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martedì 28 agosto 2012

Martedì della XXI settimana T.O. - S. Agostino (m) - Ufficio delle Letture e Lodi mattutine

UFFICIO DELLE LETTURE

INVITATORIO
V. Signore, apri le mie labbra
R. e la mia bocca proclami la tua lode.

Antifona
Venite, adoriamo Cristo Signore,
fonte di ogni sapienza.

SALMO 94  Invito a lodare Dio
( Il Salmo 94 può essere sostituito dal salmo 99 o 66 o 23 )
Esortandovi a vicenda ogni giorno, finché dura « quest'oggi » (Eb 3,13).

Si enunzia e si ripete l'antifona.

Venite, applaudiamo al Signore, *
acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie, *
a lui acclamiamo con canti di gioia (Ant.).

Poiché grande Dio è il Signore, *
grande re sopra tutti gli dèi.
Nella sua mano sono gli abissi della terra, *
sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, egli l'ha fatto, *
le sue mani hanno plasmato la terra (Ant.).

Venite, prostràti adoriamo, *
in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, *
il gregge che egli conduce (Ant.).

Ascoltate oggi la sua voce: †
« Non indurite il cuore, *
come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto,

dove mi tentarono i vostri padri: *
mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere (Ant.).

Per quarant'anni mi disgustai di quella generazione †
e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *
non conoscono le mie vie;

perciò ho giurato nel mio sdegno: *
Non entreranno nel luogo del mio riposo » (Ant.).

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen (Ant.)..
 
Inno

O gran Padre Agostino,
maestro nella fede,
a te la Chiesa affida
la lode e la preghiera.

Il povero e l'oppresso
ti acclamano fratello,
amico e difensore
chi cerca la giustizia.

In te il divino Spirito
dispensa con amore
il pane e la parola
sulla mensa dei piccoli.

Tu illumini ai credenti
il mistero profondo
del Verbo fatto uomo
per la nostra salvezza.

Tu accompagni il cammino
del popolo di Dio
coi canti che allietarono
i pellegrini a Sion.

Tu sei guida e fratello
a coloro che seguono
in povertà e letizia
Gesù sposo e Signore.

A te sia lode, o Cristo,
immagine del Padre,
che sveli nei tuoi santi
la forza dello Spirito. Amen.

1^ Antifona
Il Signore fa giustizia per i poveri.

SALMO 9 B 
  22-32 (I) Preghiera e ringraziamento 
Beati voi poveri, perché vostro è il regno di Dio (Lc 6, 20).


Perché, Signore, stai lontano, *
nel tempo dell'angoscia ti nascondi?
Il misero soccombe all'orgoglio dell'empio *
e cade nelle insidie tramate.

L'empio si vanta delle sue brame, *
l'avaro maledice, disprezza Dio.

L'empio insolente disprezza il Signore: †
«Dio non se ne cura: Dio non esiste» ; *
questo è il suo pensiero.

Le sue imprese riescono sempre. †
Son troppo in alto per lui i tuoi giudizi: *
disprezza tutti i suoi avversari.

Egli pensa: «Non sarò mai scosso, *
vivrò sempre senza sventure».

Di spergiuri, di frodi e d'inganni
ha piena la bocca, *
sotto la sua lingua sono iniquità e sopruso.

Sta in agguato dietro le siepi, *
dai nascondigli uccide l'innocente.

I suoi occhi spiano l'infelice, *
sta in agguato nell'ombra come un leone nel covo.
Sta in agguato per ghermire il misero, *
ghermisce il misero attirandolo nella rete.

Infierisce di colpo sull'oppresso, *
cadono gl'infelici sotto la sua violenza.
Egli pensa: «Dio dimentica, *
nasconde il volto, non vede più nulla».

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
 
1^ Antifona

Il Signore fa giustizia per i poveri.

2^ Antifona
L'affanno e il dolore degli umili,
tu li vedi, o Signore.

SALMO 9 B  33-39   (II) Preghiera e ringraziamento
Beati voi poveri, perché vostro è il regno di Dio (Lc 6, 20).

Sorgi, Signore, alza la tua mano, *
non dimenticare i miseri.
Perché l'empio disprezza Dio *
e pensa: «Non ne chiederà conto» ?

Eppure tu vedi l'affanno e il dolore, *
tutto tu guardi e prendi nelle tue mani.
A te si abbandona il misero, *
dell'orfano tu sei il sostegno.

Spezza il braccio dell'empio e del malvagio; *
punisci il suo peccato e più non lo trovi.

Il Signore è re in eterno, per sempre: *
dalla sua terra sono scomparse le genti.

