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lunedì 20 agosto 2012

Lunedì della XX settimana del Tempo Ordinario - Ufficio delle Letture e Lodi mattutine

UFFICIO DELLE LETTURE
 
INVITATORIO
V. Signore, apri le mie labbra
R. e la mia bocca proclami la tua lode.

Antifona
Venite, adoriamo Cristo Signore,
fonte di ogni sapienza.

SALMO 94  Invito a lodare Dio
( Il Salmo 94 può essere sostituito dal salmo 99 o 66 o 23 )
Esortandovi a vicenda ogni giorno, finché dura « quest'oggi » (Eb 3,13).

Si enunzia e si ripete l'antifona.

Venite, applaudiamo al Signore, *
acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie, *
a lui acclamiamo con canti di gioia (Ant.).

Poiché grande Dio è il Signore, *
grande re sopra tutti gli dèi.
Nella sua mano sono gli abissi della terra, *
sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, egli l'ha fatto, *
le sue mani hanno plasmato la terra (Ant.).

Venite, prostràti adoriamo, *
in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, *
il gregge che egli conduce (Ant.).

Ascoltate oggi la sua voce: †
« Non indurite il cuore, *
come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto,

dove mi tentarono i vostri padri: *
mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere (Ant.).

Per quarant'anni mi disgustai di quella generazione †
e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *
non conoscono le mie vie;

perciò ho giurato nel mio sdegno: *
Non entreranno nel luogo del mio riposo » (Ant.).

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen (Ant.).
 
Inno

Frumento di Cristo noi siamo,
cresciuto nel sole di Dio,
nell'acqua del fonte impastati,
segnati dal crisma divino.

In pane trasformaci, o Padre,
per il sacramento di pace:
un Pane, uno Spirito, un Corpo,
la Chiesa una-santa, o Signore.

O Cristo, pastore glorioso,
a te la potenza e l'onore
col Padre e lo Spirito Santo
nei secoli dei secoli. Amen.
 
1^ Antifona
Buono è Dio con i giusti
e i puri di cuore.

SALMO 72, 1-12  (I)  Perché il giusto soffre
Beato colui che non si scandalizza di me (Mt 11,6).


Quanto è buono Dio con i giusti, *
con gli uomini dal cuore puro!

Per poco non inciampavano i miei piedi, *
per un nulla vacillavano i miei passi,
perché ho invidiato i prepotenti, *
vedendo la prosperità dei malvagi.

Non c'è sofferenza per essi, *
sano e pasciuto è il loro corpo.
Non conoscono l'affanno dei mortali *
e non sono colpiti come gli altri uomini.

Dell'orgoglio si fanno una collana *
e la violenza è il loro vestito.
Esce l'iniquità dal loro grasso, *
dal loro cuore traboccano pensieri malvagi.

Scherniscono e parlano con malizia, *
minacciano dall'alto con prepotenza.

Levano la loro bocca fino al cielo *
e la loro lingua percorre la terra.
Perciò seggono in alto, *
non li raggiunge la piena delle acque.

Dicono: «Come può saperlo Dio? *
C'è forse conoscenza nell'Altissimo?».
Ecco, questi sono gli empi: *
sempre tranquilli, ammassano ricchezze.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.


1^ Antifona

Buono è Dio con i giusti
e i puri di cuore.

2^ Antifona

I malvagi, che oggi ridono,
domani piangeranno.

SALMO 72, 13-20  (II)  Perché il giusto soffre
Beato colui che non si scandalizza di me (Mt 11,6).


Invano dunque ho conservato puro il mio cuore *
e ho lavato nell'innocenza le mie mani,
poiché sono colpito tutto il giorno, *
e la mia pena si rinnova ogni mattina.

Se avessi detto: «Parlerò come loro», *
avrei tradito la generazione dei tuoi figli.

Riflettevo per comprendere: *
ma fu arduo agli occhi miei,
finché non entrai nel santuario di Dio *
e compresi qual è la loro fine.

Ecco, li poni in luoghi scivolosi, *
li fai precipitare in rovina.

