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venerdì 1 febbraio 2013

Venerdì della III settimana T.O. - Ufficio delle letture e Lodi mattutine

UFFICIO DELLE LETTURE

INVITATORIO

V. Signore, apri le mie labbra
R. e la mia bocca proclami la tua lode.

Antifona
Lodiamo il Signore nostro Dio:
eterna è la sua misericordia.
 
SALMO 94  Invito a lodare Dio
( Il Salmo 94 può essere sostituito dal salmo 99 o 66 o 23 )
Esortandovi a vicenda ogni giorno, finché dura « quest'oggi » (Eb 3,13).

Si enunzia e si ripete l'antifona.

Venite, applaudiamo al Signore, *
acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie, *
a lui acclamiamo con canti di gioia
(Ant.).

Poiché grande Dio è il Signore, *
grande re sopra tutti gli dèi.
Nella sua mano sono gli abissi della terra, *
sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, egli l'ha fatto, *
le sue mani hanno plasmato la terra
(Ant.).

Venite, prostràti adoriamo, *
in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, *
il gregge che egli conduce
(Ant.).

Ascoltate oggi la sua voce: †
« Non indurite il cuore, *
come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto,

dove mi tentarono i vostri padri: *
mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere
(Ant.).

Per quarant'anni mi disgustai di quella generazione †
e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *
non conoscono le mie vie;

perciò ho giurato nel mio sdegno: *
Non entreranno nel luogo del mio riposo »
(Ant.).

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen
(Ant.).
 

Inno

Creati per la gloria del tuo nome,
redenti dal tuo sangue sulla croce,
segnati dal sigillo del tuo Spirito,
noi t'invochiamo: salvaci, o Signore!

Tu spezza le catene della colpa,
proteggi i miti, libera gli oppressi
e conduci nel cielo ai quieti pascoli
il popolo che crede nel tuo amore.

Sia lode e onore a te, pastore buono,
luce radiosa dell'eterna luce,
che vivi con il Padre e il Santo Spirito
nei secoli dei secoli glorioso. Amen.

1^ Antifona
Sono sfinito dal gridare
nell'attesa del mio Dio.

SALMO 68, 2-13   (I) Mi divora lo zelo per la tua casa
Gli diedero da bere vino mescolato con fiele (Mt27, 34).


Salvami, o Dio: *
l'acqua mi giunge alla gola.

Affondo nel fango e non ho sostegno; †
sono caduto in acque profonde *
e l'onda mi travolge.

Sono sfinito dal gridare, †
riarse sono le mie fauci; *
i miei occhi si consumano nell'attesa del mio Dio.

Più numerosi dei capelli del mio capo *
sono coloro che mi odiano senza ragione.
Sono potenti i nemici che mi calunniano: *
quanto non ho rubato, lo dovrei restituire?

Dio, tu conosci la mia stoltezza *
e le mie colpe non ti sono nascoste.

Chi spera in te, a causa mia non sia confuso, *
Signore, Dio degli eserciti;
per me non si vergogni *
chi ti cerca, Dio d'Israele.

Per te io sopporto l'insulto *
e la vergogna mi copre la faccia;
sono un estraneo per i miei fratelli, *
un forestiero per i figli di mia madre.

Poiché mi divora lo zelo per la tua casa, *
ricadono su di me gli oltraggi di chi ti insulta.
Mi sono estenuato nel digiuno *
ed è stata per me un'infamia.

Ho indossato come vestito un sacco *
e sono diventato il loro scherno.
Sparlavano di me quanti sedevano alla porta, *
gli ubriachi mi dileggiavano.

Gloria al Padre e al Figlio, *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

1^ Antifona
Sono sfinito dal gridare
nell'attesa del mio Dio.

2^ Antifona

Hanno messo nel mio cibo veleno,
nella mia sete mi hanno fatto bere l'aceto.

SALMO 68, 14-22   (II) Mi divora lo zelo per la tua casa
Gli diedero da bere vino mescolato con fiele (Mt27, 34).


