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sabato 9 marzo 2013

Sabato della III settimana di Quaresima - Ufficio delle letture e Lodi mattutine

UFFICIO DELLE LETTURE

INVITATORIO

V. Signore, apri le mie labbra
R. e la mia bocca proclami la tua lode.

Antifona
Venite, adoriamo Cristo Signore:
per noi ha sofferto tentazione e morte.

Oppure:
Ascoltate, oggi, la voce del Signore:
non indurite il vostro cuore.
   
SALMO 94  Invito a lodare Dio
( Il Salmo 94 può essere sostituito dal salmo 99 o 66 o 23 )
Esortandovi a vicenda ogni giorno, finché dura « quest'oggi » (Eb 3,13).

Si enunzia e si ripete l'antifona.

Venite, applaudiamo al Signore, *
acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie, *
a lui acclamiamo con canti di gioia (Ant.).

Poiché grande Dio è il Signore, *
grande re sopra tutti gli dèi.
Nella sua mano sono gli abissi della terra, *
sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, egli l'ha fatto, *
le sue mani hanno plasmato la terra (Ant.).

Venite, prostràti adoriamo, *
in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, *
il gregge che egli conduce (Ant.).

Ascoltate oggi la sua voce: †
« Non indurite il cuore, *
come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto,

dove mi tentarono i vostri padri: *
mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere (Ant.).

Per quarant'anni mi disgustai di quella generazione †
e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *
non conoscono le mie vie;

perciò ho giurato nel mio sdegno: *
Non entreranno nel luogo del mio riposo » (Ant.).

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen (Ant.).

Inno

Protesi alla gioia pasquale,
sulle orme di Cristo Signore,
seguiamo l'austero cammino
della santa Quaresima.

La legge e i profeti annunziarono
dei quaranta giorni il mistero;
Gesù consacrò nel deserto
questo tempo di grazia.

Sia parca e frugale la mensa,
sia sobria la lingua ed il cuore;
fratelli, è tempo di ascoltare
la voce dello Spirito.

Forti nella fede vigiliamo
contro le insidie del nemico:
ai servi fedeli è promessa
la corona di gloria.

Sia lode al Padre onnipotente,
al Figlio Gesù redentore,
allo Spirito Santo Amore,
nei secoli dei secoli. Amen.

1^ Antifona
Ringraziamo Dio per la sua misericordia:
ha fatto prodigi a salvezza dell'uomo.

SALMO 106, 1-16  
(I) Ringraziamento per la liberazione
Questa è la parola che Dio ha inviato ai figli d'Israele recando la buona novella della pace, per mezzo di Gesù Cristo, che è il Signore di tutti (At 10, 36).

Celebrate il Signore perché è buono, *
perché eterna è la sua misericordia.
Lo dicano i riscattati del Signore, *
che egli liberò dalla mano del nemico

e radunò da tutti i paesi, †
dall'oriente e dall'occidente, *
dal settentrione e dal mezzogiorno.

Vagavano nel deserto, nella steppa, *
non trovavano il cammino
per una città dove abitare.

Erano affamati e assetati, *
veniva meno la loro vita.

Nell'angoscia gridarono al Signore *
ed egli li liberò dalle loro angustie.

Li condusse sulla via retta, *
perché camminassero verso una città dove abitare.

Ringrazino Dio per la sua misericordia: *
ha fatto prodigi a salvezza dell'uomo;

poiché saziò il desiderio dell'assetato, *
e l'affamato ricolmò di beni.

Abitavano nelle tenebre e nell'ombra di morte, *
prigionieri della miseria e dei ceppi,
perché si erano ribellati alla parola di Dio *
e avevano disprezzato il disegno dell'Altissimo.

Egli piegò il loro cuore sotto le sventure; *
cadevano e nessuno li aiutava.

Nell'angoscia gridarono al Signore *
ed egli li liberò dalle loro angustie.

Li fece uscire dalle tenebre e dall'ombra di morte *
e spezzò le loro catene.

Ringrazino Dio per la sua misericordia: *
ha fatto prodigi a salvezza dell'uomo;

perché ha infranto le porte di bronzo *
e ha spezzato le barre di ferro.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen.

1^ Antifona
Ringraziamo Dio per la sua misericordia:
ha fatto prodigi a salvezza dell'uomo.