Come sono distrutti in un istante, *
sono finiti, periscono di spavento!
Come un sogno al risveglio, Signore, *
quando sorgi, fai svanire la loro immagine.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.


2^ Antifona
I malvagi, che oggi ridono,
domani piangeranno.

3^ Antifona
Chi si allontana da te perisce:
mio bene è stare vicino a Dio.

SALMO 72, 21-28   (III)  Supplica fiduciosa nell'afflizione
Padre nelle tue mani consegno il mio spirito (Lc 23, 46).

Quando si agitava il mio cuore *
e nell'intimo mi tormentavo,
io ero stolto e non capivo, *
davanti a te stavo come una bestia.

Ma io sono con te sempre: *
tu mi hai preso per la mano destra.
Mi guiderai con il tuo consiglio *
e poi mi accoglierai nella tua gloria.

Chi altri avrò per me in cielo? *
Fuori di te nulla bramo sulla terra.

Vengono meno la mia carne e il mio cuore; †
ma la roccia del mio cuore è Dio, *
è Dio la mia sorte per sempre.

Ecco, perirà chi da te si allontana, *
tu distruggi chiunque ti è infedele.

Il mio bene è stare vicino a Dio: *
nel Signore Dio ho posto il mio rifugio,
per narrare tutte le tue opere *
presso le porte della città di Sion.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.


3^ Antifona

Chi si allontana da te perisce:
mio bene è stare vicino a Dio.

Versetto
V. Dolci al mio palato le tue parole, Signore,
R. più che il miele alla mia bocca.

Prima Lettura

Dal libro del profeta Isaia 3, 1-15
  
Rimproveri contro Gerusalemme
Ecco il Signore, Dio degli eserciti,
toglie a Gerusalemme e a Giuda
ogni genere di sostegno,
ogni riserva di pane
e ogni sostentamento d'acqua,
il prode e il guerriero,
il giudice e il profeta,
l'indovino e l'anziano,
il capo di una cinquantina e il notabile,
il consigliere e il mago sapiente
e l'esperto di incantesimi.
Io metterò come loro capi ragazzi,
monelli li domineranno.
Il popolo userà violenza: l'uno contro l'altro,
individuo contro individuo;
il giovane tratterà con arroganza l'anziano,
lo spregevole, il nobile.
Poiché uno afferra l'altro
nella casa del padre:
«Tu hai un mantello: sii nostro capo;
prendi in mano questa rovina!».
Ma quegli si alzerà in quel giorno per dire:
«Non sono un medico;
nella mia casa non c'è pane
né mantello;
non mi ponete
a capo del popolo!».
Certo, Gerusalemme va in rovina
e Giuda crolla,
perché la loro lingua e le loro
opere sono contro il Signore,
fino ad offendere la vista della sua maestà divina.
La loro parzialità verso le persone li condanna
ed essi ostentano il peccato come Sòdoma:
non lo nascondono neppure; disgraziati!
Si preparano il male da se stessi.
Beato il giusto, perché egli avrà bene,
mangerà il frutto delle sue opere.
Guai all'empio! Lo colpirà la sventura,
secondo i misfatti delle sue mani avrà la mercede.
Il mio popolo! Un fanciullo lo tiranneggia
e le donne lo dominano.
Popolo mio, le tue guide ti traviano,
distruggono la strada che tu percorri.
Il Signore appare per muovere causa,
egli si presenta per giudicare il suo popolo.
Il Signore inizia il giudizio
con gli anziani e i capi del suo popolo:
«Voi avete devastato la vigna;
le cose tolte ai poveri sono nelle vostre case.
Qual diritto avete di opprimere il mio popolo,
di pestare la faccia ai poveri?».
Oracolo del Signore, Signore degli eserciti.

Responsorio
   Cfr. Is 3, 10. 11. 13
R. Beato il giusto: egli avrà bene, e mangerà il frutto delle sue opere. * Guai all'empio: riceverà la paga delle sue azioni.
V. Il Signore appare per muovere causa, si presenta per giudicare il suo popolo.
R. Guai all'empio: riceverà la paga delle sue azioni.
 

