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sabato 19 gennaio 2013

Sabato della I settimana T.O. - Ufficio delle letture e Lodi mattutine

UFFICIO DELLE LETTURE

INVITATORIO

V. Signore, apri le mie labbra
R. e la mia bocca proclami la tua lode.

Antifona
Adoriamo il Signore:
sua è la terra ed ogni creatura.
 
SALMO 94  Invito a lodare Dio
( Il Salmo 94 può essere sostituito dal salmo 99 o 66 o 23 )
Esortandovi a vicenda ogni giorno, finché dura « quest'oggi » (Eb 3,13).

Si enunzia e si ripete l'antifona.

Venite, applaudiamo al Signore, *
acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie, *
a lui acclamiamo con canti di gioia (Ant.).

Poiché grande Dio è il Signore, *
grande re sopra tutti gli dèi.
Nella sua mano sono gli abissi della terra, *
sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, egli l'ha fatto, *
le sue mani hanno plasmato la terra (Ant.).

Venite, prostràti adoriamo, *
in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, *
il gregge che egli conduce (Ant.).

Ascoltate oggi la sua voce: †
« Non indurite il cuore, *
come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto,

dove mi tentarono i vostri padri: *
mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere (Ant.).

Per quarant'anni mi disgustai di quella generazione †
e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *
non conoscono le mie vie;

perciò ho giurato nel mio sdegno: *
Non entreranno nel luogo del mio riposo » (Ant.).

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen (Ant.).
 
Inno

O re d'eterna gloria,
che irradi sulla Chiesa
i doni del tuo Spirito,
assisti i tuoi fedeli.

Illumina le menti,
consola i nostri cuori
rafforza i nostri passi
sulla via della pace.

E quando verrà il giorno
del tuo avvento glorioso,
accoglici, o Signore,
nel regno dei beati.

A te sia lode, o Cristo,
speranza delle genti,
al Padre e al Santo Spirito
nei secoli dei secoli. Amen.

1^ Antifona
Chi si fa piccolo come un bambino
sarà il più grande nel regno dei cieli.

SALMO 130   Confidare in Dio come il bimbo nella madre 
Imparate da me che sono mite ed umile di cuore (Mt 11,29)


Signore, non si inorgoglisce il mio cuore *
e non si leva con superbia il mio sguardo;
non vado in cerca di cose grandi, *
superiori alle mie forze.

Io sono tranquillo e sereno †
come bimbo svezzato in braccio a sua madre, *
come un bimbo svezzato è l'anima mia.

Speri Israele nel Signore, *
ora e sempre.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

1^ Antifona
Chi si fa piccolo come un bambino
sarà il più grande nel regno dei cieli.

2^ Antifona
In sincerità e gioia, mio Dio,
offro a te tutti i tuoi doni.

SALMO 131, 1-10   (I)  Le promesse divine fatte a Davide
Il Signore gli darà il trono di Davide suo padre (Lc 1, 32).


Ricordati, Signore, di Davide, *
di tutte le sue prove,
quando giurò al Signore, *
al Potente di Giacobbe fece voto:

«Non entrerò sotto il tetto della mia casa, *
non mi stenderò sul mio giaciglio,
non concederò sonno ai miei occhi *
né riposo alle mie palpebre,

finché non trovi una sede per il Signore, *
una dimora per il Potente di Giacobbe».

Ecco, abbiamo saputo che era in Efrata, *
l'abbiamo trovata nei campi di Iàar.
Entriamo nella sua dimora, *
prostriamoci allo sgabello dei suoi piedi.

Alzati, Signore, verso il luogo del tuo riposo, *
tu e l'arca della tua potenza.
I tuoi sacerdoti si vestano di giustizia, *
i tuoi fedeli cantino di gioia.

Per amore di Davide tuo servo *
non respingere il volto del tuo consacrato.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

2^ Antifona
In sincerità e gioia, mio Dio,
offro a te tutti i tuoi doni.

3^ Antifona
Dio ha dato al Cristo il trono di Davide,
il suo regno sarà senza fine.

SALMO 131, 11-18  (II) Elezione di Davide e di Sion
Ora appunto ad Abramo e alla sua discendenza furono fatte le promesse ... cioè a Cristo (Gal 3, 16).


Il Signore ha giurato a Davide †
e non ritratterà la sua parola: *
«Il frutto delle tue viscere
io metterò sul tuo trono!

Se i tuoi figli custodiranno la mia alleanza †
e i precetti che insegnerò ad essi, *
anche i loro figli per sempre
sederanno sul tuo trono».

Il Signore ha scelto Sion, *
l'ha voluta per sua dimora:
«Questo è il mio riposo per sempre; *
qui abiterò, perché l'ho desiderato.