Tu accogli, Signore, il desiderio dei miseri, *
rafforzi i loro cuori, porgi l'orecchio
per far giustizia all'orfano e all'oppresso; *
e non incuta più terrore l'uomo fatto di terra.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

2^ Antifona
L'affanno e il dolore degli umili,
tu li vedi, o Signore.

3^ Antifona

Le parole del Signore sono pure,
argento raffinato nel fuoco.

SALMO 11   Preghiera nella persecuzione
Dio Padre si è degnato di mandare il suo Figlio per noi, poveri (sant’Agostino).


Salvami, Signore! Non c'è più un uomo fedele; *
è scomparsa la fedeltà tra i figli dell'uomo.
Si dicono menzogne l'uno all'altro, *
labbra bugiarde parlano con cuore doppio.

Recida il Signore le labbra bugiarde, *
la lingua che dice parole arroganti,

quanti dicono: «Per la nostra lingua siamo forti, †
ci difendiamo con le nostre labbra: *
chi sarà nostro padrone?».

«Per l'oppressione dei miseri e il gemito dei poveri, †
io sorgerò, dice il Signore, *
metterò in salvo chi è disprezzato».

I detti del Signore sono puri, †
argento raffinato nel crogiuolo, *
purificato nel fuoco sette volte.

Tu, o Signore, ci custodirai, *
ci guarderai da questa gente per sempre.
Mentre gli empi si aggirano intorno, *
emergono i peggiori tra gli uomini.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
 
3^ Antifona

Le parole del Signore sono pure,
argento raffinato nel fuoco.

Versetto

V. Il Signore guida gli umili nella giustizia,
R. ai poveri insegna la sua via.

Prima Lettura

Dal libro del profeta Geremia 1, 1-19

Vocazione del profeta Geremia
Parole di Geremia figlio di Chelkia, uno dei sacerdoti che dimoravano in Anatot, nel territorio di Beniamino. A lui fu rivolta la parola del Signore al tempo di Giosia figlio di Amon, re di Giuda, l'anno decimoterzo del suo regno, e quindi anche al tempo di Ioiakim figlio di Giosia, re di Giuda, fino alla fine dell'anno undecimo di Sedecìa figlio di Giosìa, re di Giuda, cioè fino alla deportazione di Gerusalemme avvenuta nel quinto mese.
Mi fu rivolta la parola del Signore:
«Prima di formarti nel grembo materno, ti conoscevo, prima che tu uscissi alla luce, ti avevo consacrato; ti ho stabilito profeta delle nazioni».
Risposi: «Ahimè, Signore Dio, ecco io non so parlare, perché sono giovane».
Ma il Signore mi disse: «Non dire: Sono giovane,
ma va' da coloro a cui ti manderò
e annunzia ciò che io ti ordinerò.
Non temerli,
perché io sono con te per proteggerti».
Oracolo del Signore.
Il Signore stese la mano, mi toccò la bocca
e il Signore mi disse:
«Ecco, ti metto le mie parole sulla bocca.
Ecco, oggi ti costituisco
sopra i popoli e sopra i regni
per sradicare e demolire,
per distruggere e abbattere,
per edificare e piantare».
Mi fu rivolta questa parola del Signore: «Che cosa vedi, Geremia?». Risposi: «Vedo un ramo di mandorlo». Il Signore soggiunse: «Hai visto bene, poiché io vigilo sulla mia parola per realizzarla». Quindi mi fu rivolta di nuovo questa parola del Signore: «Che cosa vedi?». Risposi: «Vedo una caldaia sul fuoco inclinata verso settentrione». Il Signore mi disse:
«Dal settentrione si rovescerà la sventura
su tutti gli abitanti del paese.
Poiché, ecco, io sto per chiamare
tutti i regni del settentrione.
Oracolo del Signore.
Essi verranno e ognuno porrà il trono
davanti alle porte di Gerusalemme,
contro tutte le sue mura
e contro tutte le città di Giuda.
Allora pronunzierò i miei giudizi contro di loro,
per tutto il male
che hanno commesso
abbandonandomi,
per sacrificare ad altri dèi
e prostrarsi davanti al lavoro delle proprie mani.
Tu, dunque, cingiti i fianchi,
alzati e dì loro tutto ciò che ti ordinerò;
non spaventarti alla loro vista,
altrimenti ti farò temere davanti a loro.
Ed ecco oggi io faccio di te
come una fortezza,
come un muro di bronzo
contro tutto il paese,
contro i re di Giuda e i suoi capi,
contro i suoi sacerdoti e il popolo del paese.
Ti muoveranno guerra ma non ti vinceranno,
perché io sono con te per salvarti».
Oracolo del Signore.