Seconda Lettura

Dai «Discorsi sul Cantico dei Cantici» di san Bernardo, abate
(Disc. 83,4-6; Opera omnia, ed. Cisterc. 2 [1958] 300-302)

Amo perché amo, amo per amare

L'amore è sufficiente per se stesso, piace per se stesso e in ragione di sé. È a se stesso merito e premio. L'amore non cerca ragioni, non cerca vantaggi all'infuori di sé. Il suo vantaggio sta nell'esistere. Amo perché amo, amo per amare. Grande cosa è l'amore se si rifà al suo principio, se ricondotto alla sua origine, se riportato alla sua sorgente. Di là sempre prende alimento per continuare a scorrere. L'amore è il solo tra tutti i moti dell'anima, tra i sentimenti e gli affetti, con cui la creatura possa corrispondere al Creatore, anche se non alla pari; l'unico con il quale possa contraccambiare il prossimo e, in questo caso, certo alla pari. Quando Dio ama, altro non desidera che essere amato. Non per altro ama, se non per essere amato, sapendo che coloro che l'ameranno si beeranno di questo stesso amore. L'amore dello Sposo, anzi lo Sposo-amore cerca soltanto il ricambio dell'amore e la fedeltà. Sia perciò lecito all'amata di riamare. Perché la sposa, e la sposa dell'Amore non dovrebbe amare? Perché non dovrebbe essere amato l'Amore?
Giustamente, rinunziando a tutti gli altri suoi affetti, attende tutta e solo all'Amore, ella che nel ricambiare l'amore mira a uguagliarlo. Si obietterà, però, che, anche se la sposa si sarà tutta trasformata nell'Amore, non potrà mai raggiungere il livello della fonte perenne dell'amore. È certo che non potranno mai essere equiparati l'amante e l'Amore, l'anima e il Verbo, la sposa e lo Sposo, il Creatore e la creatura. La sorgente, infatti, da sempre molto più di quanto basti all'assetato.
Ma che importa tutto questo? Cesserà forse e svanirà del tutto il desiderio della sposa che attende il momento delle nozze, cesserà la brama di chi sospira, l'ardore di chi ama, la fiducia di chi pregusta, perché non è capace di correre alla pari con un gigante, gareggiare in dolcezza col miele, in mitezza con l'agnello, in candore con il giglio, in splendore con il sole, in carità con colui che è l'Amore? No certo. Sebbene infatti la creatura ami meno, perché è inferiore, se tuttavia ama con tutta se stessa, non le resta nulla da aggiungere. Nulla manca dove c'è tutto. Perciò per lei amare così è aver celebrato le nozze, poiché non può amare così ed essere poco amata. Il matrimonio completo e perfetto sta nel consenso dei due, a meno che uno dubiti che l'anima sia amata dal Verbo, e prima e di più.
 
Responsorio
   Cfr. Sal 30, 20; 35, 9
R. Quanto è grande, Signore, la tua dolcezza, * che hai riservato per coloro che ti temono.
V. Si saziano dell'abbondanza della tua casa, li disseti al torrente delle tue delizie,
R. che hai riservato per coloro che ti temono.

Orazione

O Dio, che hai suscitato nella tua Chiesa san Bernardo abate, come lampada che arde e risplende, fa' che, per sua intercessione, camminiamo sempre con lo stesso fervore di spirito, come figli della luce. Per il nostro Signore.


R. Amen.
Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio.
 


LODI MATTUTINE
 
V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.

Inno
Maestro di Sapienza
e padre della fede,
tu splendi come fiaccola
nella Chiesa di Dio.

In te il divino Spirito
dispensa con amore
il pane e la parola
sulla mensa dei piccoli.

Tu illumini ai credenti
il mistero profondo
del Verbo fatto uomo
per la nostra salvezza.

Tu guidaci alla vetta
della santa montagna,
dove i miti possiedono
il regno del Signore.

A te sia lode, o Cristo,
immagine del Padre,
che sveli nei tuoi santi
la gioia dell'amore. Amen.