Ma io innalzo a te la mia preghiera, *
Signore, nel tempo della benevolenza;
per la grandezza della tua bontà, rispondimi, *
per la fedeltà della tua salvezza, o Dio.

Salvami dal fango, che io non affondi, †
liberami dai miei nemici *
e dalle acque profonde.

Non mi sommergano i flutti delle acque †
e il vortice non mi travolga, *
l'abisso non chiuda su di me la sua bocca.

Rispondimi, Signore, benefica è la tua grazia; *
volgiti a me nella tua grande tenerezza.

Non nascondere il volto al tuo servo, *
sono in pericolo: presto, rispondimi.
Avvicinati a me, riscattami, *
salvami dai miei nemici.

Tu conosci la mia infamia, †
la mia vergogna e il mio disonore; *
davanti a te sono tutti i miei nemici.

L'insulto ha spezzato il mio cuore e vengo meno. †
Ho atteso compassione, ma invano, *
consolatori, ma non ne ho trovati.

Hanno messo nel mio
cibo veleno *
e quando avevo sete mi hanno fatto bere l'aceto.

Gloria al Padre e al Figlio, *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

2^ Antifona

Hanno messo nel mio cibo veleno,
nella mia sete mi hanno fatto bere l'aceto.

3^ Antifona

Cercate il Signore
e avrete la vita.

SALMO 68, 30-37   (III) Mi divora lo zelo per la tua casa
Gli diedero da bere vino mescolato con fiele (Mt27, 34).


Io sono infelice e sofferente; *
la tua salvezza, Dio, mi ponga al sicuro.

Loderò il nome di Dio con il canto, *
lo esalterò con azioni di grazie,
che il Signore gradirà più dei tori, *
più dei giovenchi con corna e unghie.

Vedano gli umili e si rallegrino; *
si ravvivi il cuore di chi cerca Dio,
poiché il Signore ascolta i poveri *
e non disprezza i suoi che sono prigionieri.

A lui acclamino i cieli e la terra, *
i mari e quanto in essi si muove.

Perché Dio salverà Sion, †
ricostruirà le città di Giuda: *
vi abiteranno e ne avranno il possesso.

La stirpe dei suoi servi ne sarà erede, *
e chi ama il suo nome vi porrà dimora.

Gloria al Padre e al Figlio, *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

3^ Antifona

Cercate il Signore
e avrete la vita.

Versetto
V. Il Signore ci insegni le sue vie:
V. e noi andremo per i suoi sentieri.

Prima Lettura
Dal libro del Deuteronomio 31, 1-15. 23

Le ultime parole di Mosè
In quei giorni Mosè andò e rivolse ancora queste parole a tutto Israele. Disse loro: «Io oggi ho centovent'anni; non posso più andare e venire; inoltre il Signore mi ha detto: Tu non passerai questo Giordano. Il Signore tuo Dio passerà davanti a te, distruggerà davanti a te quelle nazioni e tu prenderai il loro posto; quanto a Giosuè, egli passerà alla tua testa, come il Signore ha detto. Il Signore tratterà quelle nazioni come ha trattato Sicon e Og, re degli Amorrei, e come ha trattato il loro paese, che egli ha distrutto. Il Signore le metterà in vostro potere e voi le tratterete secondo tutti gli ordini che vi ho dati. Siate forti, fatevi animo, non temete e non vi spaventate di loro, perché il Signore tuo Dio cammina con te; non ti lascerà e non ti abbandonerà».
Poi Mosè chiamò Giosuè e gli disse alla presenza di tutto Israele: «Sii forte e fatti animo, perché tu entrerai con questo popolo nel paese, che il Signore ai loro padri giurò di darvi: tu gliene darai il possesso. Il Signore stesso cammina davanti a te; egli sarà con te, non ti lascerà e non ti abbandonerà; non temere e non ti perdere d'animo!».
Mosè scrisse questa legge e la diede ai sacerdoti figli di Levi, che portavano l'arca dell'alleanza del Signore e a tutti gli anziani d'Israele. Mosè diede loro quest'ordine: «Alla fine di ogni sette anni, al tempo dell'anno del condono, alla festa delle capanne, quando tutto Israele verrà a presentarsi davanti al Signore tuo Dio, nel luogo che avrà scelto, leggerai questa legge davanti a tutto Israele, agli orecchi di tutti. Radunerai il popolo, uomini, donne, bambini e il forestiero che sarà nelle tue città, perché ascoltino, imparino a temere il Signore vostro Dio e si preoccupino di mettere in pratica tutte le parole di questa legge. I loro figli, che ancora non la conoscono, la udranno e impareranno a temere il Signore vostro Dio, finché vivrete nel paese di cui voi andate a prendere possesso passando il Giordano».
Il Signore disse a Mosè: «Ecco, il giorno della tua morte è vicino; chiama Giosuè e presentatevi nella tenda del convegno, perché io gli comunichi i miei ordini». Mosè e Giosuè dunque andarono a presentarsi nella tenda del convegno. Il Signore apparve nella tenda in una colonna di nube e la colonna di nube stette all'ingresso della tenda.
Poi il Signore comunicò i suoi ordini a Giosuè, figlio di Nun, e gli disse: «Sii forte e fatti animo, poiché tu introdurrai gli Israeliti nel paese, che ho giurato di dar loro, e io sarò con te».

