli accampamenti, *
e di Aronne, il consacrato del Signore.
Allora si aprì la terra *
e inghiottì Datan, e seppellì l'assemblea di Abiron.

Divampò il fuoco nella loro fazione *
e la fiamma divorò i ribelli.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

1^ Antifona

Ricordati di noi, Signore,
salvaci con la tua visita.

2^ Antifona

Siamo la comunità dell'alleanza,
non dimentichiamo l'amore del nostro Dio.

SALMO 105, 19-33   (II)  Bontà del Signore e infedeltà del popolo
Tutte queste cose accaddero a loro come esempio e sono state scritte per ammonimento nostro, di noi per i quali è arrivata la fine dei tempi (1 Cor 10,11).


Si fabbricarono un vitello sull'Oreb, *
si prostrarono a un'immagine di metallo fuso;
scambiarono la loro gloria *
con la figura di un toro che mangia fieno.

Dimenticarono Dio che li aveva salvati, *
che aveva operato in Egitto cose grandi,
prodigi nel paese di Cam, *
cose terribili presso il mar Rosso.

E aveva già deciso di sterminarli, †
se Mosè suo eletto
non fosse stato sulla breccia di fronte a lui, *
per stornare la sua collera dallo sterminio.

Rifiutarono un paese di delizie, *
non credettero alla sua parola.
Mormorarono nelle loro tende, *
non ascoltarono la voce del Signore.

Egli alzò la mano su di loro *
giurando di abbatterli nel deserto,
di disperdere i loro discendenti tra le genti *
e disseminarli per il paese.

Si asservirono a Baal di Peor *
e mangiarono i sacrifici dei morti,
provocarono Dio con tali azioni *
e tra essi scoppiò una pestilenza.

Ma Finees si alzò e si fece giudice, *
allora cessò la peste
e gli fu computato a giustizia *
presso ogni generazione, sempre.

Lo irritarono anche alle acque di Meriba *
e Mosè fu punito per causa loro,
perché avevano inasprito l'animo suo *
ed egli disse parole insipienti

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

2^ Antifona

Siamo la comunità dell'alleanza,
non dimentichiamo l'amore del nostro Dio.

3^ Antifona

Salvaci, Signore,
radunaci da tutte le nazioni.

SALMO 105, 34-48  
(III)  Bontà del Signore e infedeltà del popolo
Tutte queste cose accaddero a loro come esempio e sono state scritte per ammonimento nostro, di noi per i quali è arrivata la fine dei tempi (1 Cor 10,11).


Non sterminarono i popoli *
come aveva ordinato il Signore,
ma si mescolarono con le nazioni *
e impararono le opere loro.

Servirono i loro idoli *
e questi furono per loro un tranello.
Immolarono i loro figli *
e le loro figlie agli dèi falsi.

Versarono sangue innocente, †
il sangue dei figli e delle figlie *
sacrificati agli idoli di Canaan;

la terra fu profanata dal sangue, †
si contaminarono con le opere loro,
si macchiarono con i loro misfatti.

L'ira del Signore si accese contro il suo popolo, *
ebbe in orrore il suo possesso;
e li diede in balìa dei popoli, *
li dominarono i loro avversari,

li oppressero i loro nemici *
e dovettero piegarsi sotto la loro mano.

Molte volte li aveva liberati; †
ma essi si ostinarono nei loro disegni *
e per le loro iniquità furono abbattuti.

Pure, egli guardò alla loro angoscia *
quando udì il loro grido.

Si ricordò della sua alleanza con loro, *
si mosse a pietà per il suo grande amore.
Fece loro trovare grazia *
presso quanti li avevano deportati.

Salvaci, Signore Dio nostro, *
e raccoglici di mezzo ai popoli,
perché proclamiamo il tuo santo nome *
e ci gloriamo della tua lode.

Benedetto il Signore, Dio d'Israele †
da sempre, per sempre. *
Tutto il popolo dica: Amen.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

3^ Antifona

Salvaci, Signore,
radunaci da tutte le nazioni.

Versetto
R. Il Verbo è la luce vera
V. che illumina ogni uomo.

Prima Lettura
Dal libro del profeta Isaia       66, 10-14. 18-23
 
La salvezza universale
Rallegratevi con Gerusalemme,
esultate per essa quanti l'amate.
Sfavillate di gioia con essa
voi tutti che avete partecipato al suo lutto.
Così succhierete al suo petto
e vi sazierete delle sue consolazioni;
succhierete con delizia
all'abbondanza del suo seno.
Poiché così dice il Signore:
«Ecco io farò scorrere verso di essa,
come un fiume, la prosperità;
come un torrente in piena
la ricchezza dei popoli;
i suoi bimbi saranno portati in braccio,
sulle ginocchia saranno accarezzati.
Come una madre consola un figlio,
così io vi consolerò;
in Gerusalemme sarete consolati.
Voi lo vedrete e gioirà il vostro cuore,
le vostre ossa saranno rigogliose come erba fresca.
La mano del Signore si farà manifesta ai suoi servi,
ma si sdegnerà contro i suoi nemici.
 