Responsorio   Cfr. Ger 1m 5. 9, Is 42, 6
R. Prima di formarti nel grembo materno, io ti conoscevo; prima che tu uscissi alla luce, io ti avevo consacrato, * ho messo le mie parole sulla tua bocca.
V. Io, il Signore, ti ho chiamato per la giustizia; ti ho formato e stabilito come alleanza del popolo e luce delle nazioni;
R. ho messo le mia parole sulla tua bocca.

Seconda Lettura

Dalle «Confessioni» di sant'Agostino, vescovo
(Lib. 7, 10, 18; 10, 27; CSEL 33, 157-163. 255)

Eterna verità e vera carità e cara eternità!

Stimolato a rientrare in me stesso, sotto la tua guida, entrai nell'intimità del mio cuore, e lo potei fare perché tu ti sei fatto mio aiuto (cfr. Sal 29, 11). Entrai e vidi con l'occhio dell'anima mia, qualunque esso potesse essere, una luce inalterabile sopra il mio stesso sguardo interiore e sopra la mia intelligenza. Non era una luce terrena e visibile che splende dinanzi allo sguardo di ogni uomo. Direi anzi ancora poco se dicessi che era solo una luce più forte di quella comune, o anche tanto intensa da penetrare ogni cosa. Era un'altra luce, assai diversa da tutte le luci del mondo creato. Non stava al di sopra della mia intelligenza quasi come l'olio che galleggia sull'acqua, né come il cielo che si stende sopra la terra, ma una luce superiore. Era la luce che mi ha creato. E se mi trovavo sotto di essa, era perché ero stato creato da essa. Chi conosce la verità conosce questa luce.
O eterna verità e vera carità e cara eternità! Tu sei il mio Dio, a te sospiro giorno e notte. Appena ti conobbi mi hai sollevato in alto perché vedessi quanto era da vedere e ciò che da solo non sarei mai stato in grado di vedere. Hai abbagliato la debolezza della mia vista, splendendo potentemente dentro di me. Tremai di amore e di terrore. Mi ritrovai lontano come in una terra straniera, dove mi parve di udire la tua voce dall'alto che diceva: «Io sono il cibo dei forti, cresci e mi avrai. Tu non trasformerai me in te, come il cibo del corpo, ma sarai tu ad essere trasformato in me».
Cercavo il modo di procurarmi la forza sufficiente per godere di te, e non la trovavo, finché non ebbi abbracciato il «Mediatore fra Dio e gli uomini, l'Uomo Cristo Gesù» (1 Tm 2, 5), «che è sopra ogni cosa, Dio benedetto nei secoli» (Rm 9, 5). Egli mi chiamò e disse: «Io sono la via, la verità e la vita» (Gv 14, 6); e unì quel cibo, che io non ero capace di prendere, al mio essere, poiché «il Verbo si fece carne» (Gv 1, 14).
Così la tua Sapienza, per mezzo della quale hai creato ogni cosa, si rendeva alimento della nostra debolezza da bambini.
Tardi ti ho amato, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amato. Ed ecco che tu stavi dentro di me e io ero fuori e là ti cercavo. E io, brutto, mi avventavo sulle cose belle da te create. Eri con me ed io non ero con te. Mi tenevano lontano da te quelle creature, che, se non fossero in te, neppure esisterebbero. Mi hai chiamato, hai gridato, hai infranto la mia sordità. Mi hai abbagliato, mi hai folgorato, e hai finalmente guarito la mia cecità. Hai alitato su di me il tuo profumo ed io l'ho respirato, e ora anelo a te. Ti ho gustato e ora ho fame e sete di te. Mi hai toccato e ora ardo dal desiderio di conseguire la tua pace.

Responsorio
    
R. O Verità, luce che splende al mio cuore, le mie tenebre più non mi parlano. Ero smarrito, e mi sono ricordato di te. * Ecco, ora ritorno, stanco e assetato, a te fonte viva.
V. Non sono io la mia vita: nel mio io, non potevo vivere, in te mi sento rinascere.
R. Ecco ora ritorno, stanco e assetato, a te fonte viva.

Orazione
Suscita sempre nella tua Chiesa, Signore, lo spirito che animò il tuo vescovo Agostino, perché anche noi, assetati della vera sapienza, non ci stanchiamo di cercare te, fonte viva dell'eterno amore. Per il nostro Signore.

R. Amen.
Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio.

  

LODI MATTUTINE 
 
V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.

Inno
O gran Padre Agostino,
maestro nella fede,
a te la Chiesa affida
la lode e la preghiera.