1^ Antifona
Al mattino ci sazia il tuo amore,
Signore nostro Dio.

SALMO 89   Su di noi sia la bontà del Signore
Davanti al Signore un giorno è come mille anni e mille anni come un giorno solo (2 Pt 3, 8).


Signore, tu sei stato per noi un rifugio *
di generazione in generazione.

Prima che nascessero i monti †
e la terra e il mondo fossero generati, *
da sempre e per sempre tu sei, Dio.

Tu fai ritornare l'uomo in polvere *
e dici: «Ritornate, figli dell'uomo».

Ai tuoi occhi, mille anni
sono come il giorno di ieri che è passato, *
come un turno di veglia nella notte.

Li annienti: li sommergi nel sonno; *
sono come l'erba che germoglia al mattino:
al mattino fiorisce, germoglia, *
alla sera è falciata e dissecca.

Perché siamo distrutti dalla tua ira, *
siamo atterriti dal tuo furore.
Davanti a te poni le nostre colpe, *
i nostri peccati occulti alla luce del tuo volto.

Tutti i nostri giorni svaniscono per la tua ira, *
finiamo i nostri anni come un soffio.

Gli anni della nostra vita sono settanta, *
ottanta per i più robusti,
ma quasi tutti sono fatica, dolore; *
passano presto e noi ci dileguiamo.

Chi conosce l'impeto della tua ira, *
e il tuo sdegno, con il timore a te dovuto?

Insegnaci a contare i nostri giorni *
e giungeremo alla sapienza del cuore.

Volgiti, Signore; fino a quando? *
Muoviti a pietà dei tuoi servi.
Saziaci al mattino con la tua grazia: *
esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni.

Rendici la gioia per i giorni di afflizione, *
per gli anni in cui abbiamo visto la sventura.
Si manifesti ai tuoi servi la tua opera *
e la tua gloria ai loro figli.

Sia su di noi la bontà del Signore, nostro Dio: †
rafforza per noi l'opera delle nostre mani, *
l'opera delle nostre mani rafforza.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

1^ Antifona

Al mattino ci sazia il tuo amore,
Signore nostro Dio.

2^ Antifona

Da ogni terra, lode al Signore.

CANTICO Is 42, 10-16 
Inno al Signore vittorioso e salvatore
Essi cantavano un cantico nuovo davanti al trono di Dio (Ap 14, 3).

Cantate al Signore un canto nuovo, *
lode a lui fino all'estremità della terra;
lo celebri il mare con quanto esso contiene, *
le isole con i loro abitanti.

Esulti con le sue città il deserto, *
esultino i villaggi dove abitano quelli di Kedar;

acclamino gli abitanti di Sela, *
dalla cima dei monti alzino grida.
Diano gloria al Signore *
e il suo onore divulghino nelle isole.

Il Signore avanza come un prode, *
come un guerriero eccita il suo ardore;
grida, lancia urla di guerra, *
si mostra forte contro i suoi nemici.

Per molto tempo, ho taciuto, *
ho fatto silenzio, mi sono contenuto;
ora griderò come una partoriente, *
mi affannerò e sbufferò insieme.

Renderò aridi monti e colli, *
farò seccare tutta la loro erba;
trasformerò i fiumi in stagni *
e gli stagni farò inaridire.

Farò camminare i ciechi per vie che non conoscono, *
li guiderò per sentieri sconosciuti;
trasformerò davanti a loro le tenebre in luce, *
i luoghi aspri in pianura.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

2^ Antifona

Da ogni terra, lode al Signore.

3^ Antifona

Lodate il nome del Signore,
voi che state nella casa di Dio.

SALMO 134, 1-12   Lodate il Signore che opera meraviglie
Popolo che Dio si è acquistato, proclama le opere meravigliose di lui che ti ha chiamato dalle tenebre alla sua ammirabile luce (cfr. 1 Pt 2, 9).


Lodate il nome del Signore, *
lodatelo, servi del Signore,
voi che state nella casa del Signore, *
negli atri della casa del nostro Dio.