Benedirò tutti i suoi raccolti, *
sazierò di pane i suoi poveri.
Rivestirò di salvezza i suoi sacerdoti, *
esulteranno di gioia i suoi fedeli.

Là farò germogliare la potenza di Davide, *
preparerò una lampada al mio consacrato.
Coprirò di vergogna i suoi nemici, *
ma su di lui splenderà la corona».

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

3^ Antifona
Dio ha dato al Cristo il trono di Davide,
il suo regno sarà senza fine.

Versetto
V. Venite, ammirate le opere del Signore:
R. ha fatto cose stupende sulla terra.

Prima Lettura
Dal libro del Siracide 44, 1-2. 16 - 45, 5

Elogio dei Padri: da Enoch a Mosè

Facciamo l'elogio degli uomini illustri,
dei nostri antenati per generazione.
Il Signore ha profuso in essi la gloria,
la sua grandezza è apparsa sin dall'inizio dei secoli.
Enoch piacque al Signore e fu rapito,
esempio istruttivo per tutte le generazioni.
Noè fu trovato perfetto e giusto,
al tempo dell'ira fu riconciliazione;
per suo mezzo un resto sopravvisse sulla terra,
quando avvenne il diluvio.
Alleanze eterne furono stabilite con lui,
perché non fosse distrutto ogni vivente con il diluvio.
Abramo fu grande antenato di molti popoli,
nessuno ci fu simile a lui nella gloria.
Egli custodì la legge dell'Altissimo,
con lui entrò in alleanza.
Stabilì questa alleanza nella propria carne
e nella prova fu trovato fedele.
Per questo Dio gli promise con giuramento
di benedire i popoli nella sua discendenza,
di moltiplicarlo come la polvere della terra,
di innalzare la sua discendenza come gli astri
e di dar loro un'eredità
da uno all'altro mare,
dal fiume fino all'estremità della terra.
Anche a Isacco fu fatta la stessa promessa
a causa di Abramo suo padre.
Dio fece posare sulla testa di Giacobbe
la benedizione di tutti gli uomini e l'alleanza;
lo confermò nelle sue benedizioni,
a lui diede il paese in eredità
e lo divise in varie parti,
assegnandole alle dodici tribù.
Da lui fece sorgere un uomo di pietà,
che riscosse una stima universale
e fu amato da Dio e dagli uomini:
Mosè, il cui ricordo è benedizione.
Lo rese glorioso come i santi
e lo rese grande a timore dei nemici.
Per la sua parola fece cessare i prodigi
e lo glorificò davanti ai re;
gli diede autorità sul suo popolo
e gli mostrò una parte della sua gloria.
Lo santificò nella fedeltà e nella mansuetudine;
lo scelse fra tutti i viventi.
Gli fece udire la sua voce;
lo introdusse nella nube oscura
e gli diede a faccia a faccia i comandamenti,
legge di vita e di intelligenza,
perché spiegasse a Giacobbe la sua alleanza,
i suoi decreti a Israele.

Responsorio
  Cfr. Dt 7, 9; 6, 3. 5
R. Riconoscetelo: Dio è forte e fedele; mantiene l'alleanza e la sua benevolenza a coloro che lo amano. * Ascolta, mio popolo, osserva i comandi del Signore.
V. Amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le forze.
R. Ascolta, mio popolo, osserva i comandi del Signore.

Seconda Lettura
Dalla «Lettera ai Corinzi» di san Clemente I, papa
(Capp. 31-33; Funk 1, 99-103)