Io verrò a radunare tutti i popoli e tutte le lingue: essi verranno e vedranno la mia gloria. Io porrò in essi un segno e manderò i loro superstiti alle genti di Tarsis, Put, Lud, Mesech, Ros, Tubai e di Grecia, ai lidi lontani che non hanno udito parlare di me e non hanno visto la mia gloria; essi annunzieranno la mia gloria alle nazioni. Ricondurranno tutti i vostri fratelli da tutti i popoli come offerta al  Signore,  su cavalli, su carri, su portantine, su muli, su dromedari al mio santo monte di Gerusalemme, dice il Signore, come i figli di Israele portano l'offerta su vasi puri nel tempio del Signore. Anche tra essi mi prenderò sacerdoti e leviti, dice il Signore.

Sì, come i nuovi cieli
e la nuova terra, che io farò,
dureranno per sempre davanti a me
— oracolo del Signore —
così dureranno la vostra discendenza e il vostro nome.
In ogni mese al novilunio,
e al sabato di ogni settimana,
verrà ognuno a prostrarsi
davanti a me».

Responsorio    Is 66, 18. 19; Gv 17, 6. 18
R. Verrò, radunerò tutti i popoli e tutte le lingue:
*  vedranno la  mia gloria e la  annunzieranno  alle nazioni.
V. Ho fatto conoscere il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal mondo:  come tu mi hai mandato,così anch'io li ho mandati:
R. vedranno la mia gloria e la annunzieranno alle nazioni.

Seconda Lettura
Dai «Discorsi» di Fausto di Riez, vescovo
(Disc. 5 sull'Epifania; PLS 3, 560-562)
 
Le nozze di Cristo con la Chiesa
«Tre giorni dopo ci fu uno sposalizio» (Gv 2, 1). Che cosa sono queste nozze se non i desideri e le gioie dell'umana salvezza? La salvezza infatti viene celebrata nel simbolismo del numero tre: o per la confessione della santissima Trinità o per la fede della risurrezione, avvenuta tre giorni dopo la morte del Signore.
Circa il simbolismo delle nozze ricordiamo che in un altro passo del Vangelo si dice che il figlio più giovane viene accolto al suo ritorno con musiche e danze, tra sontuose vesti nuziali, a simboleggiare la conversione del popolo pagano.
«Come sposo che esce dalla stanza nuziale» (Sal 18, 6). Cristo è disceso sulla terra per unirsi alla Chiesa mediante la sua incarnazione. A questa Chiesa radunata tra le genti pagane, egli diede pegni e promesse. In pegno la sua redenzione, come promesse la vita eterna. Tutto questo, perciò, era miracolo per chi vedeva e mistero per chi comprendeva.
Se, infatti, riflettiamo profondamente, comprenderemo che nell'acqua stessa viene presentata una certa quale immagine del battesimo e della risurrezione. Quando una cosa scaturisce per processo interno da un'altra o quando una creatura inferiore viene portata per una segreta conversione ad uno stato superiore, ci troviamo di fronte ad una seconda nascita. Le acque sono improvvisamente trasformate ed esse più tardi trasformeranno gli uomini. In Galilea, dunque, per opera di Cristo, l'acqua diventa vino; scompare la legge, succede la grazia; fugge l'ombra, subentra la realtà; le cose materiali vengono messe a confronto con quelle spirituali; la vecchia osservanza cede il posto al Nuovo Testamento.
Il beato Apostolo afferma: «Le cose vecchie sono passate, ecco ne sono nate di nuove» (2 Cor 5, 17). Come l'acqua contenuta nelle giare non perde nulla di quello che era e comincia ad essere quello che non era, così la Legge non è stata sminuita dalla venuta di Cristo ma avvantaggiata, perché da essa ha ricevuto il suo completamento.
Mancando il vino, viene servito un altro vino; il vino dell'antico Testamento è buono; ma quello del Nuovo è migliore. L'Antico Testamento a cui i Giudei ubbidiscono, si esaurisce nella lettera; il Nuovo a cui ubbidiamo noi, restituisce il sapore della grazia. Il vino «buono» è il comandamento della Legge che dice: «Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico» (Mt 5, 43), ma il vino del Vangelo che è «migliore» dice: «Io invece vi dico: Amate i vostri nemici e fate del bene ai vostri persecutori» (Mt 5, 44).