Il povero e l'oppresso
ti acclamano fratello,
amico e difensore
chi cerca la giustizia.

In te il divino Spirito
dispensa con amore
il pane e la parola
sulla mensa dei piccoli.

Tu illumini ai credenti
il mistero profondo
del Verbo fatto uomo
per la nostra salvezza.

Tu accompagni il cammino
del popolo di Dio
coi canti che allietarono
i pellegrini a Sion.

Tu sei guida e fratello
a coloro che seguono
in povertà e letizia
Gesù sposo e Signore.

A te sia lode, o Cristo,
immagine del Padre,
che sveli nei tuoi santi
la forza dello Spirito. Amen.

1^ Antifona
Chi salirà il monte del Signore?
Chi ha mani innocenti e cuore puro.

SALMO 23   Il Signore entra nel suo tempio
Le porte del cielo si sono aperte a Cristo Signore, quando salì al cielo (sant'Ireneo).

Del Signore è la terra e quanto contiene, *
l'universo e i suoi abitanti. 
E' lui che l'ha fondata sui mari, *
e sui fiumi l'ha stabilita. 

Chi salirà il monte del Signore, *
chi starà nel suo luogo santo? 

Chi ha mani innocenti e cuore puro, †
chi non pronunzia menzogna, *
chi non giura a danno del suo prossimo. 

Egli otterrà benedizione dal Signore, *
giustizia da Dio sua salvezza. 
Ecco la generazione che lo cerca, *
che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe. 

Sollevate, porte, i vostri frontali, †
alzatevi, porte antiche, *
ed entri il re della gloria. 

Chi è questo re della gloria? †
Il Signore forte e potente, *
il Signore potente in battaglia. 

Sollevate, porte, i vostri frontali, †
alzatevi, porte antiche, *
ed entri il re della gloria. 

Chi è questo re della gloria? *
Il Signore degli eserciti è il re della gloria.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo. 
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

1^ Antifona
Chi salirà il monte del Signore?
Chi ha mani innocenti e cuore puro.

2^ Antifona
Benedite il Signore,
camminate nella giustizia davanti a lui.

CANTICO  Tb 13, 2-10a   Dio castiga e salva
Sia benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo: nella sua grande misericordia egli ci ha rigenerati a una vita nuova (cfr 1 Pt 1,3).

Benedetto Dio che vive in eterno; *
il suo regno dura per tutti i secoli; 

egli castiga e usa misericordia, *
fa scendere negli abissi della terra,
fa risalire dalla grande Perdizione *
e nulla sfugge alla sua mano. 

Lodatelo, figli d'Israele, davanti alle genti: †
egli vi ha disperso in mezzo ad esse *
per proclamare la sua grandezza. 

Esaltatelo davanti ad ogni vivente, †
è lui il Signore, il nostro Dio, *
lui il nostro Padre, il Dio per tutti i secoli. 

Vi castiga per le vostre ingiustizie, *
ma userà misericordia a tutti voi. 
Vi raduna da tutte le genti, *
in mezzo alle quali siete stati dispersi. 

Convertitevi a lui con tutto il cuore 
e con tutta l'anima, *
per fare la giustizia davanti a lui; 

e allora egli si convertirà a voi *
e non vi nasconderà il suo volto. 

Ora contemplate ciò che ha operato con voi *
e ringraziatelo con tutta la voce; 
benedite il Signore della giustizia *
ed esaltate il re dei secoli. 

Io gli do lode nel paese del mio esilio *
e manifesto la sua forza e grandezza 
a un popolo di peccatori. 

Convertitevi, o peccatori, *
e operate la giustizia davanti a lui; 
chi sa che non torni ad amarvi *
e vi usi misericordia? 

Io esalto il mio Dio e celebro il re del cielo *
ed esulto per la sua grandezza. 
Tutti ne parlino *
e diano lode a lui in Gerusalemme.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo. 
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

2^ Antifona
Benedite il Signore,
camminate nella giustizia davanti a lui.

3^ Antifona
Esultate, giusti, nel Signore,
ai retti si addice la lode.  †

SALMO 32   Inno alla provvidenza di Dio
Tutto è fatto per mezzo di lui (Gv 1,3).

Esultate, giusti, nel Signore: *
ai retti si addice la lode. 
† Lodate il Signore con la cetra, *
con l'arpa a dieci corde a lui cantate. 

Cantate al Signore un canto nuovo, *
suonate la cetra con arte e acclamate. 
Poiché retta è la parola del Signore *
e fedele ogni sua opera. 

Egli ama il diritto e la giustizia, *
della sua grazia è piena la terra. 
Dalla parola del Signore furono fatti i cieli, *
dal soffio della sua bocca ogni loro schiera. 