Lodate il Signore: il Signore è buono; *
cantate inni al suo nome, perché è amabile.
Il Signore si è scelto Giacobbe, *
Israele come suo possesso.

Io so che grande è il Signore, *
il nostro Dio sopra tutti gli dèi.

Tutto ciò che vuole il Signore lo compie, †
in cielo e sulla terra, *
nei mari e in tutti gli abissi.

Fa salire le nubi dall'estremità della terra, †
produce le folgori per la pioggia, *
dalle sue riserve libera i venti.

Egli percosse i primogeniti d'Egitto, *
dagli uomini fino al bestiame.
Mandò segni e prodigi in mezzo a te, Egitto, *
contro il faraone e tutti i suoi ministri.

Colpì numerose nazioni *
e uccise re potenti:
Seon, re degli Amorrèi, Og, re di Basan, *
e tutti i regni di Cànaan.

Diede la loro terra in eredità a Israele, *
in eredità a Israele suo popolo.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

3^ Antifona

Lodate il nome del Signore,
voi che state nella casa di Dio.

 

Lettura Breve   Sap 7, 13-14
Senza frode imparai la sapienza e senza invidia la dono, non nascondo le sue ricchezze. Essa è un tesoro inesauribile per gli uomini; quanti se lo procurano si attirano l'amicizia di Dio, sono a lui raccomandati per i doni del suo insegnamento.

Responsorio Breve
R. La tua Chiesa, o Dio, * canta la sapienza dei santi.
La tua Chiesa, o Dio, canta la sapienza dei santi.
V. L'assemblea ne proclama le lodi,
canta la sapienza dei santi.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
La tua Chiesa, o Dio, canta la sapienza dei santi.

Antifona al Benedictus
Illuminato dalla luce del Verbo,
Bernardo irradia fede e sapienza
in tutta la Chiesa.


CANTICO DI ZACCARIA  
Lc 1, 68-79
Il Messia e il suo Precursore

Benedetto il Signore Dio d'Israele, *
perché ha visitato e redento il suo popolo,

e ha suscitato per noi una salvezza potente *
nella casa di Davide, suo servo,

come aveva promesso *
per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo:

salvezza dai nostri nemici, *
e dalle mani di quanti ci odiano.

Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri *
e si è ricordato della sua santa alleanza,

del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *
di concederci, liberati dalle mani dei nemici,

di servirlo senza timore, in santità e giustizia *
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo *
perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,

per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *
nella remissione dei suoi peccati,

grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *
per cui verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge,

per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre *
e nell'ombra della morte

e dirigere i nostri passi *
sulla via della pace.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen.

Antifona al Benedictus
Illuminato dalla luce del Verbo,
Bernardo irradia fede e sapienza
in tutta la Chiesa.


Invocazioni
A Cristo, buon pastore, che ha dato la vita per le sue pecorelle, innalziamo con fiducia la nostra preghiera:
O Signore, guida il tuo popolo ai pascoli della vita eterna.

Cristo, che in san Bernardo abate, ci hai dato un'immagine viva del tuo amore misericordioso,
- fa' che sperimentiamo in coloro che ci guidano la dolcezza della tua carità.

Tu, che nei tuoi vicari continui a svolgere la missione di maestro e di pastore,
- non cessare mai di governarci tu stesso nella persona dei tuoi ministri.

Tu, che nei santi pastori, posti al servizio del tuo popolo, ti sei fatto medico delle anime e dei corpi,
- fa' che non venga mai meno la tua presenza mediante ministri santi e santificatori.

Tu, che hai animato i fedeli con la sapienza e la carità di San Bernardo abate
- fa' che i predicatori del Vangelo ci aiutino a conoscerti e ad amarti come vuoi tu.

Padre nostro


Orazione
O Dio, che hai suscitato nella tua Chiesa san Bernardo abate, come lampada che arde e risplende, fa' che, per sua intercessione, camminiamo sempre con lo stesso fervore di spirito, come figli della luce. Per il nostro Signore.

Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna.
R. Amen.