Responsorio   Tb 13, 11. 13-14; Le 13, 29
R. Città di  Dio, come splendida luce brillerai per tutti i confini della terra: nazioni numerose verranno a te da lontano; * portando doni adoreranno in te il Signore.
V. Verranno da oriente e occidente, da settentrione e mezzogiorno;
R.  portando doni adoreranno in te il Signore.

Orazione

O Dio onnipotente ed eterno, che con il Natale del Redentore hai fatto di noi una nuova creatura, trasformaci nel Cristo tuo Figlio, che ha innalzato l'uomo accanto a te nella gloria. Per il nostro Signore.

R. Amen.
Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio.
    

LODI MATTUTINE

V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.

Inno

Prostràti i santi Magi
adorano il Bambino,
offron doni d'Oriente:
oro, incenso e mirra.

O simboli profetici
di segreta grandezza,
che svelano alle genti
una triplice gloria!

Oro e incenso proclamano
il Re e Dio immortale;
la mirra annunzia l'Uomo
deposto dalla croce.

Betlemme, tu sei grande
fra le città di Giuda:
in te è apparso al mondo
il Cristo Salvatore.

Nelle sue mani il Padre
pose il giudizio e il regno:
lo attestano concordi
le voci dei profeti.

Non conosce confini
nello spazio e nel tempo
il suo regno d'amore,
di giustizia e di pace.

A te sia lode, o Cristo,
nato da Maria Vergine,
al Padre e allo Spirito
nei secoli dei secoli. Amen.

1^ Antifona
Al mattino annunziamo il tuo amore,
la tua verità nella notte profonda.

SALMO 91  Lode al Signore creatore
Chi rimane in me ed io in lui, fa molto frutto: perché senza di me non potete far nulla (Gv 15, 5).


E` bello dar lode al Signore *
e cantare al tuo nome, o Altissimo,

annunziare al mattino il tuo amore, *
la tua fedeltà lungo la notte,
sull'arpa a dieci corde e sulla lira, *
con canti sulla cetra.

Poiché mi rallegri, Signore, con le tue meraviglie, *
esulto per l'opera delle tue mani.

Come sono grandi le tue opere, Signore, *
quanto profondi i tuoi pensieri!
L'uomo insensato non intende *
e lo stolto non capisce:

se i peccatori germogliano come l'erba *
e fioriscono tutti i malfattori,
li attende una rovina eterna: *
ma tu sei l'eccelso per sempre, o Signore.

Ecco, i tuoi nemici, o Signore, †
ecco, i tuoi nemici periranno, *
saranno dispersi tutti i malfattori.

Tu mi doni la forza di un bufalo, *
mi cospargi di olio splendente.

I miei occhi disprezzeranno i miei nemici, †
e contro gli iniqui che mi assalgono *
i miei orecchi udranno cose infauste.

Il giusto fiorirà come palma, *
crescerà come cedro del Libano;
piantati nella casa del Signore, *
fioriranno negli atri del nostro Dio.

Nella vecchiaia daranno ancora frutti, *
saranno vegeti e rigogliosi,
per annunziare quanto è retto il Signore: *
mia roccia, in lui non c'è ingiustizia.

Gloria al Padre e al Figlio, *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen .

1^ Antifona
Al mattino annunziamo il tuo amore,
la tua verità nella notte profonda.

2^ Antifona

Voglio proclamare il nome del Signore:
date gloria al nostro Dio.

CANTICO Dt 32, 1-12   I benefici di Dio in favore del popolo
Quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli come una gallina raccoglie i pulcini sotto le ali! (Mt 23, 37).

Ascoltate, o cieli: io voglio parlare: *
oda la terra le parole della mia bocca!

Stilli come pioggia la mia dottrina, *
scenda come rugiada il mio dire;
come scroscio sull'erba del prato, *
come spruzzo sugli steli di grano.

Voglio proclamare il nome del Signore: *
date gloria al nostro Dio!

Egli è la Roccia; perfetta è l'opera sua; *
tutte le sue vie sono giustizia;
è un Dio verace e senza malizia; *
Egli è giusto e retto.

Peccarono contro di lui i figli degeneri, *
generazione tortuosa e perversa.

Così ripaghi il Signore, *
o popolo stolto e insipiente?
Non è lui il padre che ti ha creato, *
che ti ha fatto e ti ha costituito?

Ricorda i giorni del tempo antico, *
medita gli anni lontani.
Interroga tuo padre e te lo farà sapere, *
i tuoi vecchi e te lo diranno.

Quando l'Altissimo divideva i popoli, *
quando disperdeva i figli dell'uomo,
egli stabilì i confini delle genti *
secondo il numero degli Israeliti.