2^ Antifona
Abbiamo veduto, o Dio, le tue opere,
le meraviglie che hai fatto per noi.

SALMO 106, 17-32   (II) Ringraziamento per la liberazione
Questa è la parola che Dio ha inviato ai figli d'Israele recando la buona novella della pace, per mezzo di Gesù Cristo, che è il Signore di tutti (At 10, 36).

Stolti per la loro iniqua condotta, *
soffrivano per i loro misfatti;
rifiutavano ogni nutrimento *
e già toccavano le soglie della morte.

Nell'angoscia gridarono al Signore *
ed egli li liberò dalle loro angustie.

Mandò la sua parola e li fece guarire, *
li salvò dalla distruzione.

Ringrazino Dio per la sua misericordia: *
ha fatto prodigi e salvezza dell'uomo.

Offrano a lui sacrifici di lode, *
narrino con giubilo le sue opere.

Coloro che solcavano il mare sulle navi *
e commerciavano sulle grandi acque,
videro le opere del Signore, *
i suoi prodigi nel mare profondo.

Egli parlò e fece levare un vento burrascoso *
che sollevò i suoi flutti.

Salivano fino al cielo, †
scendevano negli abissi; *
la loro anima languiva nell'affanno.

Ondeggiavano e barcollavano come ubriachi, *
tutta la loro perizia era svanita.

Nell'angoscia gridarono al Signore *
ed egli li liberò dalle loro angustie.

Ridusse la tempesta alla calma, *
tacquero i flutti del mare.
Si rallegrarono nel vedere la bonaccia *
ed egli li condusse al porto sospirato.

Ringrazino Dio per la sua misericordia: *
ha fatto prodigi a salvezza dell'uomo.

Lo esaltino nell'assemblea del popolo, *
lo lodino nel consesso degli anziani.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen.

2^ Antifona
Abbiamo veduto, o Dio, le tue opere,
le meraviglie che hai fatto per noi.

3^ Antifona
I giusti vedano le opere di Dio,
ne gioiscano e comprendano il suo amore.

SALMO 106, 33-43   (III) Ringraziamento per la liberazione
Questa è la parola che Dio ha inviato ai figli d'Israele recando la buona novella della pace, per mezzo di Gesù Cristo, che è il Signore di tutti (At 10, 36).

Ridusse i fiumi a deserto, *
a luoghi aridi le fonti d'acqua
e la terra fertile a palude *
per la malizia dei suoi abitanti.

Ma poi cambiò il deserto in lago, *
e la terra arida in sorgenti d'acqua.
Là fece dimorare gli affamati *
ed essi fondarono una città dove abitare.

Seminarono campi e piantarono vigne, *
e ne raccolsero frutti abbondanti.
Li benedisse e si moltiplicarono, *
non lasciò diminuire il loro bestiame.

Ma poi, ridotti a pochi, furono abbattuti, *
perché oppressi dalle sventure e dal dolore.
Colui che getta il disprezzo sui potenti *
li fece vagare in un deserto senza strade.

Ma risollevò il povero dalla miseria *
e rese le famiglie numerose come greggi.

Vedono i giusti e ne gioiscono *
e ogni iniquo chiude la sua bocca.
Chi è saggio osservi queste cose *
e comprenderà la bontà del Signore.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen.

3^ Antifona
I giusti vedano le opere di Dio,
ne gioiscano e comprendano il suo amore.

Versetto
V. Chi fa la verità, viene alla luce:
R. le sue opere si riveleranno a tutti.