Come in un otre raccoglie le acque del mare, *
chiude in riserve gli abissi. 

Tema il Signore tutta la terra, *
tremino davanti a lui gli abitanti del mondo, 
perché egli parla e tutto è fatto, *
comanda e tutto esiste. 

Il Signore annulla i disegni delle nazioni, *
rende vani i progetti dei popoli. 
Ma il piano del Signore sussiste per sempre, *
i pensieri del suo cuore per tutte le generazioni.

Beata la nazione il cui Dio è il Signore, *
il popolo che si è scelto come erede. 

Il Signore guarda dal cielo, *
egli vede tutti gli uomini. 
Dal luogo della sua dimora *
scruta tutti gli abitanti della terra,

lui che, solo, ha plasmato il loro cuore *
e comprende tutte le loro opere. 

Il re non si salva per un forte esercito *
né il prode per il suo grande vigore. 
Il cavallo non giova per la vittoria, *
con tutta la sua forza non potrà salvare. 

Ecco, l'occhio del Signore veglia su chi lo teme, *
su chi spera nella sua grazia, 
per liberarlo dalla morte *
e nutrirlo in tempo di fame. 

L'anima nostra attende il Signore, *
egli è nostro aiuto e nostro scudo. 
In lui gioisce il nostro cuore *
e confidiamo nel suo santo nome. 

Signore, sia su di noi la tua grazia, *
perché in te speriamo.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo. 
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

3^ Antifona
Esultate, giusti, nel Signore,
ai retti si addice la lode.
 
Lettura Breve   Sap 7, 13-14
Senza frode imparai la sapienza e senza invidia la dono, non nascondo le sue ricchezze. Essa è un tesoro inesauribile per gli uomini; quanti se lo procurano si attirano l'amicizia di Dio, sono a lui raccomandati per i doni del suo insegnamento.

Responsorio Breve
R. La tua Chiesa, o Dio, * canta la sapienza dei santi.
La tua Chiesa, o Dio, canta la sapienza dei santi.
V. L'assemblea ne proclama le lodi,
canta la sapienza dei santi.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
La tua Chiesa, o Dio, canta la sapienza dei santi.

Antifona al Benedictus
Tu, che ci hai fatti per te,
ci doni la gioia di lodarti;
e il cuore non trova pace
fino a quando non riposa in te.

CANTICO DI ZACCARIA   Lc 1, 68-79
Il Messia e il suo Precursore

Benedetto il Signore Dio d'Israele, *
perché ha visitato e redento il suo popolo,

e ha suscitato per noi una salvezza potente *
nella casa di Davide, suo servo,

come aveva promesso *
per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo:

salvezza dai nostri nemici, *
e dalle mani di quanti ci odiano.

Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri *
e si è ricordato della sua santa alleanza,

del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *
di concederci, liberati dalle mani dei nemici,

di servirlo senza timore, in santità e giustizia *
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo *
perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,

per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *
nella remissione dei suoi peccati,

grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *
per cui verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge,

per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre *
e nell'ombra della morte

e dirigere i nostri passi *
sulla via della pace.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen.

Antifona al Benedictus
Tu, che ci hai fatti per te,
ci doni la gioia di lodarti;
e il cuore non trova pace
fino a quando non riposa in te.

Invocazioni
A Cristo, buon pastore, che ha dato la vita per le sue pecorelle, innalziamo con fiducia la nostra preghiera:
O Signore, guida il tuo popolo ai pascoli della vita eterna.

Cristo, che in sant'Agostino ci hai dato un'immagine viva del tuo amore misericordioso,
- fa' che sperimentiamo in coloro che ci guidano la dolcezza della tua carità.

Tu, che nei tuoi vicari continui a svolgere la missione di maestro e di pastore,
- non cessare mai di governarci tu stesso nella persona dei tuoi ministri.

Tu, che nei santi pastori, posti al servizio del tuo popolo, ti sei fatto medico delle anime e dei corpi,
- fa' che non venga mai meno la tua presenza mediante ministri santi e santificatori.

Tu, che hai animato i fedeli con la sapienza e la carità di sant'Agostino,
- fa' che i predicatori del Vangelo ci aiutino a conoscerti e ad amarti come vuoi tu.

Padre nostro

Orazione
Suscita sempre nella tua Chiesa, Signore, lo spirito che animò il tuo vescovo Agostino, perché anche noi, assetati della vera sapienza, non ci stanchiamo di cercare te, fonte viva dell'eterno amore. Per il nostro Signore.

Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna.
R. Amen.