Responsorio    Cfr. Dt 31, 23. 6; Pro 3, 26
R. Sii forte e fatti animo, perché il Signore tuo Dio è la tua guida. * cammina con te, non temere.
V. Il Signore sarà al tuo fianco, difenderà i tuoi passi dall'agguato:
R. cammina con te, non temere.

Seconda Lettura
Dal «Commento sui salmi» di san Giovanni Fisher, vescovo e martire
(Sal 101; Op. omnia, ed. 1597, pp. 1588-1589)

Le meraviglie di Dio
Dapprima Dio liberò il popolo d'Israele dalla schiavitù dell'Egitto compiendo molte cose straordinarie e prodigiose: gli fece attraversare il Mare Rosso all'asciutto. Lo nutrì nel deserto con cibi venuti dal cielo cioè con la manna e le quaglie. Per calmare la sua sete fece scaturire dalla durissima roccia una inesauribile sorgente d'acqua. Lo rese vittorioso su tutti i nemici che lo osteggiavano. A tempo opportuno fece retrocedere il Giordano in senso opposto alla corrente. Divise e distribuì loro, secondo il numero delle tribù e delle famiglie, la terra promessa. Ma nonostante avesse compiuto queste cose con tanto amore e liberalità, quegli uomini ingrati e veramente immemori di tutto, abbandonarono e ripudiarono il culto di Dio e più di una volta si resero colpevoli dell'empio crimine di idolatria.
In seguito egli recise anche noi dall'oleastro dei gentili (cfr. Rm 11, 24) che ci era connaturale noi che eravamo ancora pagani e che ci lasciavamo trascinare verso gli idoli muti secondo l'impulso del momento (cfr. 1 Cor 12, 2) e ci innestò sul vero ulivo del popolo giudaico, anche spezzandone i rami naturali, e ci rese partecipi della radice feconda della sua grazia. Ancora: egli non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi, come offerta a Dio in sacrificio di soave odore, per riscattarci da ogni iniquità e formarsi un popolo puro che gli appartenga (Rm 8, 32).
Ma, sebbene tutte queste cose siano non semplici indizi, ma prove certissime del suo immenso amore e della sua generosità verso di noi, noi uomini ben più ingrati, anzi giunti oltre ogni limite di ingratitudine, non consideriamo l'amore di Dio, né riconosciamo la grandezza dei suoi benefici, ma anzi rifiutiamo e quasi disprezziamo colui che ci ha creati e ci ha donato beni così grandi. Neppure la sorprendente misericordia, continuamente dimostrata ai peccatori, ci muove a regolare la vita e i costumi secondo le sue santissime norme.
Queste cose sono davvero degne di essere scritte a perpetua memoria delle generazioni venture, perché tutti quelli che in avvenire si chiameranno cristiani, conoscendo tanta bontà di Dio verso di noi, non tralascino mai di celebrare le divine lodi.