Prima Lettura

Dal libro dell'Esodo 40, 16-38

Erezione del santuario. La nube del Signore
In quei giorni: Mosè fece in tutto secondo quanto il Signore gli aveva ordinato. Così fece: nel secondo anno, nel primo giorno del primo mese fu eretta la Dimora. Mosè eresse la Dimora: pose le sue basi, dispose le assi, vi fissò le traverse e rizzò le colonne; poi stese la tenda sopra la Dimora e sopra ancora mise la copertura della tenda, come il Signore gli aveva ordinato.
Prese la Testimonianza, la pose dentro l'arca; mise le stanghe all'arca e pose il coperchio sull'arca; poi introdusse l'arca nella Dimora, collocò il velo che doveva far da cortina e lo tese davanti all'arca della Testimonianza, come il Signore aveva ordinato a Mosè.
Nella tenda del convegno collocò la tavola, sul lato settentrionale della Dimora, al di fuori del velo. Dispose su di essa il pane in focacce sovrapposte alla presenza del Signore, come il Signore aveva ordinato a Mosè.
Collocò inoltre il candelabro nella tenda del convegno, di fronte alla tavola sul lato meridionale della Dimora, e vi preparò sopra le lampade davanti al Signore, come il Signore aveva ordinato a Mosè.
Collocò poi l'altare d'oro nella tenda del convegno, davanti al velo, e bruciò su di esso il profumo aromatico, come il Signore aveva ordinato a Mosè. Mise infine la cortina all'ingresso della Dimora. Poi collocò l'altare degli olocausti all'ingresso della Dimora, della tenda del convegno, e offrì su di esso l'olocausto e l'offerta, come il Signore aveva ordinato a Mosè.
Collocò la conca fra la tenda del convegno e l'altare e vi mise dentro l'acqua per le abluzioni. Mosè, Aronne e i suoi figli si lavavano con essa le mani e i piedi: quando entravano nella tenda del convegno e quando si accostavano all'altare, essi si lavavano, come il Signore aveva ordinato a Mosè.
Infine eresse il recinto intorno alla Dimora e all'altare e mise la cortina alla porta del recinto. Così Mosè terminò l'opera.
Allora la nube coprì la tenda del convegno e la Gloria del Signore riempì la Dimora. Mosè non poté entrare nella tenda del convegno, perché la nube dimorava su di essa e la Gloria del Signore riempiva la Dimora.
Ad ogni tappa, quando la nube s'innalzava e lasciava la Dimora, gli Israeliti levavano l'accampamento. Se la nube non si innalzava, essi non partivano, finché non si fosse innalzata. Perché la nube del Signore durante il giorno rimaneva sulla Dimora e durante la notte vi era in essa un fuoco, visibile a tutta la casa d'Israele, per tutto il tempo del loro viaggio.

Responsorio   Cfr. 1 Cor 10, 1. 2; Es 40, 34. 35
R. I nostri padri furono tutti sotto la nube, tutti attraversarono il mare, * tutti in Mosè furono battezzati, nella nube e nel mare.
V. La gloria del Signore riempì la tenda del convegno, la nube la copriva tutta.
R. Tutti, in Mosè, furono battezzati, nella nube e nel mare.

Seconda Lettura
Dai «Discorsi» di san Gregorio Nazianzeno, vescovo
(Disc. 14 sull'amore ai poveri, 38, 40; PG 35, 907. 910)

Serviamo Cristo nei poveri

Afferma la Scrittura: «Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia» (Mt 5, 7). La misericordia non ha l'ultimo posto nelle beatitudine. Osserva ancora: Beato l'uomo che ha cura del misero e del povero (cfr. Sal 40, 2) e parimenti: Buono è colui che è pietoso e dà in prestito (cfr. Sal 111, 5). In un altro luogo si legge ancora: Tutto il giorno il giusto ha compassione e dà in prestito (cfr. Sal 36, 26). Conquistiamoci la benedizione, facciamo in modo di essere chiamati comprensivi, cerchiamo di essere benevoli. Neppure la notte sospenda i tuoi doveri di misericordia. Non dire: «Ritornerò indietro e domani ti darò aiuto». Nessun intervallo si interponga fra il tuo proposito e l'opera di beneficenza. La beneficenza, infatti, non consente indugi. Spezza il tuo pane all'affamato e introduci i poveri e i senza tetto in casa tua (cfr. Is 58, 7) e questo fallo con animo lieto e premuroso. Te lo dice l'Apostolo: Quando fai opere di misericordia, compile con gioia (cfr. Rm 12, 8) e la grazia del beneficio che rechi ti sarà allora duplicata dalla sollecitudine e tempestività. Infatti ciò che si dona con animo triste e per costrizione non riesce gradito e non ha nulla di simpatico.
Quando pratichiamo le opere di misericordia, dobbiamo essere lieti e non piangere: «Se allontanerai da te la meschinità e le preferenze», cioè la grettezza e la discriminazione come pure le esitazioni e le critiche, la tua ricompensa sarà grande. «Allora la tua luce sorgerà come l'aurora e la tua ferita si rimarginerà presto» (Is 58, 8). E chi è che non desideri la luce e la santità?
Perciò, o servi di Cristo, suoi fratelli e coeredi, se ritenete che la mia parola meriti qualche attenzione, ascoltatemi: finché ci è dato di farlo, visitiamo Cristo, curiamo Cristo, alimentiamo Cristo, vestiamo Cristo, ospitiamo Cristo, onoriamo Cristo non solo con la nostra tavola, come alcuni hanno fatto, né solo con gli unguenti, come Maria Maddalena, né soltanto con il sepolcro, come Giuseppe d'Arimatea, né con le cose che servono alla sepoltura, come Nicodemo, che amava Cristo solo per metà, e neppure infine con l'oro, l'incenso e la mirra, come fecero, già prima di questi nominati, i Magi. Ma, poiché il Signore di tutti vuole la misericordia e non il sacrificio, e poiché la misericordia vale più di migliaia di grassi agnelli, offriamogli appunto questa nei poveri e in coloro che oggi sono avviliti fino a terra. Così quando ce ne andremo di qui, verremo accolti negli eterni tabernacoli, nella comunione con Cristo Signore, al quale sia gloria nei secoli. Amen.