Fin da principio Dio ha giustificato tutti per mezzo della fede

Meditiamo attentamente il mistero della benedizione che Dio dà agli uomini e vediamo quali sono le vie che conducono ad essa. Ripercorriamo gli avvenimenti fin dall'inizio.
Per quale motivo il nostro patriarca Abramo fu benedetto? Non forse perché operò la giustizia e la verità mediante la fede? Isacco, pieno di fiducia, si lasciò condurre di buon grado al sacrificio, conoscendo il futuro. Giacobbe in umiltà, a motivo del fratello, abbandonò la sua terra e si recò da Làbano cui prestò servizio, e gli furono dati i dodici scettri di Israele.
Ora se qualcuno, con animo sincero, passa in rassegna a uno a uno i doni che Dio ha concesso, ne riconoscerà la magnificenza. Da Giacobbe infatti ebbero origine tutti i sacerdoti e i leviti che servono all'altare di Dio, da lui viene il Signore Gesù secondo la carne, da lui i re, i principi e i condottieri della tribù di Giuda. E neppure le altre sue tribù si trovano in minore onore, per il fatto che il Signore promette: «La tua discendenza sarà numerosa come le stelle del cielo» (Gn 15, 5; 22, 17; 26, 4).
Tutti costoro dunque si sono acquistati gloria e grandezza non da se stessi o per le loro opere o per la giustizia con cui hanno agito, ma piuttosto per la volontà di Dio. Anche noi perciò, chiamati nel Cristo Gesù, in grazia della sua volontà, siamo giustificati non per nostro merito, né per la nostra sapienza o intelligenza o pietà o altra opera che possiamo aver compiuto sia pure con santità di intenzione, ma per mezzo della fede, con la quale Dio onnipotente ha giustificato tutti fin da principio. A lui sia gloria nei secoli dei secoli. Amen.
Che cosa faremo allora, o fratelli? Cesseremo dalle buone opere e abbandoneremo la carità? Il Signore mai permetta che ci succeda tale sventura, ma affrettiamoci a compiere ogni opera buona. Anzi siano proprio le opere sante fonte della nostra gioia. Imitiamo in ciò il Creatore e Signore di tutte le cose che gioisce di quanto compie.
Egli ha reso stabili i cieli con la sua sovrana potenza e li ha ordinati con la incomprensibile sapienza; separò pure la terra dall'acqua che la circonda e la consolidò sul sicuro fondamento della sua volontà. Chiamò all'esistenza, con un suo comando, gli animali che si muovono sulla terra; così pure, avendo prima predisposto il mare, vi rinchiuse con la sua potenza gli animali che in esso vivono.
Al di sopra di tutto plasmò con le sue mani sante e purissime quell'essere superiore ed eccelso che è l'uomo, quale espressione della sua immagine. Così dice infatti Dio: Facciamo l'uomo a nostra immagine e somiglianza; e Dio fece l'uomo, maschio e femmina li creò (cfr. Gn 1, 26-27).
Compiuta la creazione, la trovò bella, la benedisse e comandò agli esseri viventi: «Crescete e moltiplicatevi» (Gn 1, 28).
Teniamo presente come tutti i giusti si adornarono di buone opere, e come lo stesso Signore se ne ornò per parte sua e ne gioì. Davanti a un tal modello, aderiamo con prontezza alla sua volontà e con ogni energia compiamo le opere della giustizia.

Responsorio    Cfr. Dn 9, 4; Rm 8, 28
R. Il Signore Dio è forte e fedele: mantiene l'alleanza e la sua benevolenza verso coloro che lo amano * e osservano i suoi comandamenti.
V. Tutto concorre al bene di coloro che amano Dio,
R. e osservano i suoi comandamenti.

Orazione
Ispìra nella tua paterna bontà, Signore, i pensieri e i propositi del tuo popolo in preghiera, perché veda ciò che deve fare e abbia la forza di compiere ciò che ha veduto. Per il nostro Signore.

R. Amen
Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio.

  
 

LODI MATTUTINE

V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.

Inno
L'aurora inonda il cielo
di una festa di luce,
e riveste la terra
di meraviglia nuova.

Fugge l'ansia dai cuori,
s'accende la speranza
emerge sopra il caos
un'iride di pace.

Così nel giorno ultimo
l'umanità in attesa
alzi il capo e contempli
l'avvento del Signore.

Sia gloria al Padre altissimo
e a Cristo l'unigenito,
sia lode al Santo Spirito
nei secoli dei secoli. Amen.

1^ Antifona
I miei occhi precedono l'aurora, o Dio,
per meditare la tua parola.

SALMO 118, 145-152 
XIX (Cof)  Promessa di osservare la legge di Dio
In questo consiste l'amore di Dio, nell'osservare i suoi comandamenti (1 Gv 5, 3).

T'invoco con tutto il cuore, Signore, rispondimi; *
custodirò i tuoi precetti.
Io ti chiamo, salvami, *
e seguirò i tuoi insegnamenti.

Precedo l'aurora e grido aiuto, *
spero sulla tua parola.
I miei occhi prevengono le veglie della notte *
per meditare sulle tue promesse.

Ascolta la mia voce, secondo la tua grazia; *
Signore, fammi vivere secondo il tuo giudizio.
A tradimento mi assediano i miei persecutori, *
sono lontani dalla tua legge.

Ma tu, Signore, sei vicino, *
tutti i tuoi precetti sono veri.
Da tempo conosco le tue testimonianze *
che hai stabilite per sempre.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

1^ Antifona

I miei occhi precedono l'aurora, o Dio,
per meditare la tua parola.

2^ Antifona

Mia forza e mio canto è il Signore,
egli mi ha salvato.

CANTICO Es 15, 1-4a. 8-13. 17-18

Inno di vittoria per il passaggio del Mare Rosso
Coloro che avevano vinto la bestia cantavano il cantico di Mosè, servo di Dio (cfr. Ap 15, 2-3).