Responsorio    Cfr. Sal 67, 27; 95, 1
R. Nelle vostre assemblee, benedite il Signore * lodatelo, voi della stirpe di Israele.
V. Cantate al Signore un canto nuovo, cantate a Dio da tutta la terra;
R. lodatelo, voi della stirpe di Israele.

Orazione
O Dio onnipotente ed eterno, guida i nostri atti secondo la tua volontà, perché nel nome del tuo diletto Figlio portiamo frutti generosi di opere buone. Per il nostro Signore.

R. Amen.
Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio.

  

LODI MATTUTINE

V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.

Inno
O Gesù salvatore,
luce vera del mondo,
accogli le primizie
della nostra preghiera.

Risveglia in noi la fede,
la speranza, l'amore;
dona pace e concordia
e letizia perfetta.

Lenisci con le lacrime
la durezza dei cuori,
accendi il desiderio
della patria beata.

A te sia gloria, o Cristo,
speranza delle genti,
al Padre e al Santo Spirito
nei secoli dei secoli. Amen.

1^ Antifona

Contro di te abbiamo peccato:
pietà di noi, o Signore!

SALMO 50
   Pietà di me, o Signore
Rinnovatevi nello spirito della vostra mente e rivestite l'uomo nuovo (cfr Ef 4,23-24)


Pietà di me, o Dio,
secondo la tua misericordia; *
nel tuo grande amore
cancella il mio peccato.

Lavami da tutte le mie colpe, *
mondami dal mio peccato.
Riconosco la mia colpa, *
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.

Contro di te, contro te solo ho peccato, *
quello che è male ai tuoi occhi, io l'ho fatto;
perciò sei giusto quando parli, *
retto nel tuo giudizio.

Ecco, nella colpa sono stato generato, *
nel peccato mi ha concepito mia madre.
Ma tu vuoi la sincerità del cuore *
e nell'intimo m'insegni la sapienza.

Purificami con issopo e sarò mondato; *
lavami e sarò più bianco della neve.
Fammi sentire gioia e letizia, *
esulteranno le ossa che hai spezzato.

Distogli lo sguardo dai miei peccati, *
cancella tutte le mie colpe.
Crea in me, o Dio, un cuore puro, *
rinnova in me uno spirito saldo.

Non respingermi dalla tua presenza *
e non privarmi del tuo santo spirito.
Rendimi la gioia di essere salvato, *
sostieni in me un animo generoso.

Insegnerò agli erranti le tue vie *
e i peccatori a te ritorneranno.
Liberami dal sangue, Dio, Dio mia salvezza, *
la mia lingua esalterà la tua giustizia.

Signore, apri le mie labbra *
e la mia bocca proclami la tua lode;
poiché non gradisci il sacrificio *
e, se offro olocausti, non li accetti.

Uno spirito contrito *
è sacrificio a Dio,
un cuore affranto e umiliato, *
tu, o Dio, non disprezzi.

Nel tuo amore
fa' grazia a Sion, *
rialza le mura
di Gerusalemme.

Allora gradirai i sacrifici prescritti, *
l'olocausto e l'intera oblazione,
allora immoleranno vittime *
sopra il tuo altare.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

1^ Antifona

Contro di te abbiamo peccato:
pietà di noi, o Signore!

2^ Antifona

Riconosciamo, Signore, la nostra colpa,
contro di te abbiamo peccato.

CANTICO Ger 14, 17-21 
Lamento del popolo in tempo di fame e di guerra

Il tempo è compiuto, e il regno di Dio è vicino: convertitevi e credete al vangelo (Mc 1, 15). 


I miei occhi grondano lacrime *
notte e giorno, senza cessare.

Da grande calamità è stata colpita
la figlia del mio popolo, *
da una ferita mortale.

Se esco in aperta campagna, ecco i trafitti di spada; *
se percorro la città, ecco gli orrori della fame.

Anche il profeta e il sacerdote †
si aggirano per il paese *
e non sanno che cosa fare.