Responsorio
   Cfr. Mt 25, 35. 40; Gv 15, 12
R. Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato. * Quando avete fatto queste cose a uno solo dei miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me.
V. Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati.
R. Quando avete fatto queste cose a uno solo dei miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me.

Orazione
Nella gioia che già pregustiamo, Signore, in questa celebrazione della Quaresima, fa' che ci inseriamo sempre più nei misteri della Pasqua, per godere la pienezza dei suoi frutti. Per il nostro Signore.

R. Amen.
Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio.


LODI MATTUTINE

V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. 

Inno
Nella santa assemblea,
o nel segreto dell'anima,
prostriamoci e imploriamo
la divina clemenza.

Dall'ira del giudizio
liberaci, o Padre buono;
non togliere ai tuoi figli
il segno della tua gloria.

Ricorda che ci plasmasti
col soffio del tuo Spirito:
siam tua vigna, tuo popolo,
e opera delle tue mani.

Perdona i nostri errori,
sana le nostre ferite,
guidaci con la tua grazia
alla vittoria pasquale.

Sia lode al Padre altissimo,
al Figlio e al Santo Spirito
com'era nel principio,
ora e nei secoli eterni. Amen.

1^ Antifona
Vicino sei tu, Signore,
e vere tutte le tue vie.

SALMO 118, 145-152   XIX (Cof) Promessa di osservare la legge di Dio
In questo consiste l'amore di Dio, nell'osservare i suoi comandamenti (1 Gv 5, 3).


T'invoco con tutto il cuore, Signore, rispondimi; *
custodirò i tuoi precetti.
Io ti chiamo, salvami, *
e seguirò i tuoi insegnamenti.

Precedo l'aurora e grido aiuto, *
spero sulla tua parola.
I miei occhi prevengono le veglie della notte *
per meditare sulle tue promesse.

Ascolta la mia voce, secondo la tua grazia; *
Signore, fammi vivere secondo il tuo giudizio.
A tradimento mi assediano i miei persecutori, *
sono lontani dalla tua legge.

Ma tu, Signore, sei vicino, *
tutti i tuoi precetti sono veri.
Da tempo conosco le tue testimonianze *
che hai stabilite per sempre.

Gloria al Padre e al Figlio, *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen .

1^ Antifona
Vicino sei tu, Signore,
e vere tutte le tue vie.

2^ Antifona

Mi assista, Signore, la tua sapienza:
sia con me nella fatica.

CANTICO Sap 9, 1-6. 9-11
    Signore, dammi la sapienza
Io vi darò lingua e sapienza a cui tutti i vostri avversari non potranno resistere (Lc 21, 15).


Dio dei padri e Signore di misericordia, *
che tutto hai creato con la tua parola,
che con la tua sapienza hai formato l'uomo, *
perché domini sulle creature che tu hai fatto,

e governi il mondo con santità e giustizia *
e pronunzi giudizi con animo retto,
dammi la sapienza, che siede accanto a te in trono *
e non mi escludere dal numero dei tuoi figli,

perché io sono tuo servo e figlio della tua ancella, †
uomo debole e di vita breve, *
incapace di comprendere la giustizia e le leggi.

Anche il più perfetto tra gli uomini, †
privo della tua sapienza, *
sarebbe stimato un nulla.