Porzione del Signore è il suo popolo, *
sua eredità è  Giacobbe.

Egli lo trovò in terra deserta, *
in una landa di ululati solitari.
Lo educò, ne ebbe cura, *
lo custodì come pupilla del suo occhio.

Come un'aquila che veglia la sua nidiata, *
che vola sopra i suoi nati,
egli spiegò le ali e lo prese, *
lo sollevò sulle sue ali.

Il Signore lo guidò da solo, *
non c'era con lui alcun dio straniero.

Gloria al Padre e al Figlio, *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen .

2^ Antifona

Voglio proclamare il nome del Signore:
date gloria al nostro Dio.

3^ Antifona

O Signore, nostro Dio,
quanto è grande il tuo nome su tutta la terra! †

SALMO 8   Grandezza del Signore e dignità dell'uomo
Tutto ha sottomesso ai suoi piedi, e lo ha costituito su tutte le cose a capo della Chiesa (Ef 1, 22).


O Signore, nostro Dio, †
quanto è grande il tuo nome
su tutta la terra: *
† sopra i cieli si innalza la tua magnificenza.

Con la bocca dei bimbi e dei lattanti †
affermi la tua potenza contro i tuoi avversari, *
per ridurre al silenzio nemici e ribelli.

Se guardo il tuo cielo, opera delle tue dita, *
la luna e le stelle che tu hai fissate,
che cosa è l'uomo perché te ne ricordi, *
il figlio dell'uomo perché te ne curi?

Eppure l'hai fatto poco meno degli angeli, *
di gloria e di onore lo hai coronato:
gli hai dato potere sulle opere delle tue mani, *
tutto hai posto sotto i suoi piedi;

tutti i greggi e gli armenti, *
tutte le bestie della campagna;
gli uccelli del cielo e i pesci del mare, *
che percorrono le vie del mare.

O Signore, nostro Dio, *
quanto è grande il tuo nome su tutta la terra!

Gloria al Padre e al Figlio, *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen .

3^ Antifona
O Signore, nostro Dio,
quanto è grande il tuo nome su tutta la terra!
 
Lettura Breve
   Sap 7, 26-27
La Sapienza è un riflesso della luce perenne, uno specchio senza macchia dell'attività di Dio e un'immagine della sua bontà. Sebbene unica, essa può tutto; pur rimanendo in se stessa, tutto rinnova e attraverso le età entrando nelle anime sante, forma amici di Dio e profeti.

Responsorio Breve
R. Adoreranno il Signore* tutti i re della terra.
Adoreranno il Signore tutti i re della terra.
V. Lo serviranno tutti i popoli,
tutti i re della terra.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Adoreranno il Signore tutti i re della terra.

Antifona al Benedictus
A Cana di Galilea
Gesù diede inizio ai suoi miracoli
e manifestò la sua gloria.

CANTICO DI ZACCARIA  
Lc 1, 68-79
Il Messia e il suo Precursore

Benedetto il Signore Dio d'Israele, *
perché ha visitato e redento il suo popolo,

e ha suscitato per noi una salvezza potente *
nella casa di Davide, suo servo,

come aveva promesso *
per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo:

salvezza dai nostri nemici, *
e dalle mani di quanti ci odiano.

Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri *
e si è ricordato della sua santa alleanza,

del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *
di concederci, liberati dalle mani dei nemici,

di servirlo senza timore, in santità e giustizia *
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo *
perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,

per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *
nella remissione dei suoi peccati,

grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *
per cui verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge,

per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre *
e nell'ombra della morte

e dirigere i nostri passi *
sulla via della pace.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen.

Antifona al Benedictus
A Cana di Galilea
Gesù diede inizio ai suoi miracoli
e manifestò la sua gloria.

Invocazioni
A Cristo, immagine del Padre, rivolgiamo la nostra
lode e la nostra preghiera:
Cristo, Figlio di Dio, esaudisci il tuo popolo.

Figlio di Dio, che ci hai rivelato l'amore del Padre,
- fa' che gli uomini ti riconoscano nella nostra carità fraterna.
 
Con i tuoi miracoli ti sei manifestato Signore della vita,
- donaci la pienezza della tua vita immortale.
 
Fa' che portiamo sempre e ovunque in noi la tua morte,
- perché nel nostro corpo mortale si manifesti la tua vita divina.

Illumina con il tuo Spirito il nostro cuore,
- fa' risplendere in noi la gloria che rifulge sul tuo volto.

Padre nostro

Orazione
O Dio onnipotente ed eterno, che con il Natale del Redentore hai fatto di noi una nuova creatura, trasformaci nel Cristo tuo Figlio, che ha innalzato l'uomo accanto a te nella gloria. Per il nostro Signore.

Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna.
R. Amen.