Hai forse rigettato completamente Giuda, *
oppure ti sei disgustato di Sion?
Perché ci hai colpito, *
e non c'è rimedio per noi?

Aspettavamo la pace, ma non c'è alcun bene, *
l'ora della salvezza ed ecco il terrore!

Riconosciamo la nostra iniquità, Signore, †
l'iniquità dei nostri padri: *
contro di te abbiamo peccato.

Ma per il tuo nome non abbandonarci, †
non render spregevole il trono della tua gloria. *
Ricordati! Non rompere la tua alleanza con noi.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

2^ Antifona

Riconosciamo, Signore, la nostra colpa,
contro di te abbiamo peccato.

3^ Antifona

Il Signore è il nostro Dio;
noi il popolo, che egli guida.

SALMO 99   La gioia di coloro che entrano nel tempio
Il Signore fa cantare ai redenti il canto della vittoria (sant'Atanasio).


Acclamate al Signore, voi tutti della terra, †
servite il Signore nella gioia, *
presentatevi a lui con esultanza.

Riconoscete che il Signore è Dio; †
egli ci ha fatti e noi siamo suoi, *
suo popolo e gregge del suo pascolo.

Varcate le sue porte con inni di grazie, †
i suoi atri con canti di lode, *
lodatelo, benedite il suo nome;

poiché buono è il Signore, †
eterna la sua misericordia, *
la sua fedeltà per ogni generazione.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

3^ Antifona

Il Signore è il nostro Dio;
noi il popolo, che egli guida.


Lettura Breve   2 Cor 12, 9b-10
Mi vanterò ben volentieri delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo. Perciò mi compiaccio nelle mie infermità, negli oltraggi, nelle necessità, nelle persecuzioni, nelle angosce sofferte per Cristo: quando sono debole, è allora che sono forte.

Responsorio Breve
R. Al mattino, o Dio, * fammi conoscere il tuo amore.
Al mattino, o Dio, fammi conoscere il tuo amore.
V. Insegnami la via da seguire,
fammi conoscere il tuo amore.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Al mattino, o Dio, fammi conoscere il tuo amore.


Antifona al Benedictus

Il Signore ha visitato
e redento il suo popolo.


CANTICO DI ZACCARIA  
Lc 1, 68-79
Il Messia e il suo Precursore

Benedetto il Signore Dio d'Israele, *
perché ha visitato e redento il suo popolo,

e ha suscitato per noi una salvezza potente *
nella casa di Davide, suo servo,

come aveva promesso *
per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo:

salvezza dai nostri nemici, *
e dalle mani di quanti ci odiano.

Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri *
e si è ricordato della sua santa alleanza,

del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *
di concederci, liberati dalle mani dei nemici,

di servirlo senza timore, in santità e giustizia *
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo *
perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,

per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *
nella remissione dei suoi peccati,

grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *
per cui verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge,

per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre *
e nell'ombra della morte

e dirigere i nostri passi *
sulla via della pace.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen.

Antifona al Benedictus
Il Signore ha visitato
e redento il suo popolo.


Invocazioni
Volgiamo il nostro sguardo al Cristo, nato, morto e risorto per la nostra salvezza, e diciamo con fiducia:
Salva il tuo popolo, Signore.

Benedetto sei tu, o Gesù Salvatore del mondo, che non hai ricusato di subire la passione e la croce per noi,
- e ci hai redenti con il tuo sangue prezioso.

Tu che hai promesso fiumi di acqua viva a quanti credono in te,
- effondi il tuo Spirito sull'umanità intera.

Hai inviato i tuoi discepoli ad evangelizzare le genti,
- sostieni i missionari del Vangelo perché si estenda in ogni luogo la vittoria della croce.

Rivolgi il tuo sguardo di bontà ai malati e ai sofferenti, che hai associato alla tua croce,
- sentano il conforto della tua presenza.


Padre nostro


Orazione
Donaci, o Padre buono, di godere sempre della presenza del Figlio tuo, perché seguendo lui nostro pastore e guida, progrediamo nella via dei tuoi comandamenti. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna.
R. Amen.