Con te è la sapienza che conosce le tue opere, *
che era presente quando creavi il mondo;
essa conosce che cosa è gradito ai tuoi occhi *
e ciò che è conforme ai tuoi decreti.

Mandala dai cieli santi, *
dal tuo trono glorioso,
perché mi assista e mi affianchi nella mia fatica *
e io sappia ciò che ti è gradito. 

Essa tutto conosce e tutto comprende: †
mi guiderà con prudenza nelle mie azioni *
e mi proteggerà con la sua gloria.

Gloria al Padre e al Figlio, *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen .

2^ Antifona

Mi assista, Signore, la tua sapienza:
sia con me nella fatica.

3^ Antifona

La fedeltà del Signore rimane per sempre.

SALMO 116
   Invito a lodare Dio per il suo amore
Questo io dico: Le nazioni pagane glorificano Dio per la sua misericordia (cfr. Rm 15, 8. 9).


Lodate il Signore, popoli tutti, *
voi tutte, nazioni, dategli gloria;

perché forte è il suo amore per noi *
e la fedeltà del Signore dura in eterno.

Gloria al Padre e al Figlio, *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen.

3^ Antifona
La fedeltà del Signore rimane per sempre.

Lettura Breve
   Ger 7, 1-4
Questa è la parola che fu rivolta dal Signore a Geremia: «Fermati alla porta del tempio del Signore e là pronunzia questo discorso dicendo: Ascoltate la parola del Signore, voi tutti di Giuda che attraversate queste porte per prostrarvi al Signore. Così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Migliorate la vostra condotta e le vostre azioni e io vi farò abitare in questo luogo. Pertanto non confidate nelle parole menzognere di coloro che dicono: Tempio del Signore, tempio del Signore, tempio del Signore è questo!».

Responsorio Breve
R. Non chi dice: Signore, Signore, * entrerà nel regno dei cieli.
Non chi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli.
V. Ma chi fa la volontà del Padre mio
entrerà nel regno dei cieli.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Non chi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli.

Antifona al Benedictus
In fondo al tempio, con gli occhi bassi,
il pubblicano si batteva il petto:
O Dio, pietà di me peccatore!

CANTICO DI ZACCARIA  
Lc 1, 68-79
Il Messia e il suo Precursore

Benedetto il Signore Dio d'Israele, *
perché ha visitato e redento il suo popolo,

e ha suscitato per noi una salvezza potente *
nella casa di Davide, suo servo,

come aveva promesso *
per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo:

salvezza dai nostri nemici, *
e dalle mani di quanti ci odiano.

Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri *
e si è ricordato della sua santa alleanza,

del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *
di concederci, liberati dalle mani dei nemici,

di servirlo senza timore, in santità e giustizia *
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo *
perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,

per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *
nella remissione dei suoi peccati,

grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *
per cui verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge,

per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre *
e nell'ombra della morte

e dirigere i nostri passi *
sulla via della pace.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen.

Antifona al Benedictus
In fondo al tempio, con gli occhi bassi,
il pubblicano si batteva il petto:
O Dio, pietà di me peccatore!

Invocazioni
Proclamiamo gioiosamente la nostra fede in Cristo, che con il lavacro della rigenerazione e con la mensa della sua parola e del suo corpo ci fa nascere creature nuove e ci ringiovanisce continuamente. Con questa fede preghiamo:
Rinnovaci sempre, Signore, con la forza del tuo Spirito.

Gesù, mite ed umile di cuore, rivestici dei tuoi sentimenti di umiltà e di misericordia,
- perché ci perdoniamo sempre gli uni gli altri come tu hai perdonato a noi.

Insegnaci ad avvicinare i poveri e i sofferenti che troviamo sulla nostra strada
- per imitare te, buon Samaritano.

La beata Vergine, tua Madre, interceda per le vergini a te consacrate,
- perché vivano con gioia la loro donazione a te nella santa Chiesa.

Donaci un segno della tua misericordia,
- rimetti a noi i nostri debiti e allontana i castighi che meritiamo.

Padre nostro


Orazione
Nella gioia che già pregustiamo, Signore, in questa celebrazione della Quaresima, fa' che ci inseriamo sempre più nei misteri della Pasqua, per godere la pienezza dei suoi frutti. Per il nostro Signore.

Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna.
R. Amen.