Voglio cantare in onore del Signore: †
perché ha mirabilmente trionfato, *
ha gettato in mare cavallo e cavaliere.

Mia forza e mio canto è il Signore, *
egli mi ha salvato.
E' il mio Dio e lo voglio lodare, *
è il Dio di mio padre e lo voglio esaltare!

Dio è prode in guerra, *
si chiama Signore.
I carri del faraone e il suo esercito *
li ha gettati in mare.

Al soffio della tua ira si accumularono le acque, †
si alzarono le onde come un argine, *
si rappresero gli abissi in fondo al mare.

Il nemico aveva detto: *
Inseguirò, raggiungerò, spartirò il bottino, *
se ne sazierà la mia brama, *
sfodererò la spada, li conquisterà la mia mano!

Soffiasti con il tuo alito: li coprì il mare, *
sprofondarono come piombo in acque profonde.

Chi è come te fra gli dèi, *
chi è come te, maestoso in santità, Signore?
Chi è come te tremendo nelle imprese, *
operatore di prodigi?

Stendesti la destra: *
li inghiottì la terra.

Guidasti con il tuo favore questo popolo
che hai riscattato, *
lo conducesti con forza alla tua santa dimora.

Lo fai entrare *
e lo pianti sul monte della tua promessa,
luogo che per tua sede, Signore, hai preparato, *
santuario che le tue mani, Signore, hanno fondato.

Il Signore regna *
in eterno e per sempre!

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

2^ Antifona

Mia forza e mio canto è il Signore,
egli mi ha salvato.

3^ Antifona

Lodate il Signore,
popoli tutti. †

SALMO 116   
Invito a lodare Dio per il suo amore
Questo io dico: Le nazioni pagane glorificano Dio per la sua misericordia (cfr. Rm 15, 8. 9).

Lodate il Signore, popoli tutti, *
† voi tutte, nazioni, dategli gloria;

perché forte è il suo amore per noi *
e la fedeltà del Signore dura in eterno.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

3^ Antifona
Lodate il Signore,
popoli tutti.

Lettura Breve
   2 Pt 1, 10-11
Fratelli, cercate di render sempre più sicura la vostra vocazione e la vostra elezione. Se farete questo non inciamperete mai. Così infatti vi sarà ampiamente aperto l'ingresso nel regno eterno del Signore nostro e salvatore Gesù Cristo.

Responsorio Breve
R. Io grido al Signore: * Sei tu il mio rifugio.
Io grido al Signore: Sei tu il mio rifugio.
V. Mio bene nella terra dei vivi,
sei tu il mio rifugio.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Io grido al Signore: Sei tu il mio rifugio.

Antifona al Benedictus

Illumina, Signore,
chi sta nelle tenebre
e nell'ombra di morte.

CANTICO DI ZACCARIA   Lc 1, 68-79
Il Messia e il suo Precursore

Benedetto il Signore Dio d'Israele, *
perché ha visitato e redento il suo popolo,

e ha suscitato per noi una salvezza potente *
nella casa di Davide, suo servo,

come aveva promesso *
per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo:

salvezza dai nostri nemici, *
e dalle mani di quanti ci odiano.

Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri *
e si è ricordato della sua santa alleanza,

del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *
di concederci, liberati dalle mani dei nemici,

di servirlo senza timore, in santità e giustizia *
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo *
perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,

per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *
nella remissione dei suoi peccati,

grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *
per cui verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge,

per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre *
e nell'ombra della morte

e dirigere i nostri passi *
sulla via della pace.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen.

Antifona al Benedictus
Illumina, Signore,
chi sta nelle tenebre
e nell'ombra di morte.

Invocazioni
Benediciamo il Cristo, che ha voluto farsi in tutto simile ai fratelli, per divenire un sommo sacerdote misericordioso e fedele presso il Padre. A lui rivolgiamo la nostra comune preghiera:
Aprici, Signore, i tesori della tua misericordia.

O Sole di giustizia, che ci hai illuminati nel battesimo,
- sia consacrato a te questo nuovo giorno.

In ogni ora proclameremo la tua lode,
- glorificheremo il tuo nome in ogni avvenimento.

Tu, che avesti come madre Maria, docile alla divina parola,
- guida i nostri passi alla luce del tuo Vangelo.

Ravviva in noi, pellegrini sulla terra, l'attesa sicura della vita immortale,
- fa' che pregustiamo fin d'ora la tua beatitudine.

Padre nostro


Orazione
Risplenda sempre, o Dio, nei nostri cuori la luce del Figlio tuo risorto, perché liberi dalle tenebre del peccato, possiamo giungere alla pienezza della sua gloria. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna.
R. Amen.